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Il
mio nome è Banack!
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Sceneggiatura
per un episodio di ZAGOR
di
Marcello Toninelli
PERSONAGGI PRINCIPALI
DELLA VICENDA
ZAGOR – Si
tratta ovviamente del protagonista della serie, ma in questo episodio
lo vediamo giovanissimo (diciassette anni?). Per collocarlo nella
vicenda editoriale, è subito dopo che i Donovan ne hanno fatto un
“personaggio teatrale”. Gli farei anche i capelli cinque o dieci
centimetri più lunghi del solito, e un'aria da giovane allegro e un
po' smargiasso: la beata incoscienza della gioventù (anche se ha già
subìto il trauma della morte del padre e la scoperta delle
nefandezze da lui compiute). Come abbigliamento, lo terrei a metà
tra la versione trapper e quella “uomo di spettacolo”: indossa la
caratteristica casacca rossa, ma sopra porta una giacca di daino da
trapper con le frange aperta davanti, una versione “leggera” di
quella che sporadicamente indossa nelle sue avventure invernali.
SAWATAN/BANACK –
Praticamente coetaneo di Zagor, qui lo vediamo prima giovane irochese
senza la pittura nera sulla parte superiore della testa, e poi con la
testa dipinta ma comunque il fisico snello del diciassettenne. Per
l'abbigliamento, riprendendo di massima la caratterizzazione datagli
da Donatelli nell'avventura della River Patrol (vedi albi Zenith n.
292 e 292, corrispondenti a Zagor Gigante 240/241, anche in
documentazione allegata), ridurrei la lunghezza del gilet a metà
busto, e per il nastro che gli lega la “coda” di capelli, lo
farei molto più lungo e con le due estremità che gli piovono dietro
come la coda, in modo da avere tre elementi “svolazzanti” quando
è in movimento. Accludo una copertina della serie “Cixi de Troy”
che può suggerire qualche spunto estetico in linea con quanto detto.
Anche la pittura nera di Banack potrebbe avere più o meno forma e
dimensioni della mascheratura di Cixi.
MINERVA MACMAHONEY
– Unico trapper femmina di tutta la regione. Sui quaranta, capelli
rossi lunghi sempre spettinati. Non molto alta (1 metro e 55/60), di
corporatura tozza e robusta (quasi grassa), non bella ma nemmeno
brutta, simpatica, magari con un naso “importante” ma non
ridicolo. Modi rudi, sbrigativa, ma cuore d'oro. Veste da trapper,
con la gonna (al ginocchio) e un paio di stivaletti (mocassini alti)
alla moda indiana. Coltellaccio (quasi un machete) sempre infilato
alla cintura.
SHIKAN –
Giovanissima (quattordicenne) penobscot orfana e muta, piccola gatta
curiosa e dal carattere indipendente. Grandi occhi neri, capelli
corvini lunghi, un po' ricci, adornati da un fiore. Indossa un
classico abitino indiano sfrangiato di pelle di daino che le arriva
appena sotto le ginocchia. Dalla cintura che le stringe la vita pende
un coltello nel fodero, anch'esso di foggia indiana.
ONOGANKA –
Guerriero urone, sui trent'anni. Naso aquilino e profilo quasi greco.
Magro, muscoloso, per le acconciature dei capelli, forse, per
coerenza, conviene ispirarsi a quelle degli “huron” nella storia
sclaviana Devil Mask. Torso nudo, un alto bracciale sul bicipite.
UKANAT – Circa
venticinque anni, alto, muscoloso, abbastanza robusto ma agile come
un gatto. Per abiti e acconciatura, vedi sopra.
MINAHELA –
Quella che vediamo qui è una versione giovanile (quindici-sedici
anni) della squaw di Banack incontrata nella storia della River
Patrol succitata.
TAVOLA 1
Vign. 1/2
La “vignetta doppia”
del titolo dovrebbe essere a fondo nero (come d'abitudine) ma solo
nei due terzi superiori. In basso il nero dovrebbe
trasformarsi/prendere la forma delle foglie (fittissime) che
costituiscono la parte alta delle tre vignette verticali sottostanti,
in modo da creare un effetto di “continuità grafica” dei quattro
blocchi che restano comunque separati.
Titolo IL
MIO NOME È BANACK!
Vign. 3
(verticale)
Il
giovane Sawatan/Banack sta raccontando un sogno, come vedremo. Lascio
al curatore di testata e/o al disegnatore la decisione di contornare
diversamente le vignette o no. In questa vediamo il giovane, con la
testa già “da Banack” dipinta di nero, che corre in una
fittissima foresta, inquadrato frontalmente a FI in CM. Nella parte
alta della vignetta, come su spiegato, le fitte fronde come nella
parte bassa del titolo.
Dida. correvo
in una buia foresta.
Vign. 4
(verticale)
Il
giovane continua a correre, nel sogno, adesso inquadrato di profilo a
FI. Dalle fitte fronde degli alberi, un po' più in basso del margine
superiore di vignetta, pochi sottili raggi di luce (almeno uno
presente anche in vign. 1) illuminano quel tanto che basta la scena.
Dida. solo
qualche sottilissimo raggio di sole penetrava qua e là attraverso il
fitto intreccio delle fronde sopra la mia testa.
Vign. 5
(verticale)
Ancora
a FI e di nuovo in CM (in PP, da una parte, qualche felce o altra
vegetazione del sottobosco) il giovane si è fermato sulla riva di un
ruscello che scorre piatto, tranquillo, e si sta chinando per bere.
Nella parte alta della vignette, sempre le fronde che si “legano”
a quelle del titolo. Più in basso, anche qui almeno un sottilissimo
raggio di sole le perfora.
Dida. GIUNTO
A UN RUSCELLO CHE SCORREVA PIGRO TAGLIANDOMI LA STRADA, MI SONO
CHINATO PER BERE.
TAVOLA 2
Vign. 1
Vediamo il mezzo busto
dell'indiano che si riflette sullo specchio d'acqua. Come detto, è
(in versione giovanile) il Banack che abbiamo conosciuto
nell'avventura della River Patrol, con la testa dipinta di nero.
Dida. la
piatta superficie dell'acqua mi ha rivelato che la metà superiore
della mia testa era completamente dipinta di nero.
Vign. 2
Il giovane Banack è già
sull'altra riva e avanza verso il lettore a grandi falcate. Nel
ruscello dietro di lui possiamo intravedere quel che resta dei cerchi
creati al suo passaggio al guado di corsa.
Dida. una
sensazione di pericolo e urgenza mi spingeva a non perdere altro
tempo. attraversato il fiumiciattolo ho dunque ripreso la corsa
divorando il terreno a grandi falcate, ignorando fatica e
stanchezza...
Vign. 3/4
Finalmente finisce la
foresta e il giovane, rallentando la corsa perché sente di essere
arrivato, sbuca in una vasta radura che vediamo solo parzialmente. È
giorno, c'è il sole (come vedremo fra due vignette).
Dida. ...finché
sono sbucato in una vasta radura assolata.
Vign. 5
MB del giovane che,
fermatosi, alza lo sguardo al cielo.
Dida. Sapevo
di essere giunto a destinazione. Istintivamente, ho alzato lo
sguardo al cielo.
Vign. 6
Inquadratura del cerchio
del sole (giallo, casomai la pubblicazione fosse a colori), al centro
del quale si staglia la silhouette nera di un'aquila in volo, con le
ali aperte, un po' come nel simbolo sul petto di Zagor. Ma qui
l'aquila è comunque realistica, non stilizzata.
Dida. La
nera silhouette di un grande uccello che si stagliava contro il disco
del sole mi ha trasmesso un senso di protezione, liberandomi di
colpo dall'angoscia che aveva accompagnato la mia corsa
forsennata.
TAVOLA 3
Vign. 1
Inquadratura più o meno
frontale, in PA, del giovane con lo sguardo sempre un po' rivolto
verso l'alto (anche se qui non guarda più il sole, ma insegue
un'immagine nella sua mente). Sullo sfondo/accanto a lui, l'immagine
“fantasmatica” della giovanissima Minahela (solo il volto o poco
più).
Dida. nella
nuova calma scesa sul mio animo, un volto conosciuto mi si è
affacciato alla memoria, quello della giovane minahela.
Vign. 2
PPP di un Banack
tranquillo quanto determinato.
Dida. Adesso
sapevo qual era il motivo che mi aveva condotto lì... dovevo
liberarla dai guerrieri uroni che l'hanno rapita due lune fa!
Vign. 3
Inquadrato un po' dal
basso, a tutto busto o poco più, il giovane indiano sta togliendo il
tomahawk dalla cintura dove lo portava.
Dida. Posseduto
da una calma glaciale, ho impugnato la scure e mi sono avviato...
Vign. 4/5 (a
tutta larghezza, alta 3/6 della gabbia)
Banack, di spalle in PP,
scende a passi tranquilli la leggera pendenza che scende alla radura
vera e propria, camminando verso un guerriero urone che, scure in
pugno e coltello nell'apposita fondina alla cintura, lo attende a piè
fermo davanti a una cupola costruita con rami e corde, ricoperta
parzialmente (nella parte superiore ci sono dei tratti scoperti che
consentono alla luce di penetrare nella struttura) di grandi “fogli”
di corteccia d'albero. È una specie di wigwam urone (vedi
documentazione), ma molto più grande, alta almeno quattro o cinque
metri. Sul lato da cui arriva Banack/Sawatan e dove si trova il
guerriero urone, c'è un'apertura chiusa da una tenda.
Dida. ...verso
il mio destino!
Vign. 6/7 (a
tutta larghezza, alta 1/6 della gabbia)
Il (racconto del) sogno è
finito. La scena si svolge ora all'interno di una classica “casa
lunga” (del tipo con tetto a punta, non stondato (vedi immagine
allegata) irochiana dove, in un angolo poco illuminato, siedono un
vecchio sciamano segaligno (indossa una pelle di lupo come
copricapo/mantello) e – di fronte a lui – il giovane
Sawatan/Banack che abbiamo visto nel sogno; qui però NON ha ancora
la testa dipinta di nero
Sciamano woah!
Il tuo non è uno dei normali sogni che gli spiriti usano
abitualmente per farci entrare in contatto con la nostra orenda
(*), sawatan!
Dida. a fondo vign. (*)
secondo le credenze degli irochesi, l'orenda era l'essenza sacra
che pervadeva tutte le cose e legava tra loro gli elementi del
mondo, compresi gli esseri umani.
TAVOLA 4
Vign. 1
Inquadratura a mezzo o
tutto busto dei due, di profilo.
Sciamano La
struttura che mi hai descritto sembra quella di una gabbia
del valore
degli uroni!
Sawatan gabbia
del valore? Cos'è? Non ne ho mai sentito parlare!
Vign. 2
PPP del vecchio sciamano.
Sciamano eah!
È normale che tu non la conosca... gli uroni la usavano per
risolvere i conflitti che nascevano tra i guerrieri del villaggio,
e qualche volta anche quelli che sorgevano con altre tribù! i
contendenti entravano nella struttura e si affrontavano con asce e
coltelli. Chi ne usciva vivo vedeva riconosciuti i propri
diritti...
Vign. 3/4
Esterno giorno. Giornata
di sole. Inquadratura della casa lunga. Le voci provengono
dall'interno. Fuori di essa vediamo altre capanne meno grandi (e meno
lunghe), costruite con lo stesso metodo, ma con tetto curvo, stondato
(vedi documentazione allegata). Nel villaggio, ragazzini che giocano
e scherzano, inseguendosi, e squaw che danzano osservate da guerrieri
vestiti “a festa”. Il villaggio è circondato da un'alta
palizzata.
V. dalla casa ...ma
sono trascorse ormai moltissime lune dall'ultima volta che gli uroni
hanno eretto una gabbia del valore! io ne ho sentito parlare dal
padre di mio padre...
V.2 dalla casa eah!
E il fatto che io l'abbia vista senza aver mai saputo della sua
esistenza cosa significa, dunque?
Vign. 5
Altro PPP dello sciamano
(di profilo?).
Sciamano che
il tuo non era un normale sogno, ma... una
visione!
Vign. 6
Inquadratura dei due a
FI, sempre seduti uno davanti all'altro. Meraviglia sul volto del
giovane.
Sciamano il
grande spirito vuole che tu affronti davvero
l'impresa di liberare minahela!
Sawatan !
TAVOLA 5
Vign. 1
Altra inquadratura dei
due a figura intera.
Sciamano appena
la festa dell'anno nuovo sarà conclusa, andrò dallo sciamano
degli uroni e gli chiederò di organizzare la sfida!
Sawatan CREDI
CHE TI DARà ASCOLTO?
Vign. 2
PPP dello stregone.
Sciamano gli
uroni sono nostri nemici, ma davanti a una visione ispirata da manito
non reagiranno diversamente da me!
Sciamano mentre
sarò via, tu andrai nella foresta per entrare in contatto con la
natura e accrescere così la tua orenda! Ne avrai bisogno, nella
gabbia del valore!
Vign. 3
PP dell'uomo.
Sciamano se
riuscirai nell'impresa, ti guadagnerai anche il nome da adulto! non
sarai più sa-watan, daino veloce, ma ba-nack...
testa d'ombra!
Vign. 4
Ancora i due a FI. Il
giovane si sta alzando in piedi.
Sciamano ora
vai... altri tuoi fratelli attendono di raccontarmi i loro sogni!
Vign. 5/6
Esterno giorno. Sawatan è
appena uscito dalla casa lunga, e un altro irochese si sta infilando
oltre la tenda che ne chiude l'ingresso. Altri due o tre indiani, di
varia età, attendono “in fila” (naturalmente indiana... eh! Eh!)
il loro turno di parlare con lo sciamano. Intorno, le scene già
viste nella pagina precedente. Sawatan avanza più o meno verso il
lettore, lo sguardo perso a inseguire i propri sogni.
Sawatan (pensa)°°° ...il
mio nome sarà BANACK!
TAVOLA 6
Vign. 1
Vignetta a tutta
larghezza ma più bassa di una normale “striscia” (circa la metà,
direi). Esterno giorno. Inquadratura della cima di alcuni alberi di
una foresta abbastanza fitta. Nel cielo sopra gli alberi due rade
nuvolette e volo di uccelli.
(muta)
Vign. 2
Prima di tre vignette
verticali (altezza, una volta e mezzo quella delle normali strisce)
affiancate, di identica larghezza. Inquadratura un po' dal basso di
un alto sperone di roccia che incombe su un laghetto di cui vediamo
in basso la tranquilla superficie. Dietro lo sperone inizia la fitta
foresta di cui sopra. Il disegno degli alberi deve essere in
continuità con la vignetta precedente. Il grido (con carattere che
si ingrandisce via via) parte piccolissimo in questa vignetta, nella
parte destra, e prosegue nelle due successive.
Sawatan/Banack RA-AAAAAAAAAAAH!
Vign. 3
Inquadratura come la
precedente, ma sullo spuntone roccioso vediamo arrivare a corsa
Sawatan. Si è già tinto di nero la parte superiore della testa ed è
completamente nudo. Il disegnatore avrà cura di trovare gli
opportuni accorgimenti d'inquadratura per nascondergli le pudenda...
a meno che il curatore della testata non consenta in questa e nelle
prossime vignette la fugace visione degli organi genitali. Sta
prendendo la rincorsa per tuffarsi dallo spuntone roccioso, come
vedremo, e grida per “caricarsi”. Anche qui disegno degli alberi,
in alto, in continuità con la prima vignetta.
(grido
che prosegue)
Vign. 4
Inquadratura come le
precedenti. Braccia allargate, sempre gridando, il giovane si sta
tuffando agilmente verso il laghetto sottostante. Anche qui disegno
degli alberi, in alto, in continuità con la prima vignetta.
(grido
che prosegue)
Vign. 5
Prima di una serie di tre
vignette affiancate di altezza normale. Questa e la terza sono più
strette, quella centrale un po' più larga. Sollevando uno spruzzo
limitato (da vero campione olimpionico) l'indiano si infila in acqua.
Niente SPLASH, per favore.
(muta)
Vign. 6
Sott'acqua, con un agile
ma robusto colpo di reni, il giovane interrompe la discesa e si
appresta a tornare in superficie. Dietro di lui la scia ribollente
dell'acqua.
(muta)
Vign. 7
PP di Banack che
riemerge, a bocca spalancata per recuperare fiato.
(muta)
TAVOLA 7
Vign. 1
In mezzo al laghetto (una
cinquantina di metri di diametro), il giovane, visto di tre quarti di
spalle, nuota agilmente verso una cascata (altezza quattro o cinque
metri) situata più o meno di fronte allo sperone roccioso (che non
vediamo).
(muta)
Vign. 2
Giunto all'altezza della
cascata, Banack si issa agilmente su una grossa roccia giusto sotto
lo scroscio d'acqua.
(muta)
Vign. 3/4 (verticale)
In piedi sulla roccia,
spalle alla parete, braccia allargate, viso un po' sollevato, occhi
chiusi, atteggiamento ieratico, l'irochese si lascia piovere addosso
lo scroscio della cascata.
(muta)
Vign. 5
Dopo la “doccia”,
Banack a FI cammina sulle rocce che, da sotto la cascata, portano
verso la riva del laghetto.
(muta)
Vign. 6
Inquadrato in CM di tre
quarti di spalle, il giovane pellerossa cammina sull'erba sulla riva
del laghetto per tornare (come vedremo) alla base dello spuntone
roccioso da cui si è tuffato.
(muta)
TAVOLA 8
Vign. 1
In PP a FI, il giovane ha
raggiunto un punto alla base dello sperone roccioso che gli è
servito da trampolino dove, evidentemente, aveva lasciato abiti e
armi. Si è già rimesso i pantaloni (con pugnale nel fodero e
tomahawk infilato nella cintura) e sta raccogliendo da terra il
gilet. Ai suoi piedi vediamo una borsa indiana dove evidentemente il
giovane conserva le sue cose: un po' di carne essiccata, il
necessario per “rifarsi il trucco” o altro. Sentendosi chiamare
(da un altro giovane irochese che vediamo sbucare correndo dal folto
degli alberi in CM), sta girando la testa in quella direzione.
Dida. SAWATAN!
Dida. ?
Vign. 2
L'irochese, eccitato,
parla con Banack che risponde con espressione di tranquillità e
determinazione insieme. Inquadrati a MB.
Irochese mi
manda lo sciamano... la sfida è stata fissata! fra tre giorni, nella
piana davanti al villaggio urone!
Banack eah!
ci sarò!
Vign. 3
Banack ha sempre il gilet
in mano. Non sembra intenzionato a indossarlo. I due visti in PA, da
angolatura diversa rispetto a quella di vignetta precedente.
Irochese Ci
sarà anche tutta la tribù... a fare il tifo per te!
Banack si
sa contro chi dovrò battermi?
Vign. 4
I due a FI in CM.
Irochese ukanat
“cento scalpi”!
Banack ugh!
Lo conosco... è forte quanto agile! un avversario difficile... ma
RIUSCIRò A BATTERLO E Libererò minahela!
Vign. 5
Prima di tre vignette
affiancate. PP del giovane irochese, sorridente, eccitato, convinto.
Irochese NE
SONO CERTO, FRATELLO! Il grande spirito guiderà il TUo braccio!
Vign. 6
L'altro indiano torna sui
suoi passi correndo via, a favore del lettore, magari visto
leggermente dal basso. Dietro di lui, Banack lo osserva.
(muta)
Vign. 7
Banack si china a
raccogliere da terra la borsa che abbiamo visto prima.
Banack (pensa)°°° è
ora di mettersi in cammino...
TAVOLA 9
Vign. 1
Il giovane, inquadrato in
CM tra la bassa vegetazione, sta raggiungendo la sommità di un dosso
erboso in PP avanzando a favore del lettore. Indossa la borsa a
tracolla, a traverso della quale ha appoggiato il gilet (perciò, è
ancora a torso nudo). La giornata è ventosa.
Dida. MENTRE
il giovane pellerossa procede speditamente in mezzo a quella
natura selvaggia che per alcuni giorni gli è stata unica
compagna, Nella sua mente c'è posto per un solo pensiero... la
sfida che lo attende!
Vign. 2
Banack in PP a FI più o
meno di profilo avanza a passo spedito in una radura con l'erba
abbastanza alta, piegata dal vento che soffia a raffiche.
Dida. Né
il vento che a tratti si solleva a spazzare con improvvise raffiche
la radura...
Vign. 3
Banack attraversa a guado
un torrente abbastanza tumultuoso, inquadrato di tre quarti di
fronte. Tiene la borsa e il gilet alti sopra la testa, per non
bagnarli. L'acqua gli arriva più o meno alla vita.
Dida. ...né
la corrente impetuosa dei torrenti gonfiati dallo scioglimento
delle nevi montane rallentano la marcia dell'irochese che avanza
incurante della stanchezza...
Vign. 4
Banack sta entrando in un
tratto boscoso, inquadrato a FI in CM. Ha di nuovo la borsa a
tracolla, col gilet appoggiato di traverso.
Dida. …finché
il suo corpo non reclama con forza i propri diritti.
Banack (pensa)°°° devo
mangiare qualcosa, se voglio mantenermi in forze per il
combattimento!
Vign. 5
Prima di una serie di tre
vignette affiancate. PP del giovane che gira la testa da una parte,
attirato/incuriosito da un movimento tra le frasche FC.
Banack ?
Vign. 6
L'irochese, inquadrato in
PA un po' dal basso, fissa la fitta macchia di vegetazione FC
portando la mano al tomahawk, espressione determinata, da cacciatore
all'erta.
Banack (pensa)°°° dietro
quelle piante si è mosso qualcosa!
Vign. 7
Inquadrato di tre quarti
di spalle a FI, il giovane, impugnando il tomahawk, cerca di farsi
largo nella fitta e alta macchia di vegetazione, spostando con la
mano sinistra un po' di fronde, cautamente per non spaventare la
preda vagheggiata.
Banack (pensa)°°° un
grasso leprotto non sarebbe male, DOPO TUTTO Il pemmicam (*) che
ho mangiato in questi giorni...
Dida. a fondo
vignetta (*) CARNE ESSICCATA.
TAVOLA 10
Vign. 1/3
In vignetta verticale a
tutta altezza e larga un po' più di metà gabbia, un annichilito
Banack, in PP a FI di spalle, osserva come congelato un enorme
grizzly (quasi due metri e mezzo di bestione) che è apparso come
magicamente tra la fitta vegetazione, ritto su due zampe, in
posizione minacciosa, le fauci spalancate, sbavanti, lo sguardo
assassino. Una vera furia della natura. Qui si farà la gloria del
disegnatore: il lettore (almeno il più giovane) dovrà fare un salto
sulla sedia girando pagina e trovandosi davanti questa situazione
spaventosa.
Orso GRA-AAAURRR!
Banack !
Vign. 4
Prima di due vignette
strette (quello che resta dal vignettone iniziale) di uguale
dimensione, naturalmente una sopra l'altra. In questa vediamo un PPP
della bocca spalancata del bestione, sempre sbavante, ringhiante in
modo spaventoso.
Dida. una
zaffata di carne putrefatta e sangue rappreso raggiunge le narici
del giovane...
Vign. 5
In PPP il giovane
pellerossa, pietrificato, occhi sbarrati per il terrore.
Dida. ...raggelandogli
il sangue e rendendolo incapace di qualsiasi reazione.
TAVOLA 11
Vign. 1
Banack sempre immobile,
occhi sbarrati, tomahawk ancora in pugno, davanti alla bestia
altrettanto immobile nella minacciosa posizione già vista. Stavolta
li inquadriamo di profilo o giù di lì.
Banack (pensa)°°° col
mio tomahawk non ho nessuna speranza contro un simile bestione!
Vign. 2
Perduto ogni controllo,
il volto stravolto dal puro terrore, Banack sta girando su sé stesso
velocissimo per darsi alla fuga
Banack (pensa)°°° devo
fuggire!
Vign. 3/4
Il grizzly si proietta in
avanti, all'inseguimento del giovane in fuga, e affonda una zampata
sulla spalla sinistra di Sawatan/Banack.
Dida. Ma
La reazione del plantigrado è fulminea! Una possente zampata si
abbatte sull'indiano in fuga, i GRANDI unghioni che aprono
profondi solchi nella carne viva!
Orso RA-UUUGRRR!
Banack AAAH!
Vign. 5
L'indiano, caduto a
terra, inquadrato in PP, gli occhi chiusi per il dolore, una smorfia
di sofferenza, rabbia e disperazione.
Banack (pensa)°°° NO!
Nooo... non posso morire! non
adesso!
Vign. 6
Sawatan-Banack a terra,
la spalla che sanguina copiosamente, occhi sempre chiusi. Dietro di
lui incombe il grizzly che, ruggendo minaccioso, sta per saltargli
sopra intenzionato ad azzannarlo e finirlo.
Banack
(pensa)°°° MINAHELA...
Orso Groarrr!
TAVOLA 12
Vign. 1/2
Nel momento in cui il
bestione, proiettato in avanti per lanciarsi sulla preda impotente a
terra, è più sbilanciato, Zagor cala dall'alto appeso a una liana,
piedi in avanti e scure in pugno, e lo colpisce violentemente sul
fianco finendo di sbilanciarlo. Naturalmente lancia il suo grido di
battaglia.
Dida. Come
partorita dalla vegetazione, una figura scarlatta attraversa
improvvisamente l'aria.
Zagor AYAAAAAKKK!
Vign. 3
Mentre l'orso, in PP a
FI, cade al suolo su un fianco/quasi sulla schiena, tre metri più in
là Zagor molla la liana e prende terra a sua volta, scure sempre in
pugno.
Orso R-rauuurrr!
Vign. 4
Il bestione si sta
repentinamente rialzando e Zagor si appresta a fronteggiarlo. Da una
parte intravediamo Banack, sempre a terra sanguinante (copiosamente,
come vedremo meglio oltre).
Zagor (pensa)°°° dannata
belva! È svelta per quanto è grossa... si sta già rialzando!
Orso GR-RRRRR...
Vign. 5
PPP di Zagor, determinato
(decisamente... orsicida!) nonostante la giovanissima età.
Zagor (pensa)°°° mi
lascia una sola possibilità... abbatterlo
al primo colpo!
Vign. 6
Visti più o meno di
profilo a FI o PA, belva (a quattro zampe, anche se si sta sollevando
sulle due anteriori come per spiccare un balzo, sulla sinistra della
vignetta) e giovane eroe (proteso in avanti, sulla destra della
vignetta) si scagliano l'uno contro l'altro, ruggendo e gridando. Li
separano ancora un paio di metri almeno. Zagor tiene il braccio
armato teso tutto all'indietro per “caricare il colpo”.
Orso ...RA-UUULLL!
Zagor A-aYAAAKKK!
TAVOLA 13
Vign. 1
PP della testa dell'orso.
La scure di Zagor si abbatte con inaudita violenza subito sopra gli
occhi del bestione, frantumandogli il cranio.
(muta)
Vign. 2
Il balzo dell'orso è
stato stroncato a metà. E la belva (trascinata dal suo stesso
slancio) sta cominciando a ricadere in avanti, rischiando di piombare
su Zagor che, per sottrarsi a questo, ruota repentinamente e
disperatamente il bacino.
Dida. Assestato
il colpo, il giovane giustiziere di darkwood riesce a farsi di lato
con un disperato colpo di reni...
Vign. 3/4
L'orsone va giù di
schianto con tutta la sua massa, quasi causando un terremoto. Zagor
si è sottratto di misura alla caduta.
Dida. ...mentre,
con un tonfo sordo, quelli che fino a un attimo prima erano due
quintali di furia omicida si abbattono al suolo, privi di vita, nel
punto dove un attimo prima si trovava lui.
Zagor !
Vign. 5
Zagor si sta rialzando in
piedi, scure sempre in pugno, cipiglio preoccupato.
Zagor (pensa)°°° per
tutti i tamburi di darkwood, questa volta ho rischiato davvero
grosso...
Vign. 6
Zagor, visto di tre
quarti di spalle, ripone la scure al fianco mentre corre verso
l'indiano ancora steso al suolo, quasi incosciente, poco distante da
lui.
Zagor (pensa)°°° ...e
magari inutilmente!
TAVOLA 14
Vign. 1
Chino sull'indiano, Zagor
gli controlla la ferita strappando un grido all'irochese. Qui e nelle
prossime vignette, alternare le inquadrature (PP, MB, PA ecc.),
evitandone due simili adiacenti.
Zagor (pensa)°°° no...
per fortuna è ancora vivo!
Banack Ah!
La mia spalla...
Vign. 2
Zagor si è tolto la
giacca e la casacca rossa e la sta lacerando per farne delle bende di
fortuna. L'indiano, ancora a terra, appoggiato su un fianco, risponde
con espressione sofferente.
Zagor Tranquillo,
adesso te la fascio e ti accompagno al tuo villaggio! È lontano
da qui?
Banack Al...
almeno due giorni di... cammino!
Vign. 3
Zagor, aria preoccupata,
sta fasciando l'irochese.
Zagor (pensa)°°° troppo!
Con tutto il sangue che ha perso non arriverà a domani, se non
viene curato subito come si deve!
Vign. 4
Terminata la fasciatura,
Zagor si rialza e riprende in pugno la scure mentre gesticola
all'indiano (ora seduto con la schiena appoggiata a un albero) di non
muoversi.
Zagor okay,
conosco la persona che può aiutarti! Non ti muovere...
Vign. 5/6
Usando la scure, Zagor
(sempre a torso nudo) sta tagliando dei rami o fusti di alberelli per
costruire le stanghe della caratteristica “slitta” indiana, sotto
lo sguardo del sofferente Sawatan.
Zagor
...mentre preparo un tRavois (*) per spostarti!
Dida. a fondo
vignetta (*) rozzo ma efficace
mezzo di trasporto per merci o persone usato dai nativi
americani.
TAVOLA 15
Vign. 1/2
Esterno notte. In uno
spiazzo in mezzo agli alberi sorge una classica capanna di tronchi da
trapper con almeno due o tre stanze. Attaccato sul fianco c'è un
piccolo recinto che ospita un tranquillo mulo. Sul retro
intravediamo la classica cabina del cesso. Dal camino sale il fumo, e
una finestra è illuminata. In cielo la luna piena rischiara la
scena.
Dida. La
finestrella illuminata della capanna brilla come un piccolo faro nel
mare di oscurità della fitta foresta.
Vign. 3
Nella notte, Zagor avanza
in un sentiero appena accennato tra gli alberi, diretto alla capanna
(che qui può anche rimanere FC), sempre tirandosi dietro il travois
con l'indiano svenuto. Zagor indossa la giacca da trapper sul torso
nudo. Da FC arriva una voce perentoria.
Zagor (pensa)°°° ...ci
siamo! Ecco la catapecchia della...
VFC fermo
là!
Vign. 4
Nell'ombra degli alberi,
inquadrata a tutto busto, vediamo la nera silhouette di Minerva
MacMahoney che imbraccia un vecchio fucile ad avancarica; la canna
dell'arma (ovviamente puntata su Zagor FC) è l'unica parte
illuminata dalla luna.
Minerva dimmi
chi sei e cosa cerchi da queste parti... o ti faccio fare
un'indigestione di piombo!
Vign. 5
Prima di tre vignette
affiancate. In PP di spalle tra gli alberi, sempre in ombra, Minerva.
In SP Zagor, sempre tenendo le stanghe del travois, sorride ironico
alla donna.
Zagor brutta
cosa la vecchiaia... si comincia a perdere la vista e non si
riconoscono più gli amici!
Minerva !
Vign. 6
La donna esce come un
uragano dal riparo delle piante, aria accigliata, agitando
minacciosamente il fucile nella mano destra.
Minerva zagor!
Razza di moccioso impudente!
TAVOLA 16
Vign. 1
Portatasi davanti al
Nostro (stanghe del travois sempre in mano) la donna, aria ancora
bellicosa, gli pianta la punta del fucile sotto il naso. Zagor ride
divertito. Inquadrati a mezzo o tutto busto, di profilo.
Minerva azzardati
a fare un altro commento del genere sulla mia età e ti becchi la
più sonora sculacciata della tua vita!
Zagor AH!
AH!
Vign. 2
Passata di colpo dalla
minaccia al sorriso materno, la trapper abbraccia “robustamente”
e in modo travolgente lo Spirito con la Scure che, sempre sorridendo,
ha qualche difficoltà a tenere ancora in equilibrio le stanghe del
travois. Inquadrati a FI.
Minerva vieni
qui, ragazzaccio, fatti abbracciare!
Zagor Ehi,
attenta! Mi fai cadere il travois!
Vign. 3
Accortasi del travois, la
donna si piega un po' a osservare cosa (chi) c'è sopra con
espressione di curiosità. Zagor con un mezzo sorriso-smorfia.
Inquadrati in PA.
Minerva uh!
Cos'hai, lì?
Zagor un
amico che ha bisogno di cure... e in fretta!
Vign. 4
La donna, inquadrata a
MB, si avvia verso la capanna facendo un cenno a Zagor FC di
seguirla.
Minerva portalo
dentro!
Vign. 5/6
La donna è già dentro
la capanna, nella stanza d'ingresso che funge da cucina (un caminetto
acceso, un tavolo con un paio di sedie, un acquaio di pietra) e
camera (uno spartano giaciglio, un piccolo armadio a due ante). Su un
lato, una porta conduce a una cameretta. C'è anche la porta,
semichiusa da una tenda, di un ripostiglio. Zagor sta entrando
tirandosi dietro il travois.
Minerva che
gli è successo?
Zagor ha
litigato con un grizzly! Il più puzzolente e gigantesco che io abbia
mai visto!
TAVOLA 17
Vign. 1/2
Inquadratura dall'interno
del ripostiglio: Shikan, di spalle, parzialmente in ombra, sta
aprendo la tenda. Nella stanza, davanti a lei, Minerva che le sorride
facendo cenno di venire avanti, e Zagor che la guarda sorridendo
anche lui.
Minerva Shikan!
Vieni pure fuori... cessato pericolo! Era zagor... ti ricordi di lui,
vero?
Vign. 3
La ragazzina abbraccia
Zagor come si fa con un fratello maggiore, sorridendo felice.
Minerva Uh...
sembra di sì!
Zagor ciao,
peste!
Vign. 4
Minerva e Zagor sollevano
l'indiano per trasferirlo sul letto, mentre l'indianina già corre a
prendere una pentola da mettere sul fuoco.
Minerva beh,
ora piantala con le smancerie e metti a bollire una pentola d'acqua!
Minerva questo
povero figliolo sembra più di là che di qua!
Zagor ha
perso i sensi subito dopo che l'ho caricato sul travois...
Vign. 5
La trapper sta finendo di
togliere le bende inzuppate di sangue all'irochese, e guarda la
ferita con cipiglio preoccupato.
Minerva diavoli
d'inferno! Quella bestiaccia gli ha scavato dei canyon, su questa
spalla! Il ragazzo deve aver perso diverse pinte (*) di sangue!
Dida. A fondo vign. (*)
unità di misura di capacità usata per i liquidi. Una pinta
corrisponde a circa mezzo litro.
Vign. 6
Esterno notte. La voce
della trapper viene dall'interno della capanna.
V. dalla capanna Gli
laverò le ferite e gliele medicherò con uno dei miei intrugli! poi,
possiamo solo sperare che la sua fibra sia abbastanza forte...
TAVOLA 18
Vign. 1/2
Esterno giorno. Il sole è
sorto da poco. Zagor, sempre con la giacca da trapper aperta sul
torso nudo, è seduto (schiena appoggiata alla parete) su un tronco,
che funge da panca, appoggiato alla facciata della capanna accanto
alla porta d'ingresso (aperta).
Dida. L'aria
riscaldata dai primi raggi del sole sembra contenere una promessa
di primavera.
Vign. 3
Prima di tre vignette
affiancate. Asciugandosi le mani in uno straccio, Minerva appare
sulla porta della capanna, inquadrata a tutto busto un po' dal basso.
Minerva forse
il tuo amico ce la farà! Non ha febbre e ha già ripreso un po' di
colore...
Vign. 4
Inquadrata a FI, la donna
si sta sedendo sulla “panca” accanto a Zagor.
Minerva appena
si sveglia gli farò recuperare anche le forze con un bello
spezzatino di lepre... se shikan me ne porta una!
Zagor l'hai
spedita a caccia?
Vign. 5
MB dei due. Zagor
sorride.
Minerva no,
è sparita come fa spesso! a volte sta via anche diversi giorni... ma
torna sempre!
Zagor caratterino
indipendente, eh?
Vign. 6
PPP della donna.
Minerva già...
e mi sta bene così! L'ho presa con me quando ha perso tutti i suoi
parenti nella scorreria di una tribù nemica e le voglio bene come
a una figlia... ma non sono sua madre! Condividiamo il tetto, ma
ognuna fa la sua vita!
Vign. 7
I due inquadrati in CM,
sempre seduti davanti alla capanna.
Minerva PER
FORTUNA, ANCHE SE NON PARLA CI CAPIAMO BENISSIMO!
Minerva un
dottore che ho incontrato una volta a un rendez-vous (*) mi ha detto
che forse non è muta dalla nascita, ma lo è diventata per aver
visto morire i suoi genitori...
Dida. a fondo
vignetta (*) incontri
organizzati dalle compagnie commerciali ai quali i trapper si
recavano per vendere le pellicce accumulate
durante
l'anno.
TAVOLA 19
Vign. 1
MB dei due. La donna
agita una mano nell'aria, come a voler scacciare un pensiero
fastidioso. Zagor raddrizza il busto, fissando l'amica interessato.
Minerva l'ha
chiamato... “traumo”... o qualcosa del genere! Roba da
scienziati!
Zagor Vuoi
dire... che potrebbe tornare a parlare?
Vign. 2
PPP della donna.
Minerva già,
così ha detto quel cervellone... ma in fondo a chi interessa? Quella
scimmietta se la cava benissimo anche senza spiccicare parola!
Vign. 3
Interno capanna. Banack,
sul letto, si sta agitando. Dalla porta aperta vediamo la donna che
fa capolino, richiamata dai gemiti.
Banack u-uuunh...
Minerva ehi,
pare che il nostro amico stia tornando dal mondo dei sogni!
Vign. 4
Sia Zagor che Minerva
sono entrati nella capanna. Zagor sorride all'irochese che si tocca
la spalla ferita con una smorfia di dolore, sollevandosi un po' dal
cuscino. La trapper fa un sorriso rassicurante.
Zagor ciao!
Come ti senti?
Banack eah!
come se mi avessero infilato dei carboni ardenti in una spalla!
Minerva è
l'effetto del mio medicamento! Tranquillo, passerà presto!
Vign. 5
Banack, testa di nuovo
adagiata sul cuscino, un po' di spalle in PP, parla con Zagor che, in
piedi accanto al letto, buffoneggia sorridendo.
Banack tu...
mi hai salvato la vita!
Zagor sciocchezze!
Ammazzo sempre un grizzly prima di cena, per tenermi in esercizio!
Vign. 6
Zagor si fa un po' di
lato indicando la trapper dietro di sé. Banack aggrotta un
sopracciglio, perplesso, e la donna gli agita contro il dito indice,
cipiglio bellicoso.
Zagor è
lei che devi ringraziare, se sei ancora vivo... minerva macmahoney,
il trapper più in gamba di tutta la regione!
Banack wa-hé!
ma... è una squaw!
Minerva sì,
e posso farti attraversare tutta la foresta a pedate se non cambi
tono, ragazzino!
TAVOLA 20
Vign. 1
Zagor sorride, sedendosi
sul bordo del letto. Il ragazzo, testa abbandonata contro il cuscino,
quasi un po' all'indietro, rievoca lo sfortunato incontro con il
grizzly.
Zagor io,
invece, mi chiamo zagor!
Banack eah!
Il mio nome è sawatan... daino veloce! Quando l'orso mi ha assalito
stavo andando a...
Vign. 2
Folgorato dal ricordo
della propria missione, l'indiano schizza a sedere sul letto e già
sta mettendo giù un piede per alzarsi, sgranando gli occhi. Zagor,
sorpreso, si rialza di colpo dal letto.
Banack ...possente
manito! La sfida!
Zagor !
Vign. 3
L'irochese è sceso dal
letto come per riprendere il proprio cammino, ma indebolito dalla
ferita barcolla dopo solo un passo e sta cadendo in avanti. Zagor lo
afferra prontamente mentre Minerva, due passi più in là, gesticola
verso i due.
Banack devo
andarmene! Devo raggiungere il villaggio degli ur... o-oooh!
Minerva attento!
Zagor lo
tengo!
Vign. 4
Zagor aiuta l'indiano a
rimettersi sdraiato a letto. Lui protesta, agitato, ma anche Minerva
dà man forte al Nostro aiutandolo a tenerlo giù, cipiglio burbero.
Decida il curatore della testata se su Zagor si può dire “pisciare”
o è meglio “fare i tuoi bisogni”... e cancelli l'opzione
inadatta.
Zagor rimettiti
a letto, testone!
Banack no...
no, io devo... andare!
Minerva Scordatelo!
Per qualche giorno non riuscirai nemmeno ad andare a pisciare/fare
i tuoi bisogni
dietro la baracca!
Vign. 5
Banack, testa di nuovo
abbandonata sul cuscino, si dispera. Zagor torna a sedersi sul bordo
del letto e lo invita con cipiglio fermo a spiegarsi.
Banack ma
La vita di minahela dipende da me!
Zagor Okay,
però adesso devi stare giù! raccontami tutta la storia... e vediamo
cosa si può fare!
Vign. 6
In PP, di tre quarti di
spalle, magari inquadrata leggermente dal basso, la giovane Shikan
sta tornando con passo agile verso la capanna. In una mano tiene per
il collo o le lunghe orecchie una lepre morta.
(muta)
TAVOLA 21
Vign. 1
Interno capanna. Banack,
testa adagiata sul cuscino e sguardo nel vuoto, finisce la sua
spiegazione e Zagor gli risponde con cipiglio dtereminato.
Banack ...tutta
la tribù sarà lì... per vedermi combattere!
Zagor E
ti vedranno!
Vign. 2
Inquadratura ravvicinata
(MB? TB?) dei due. Banack, sgomento, guarda l'invece determinatissimo
Zagor.
Banack ma...
come, se io non riesco neppure a stare in piedi?
Zagor prenderò
io il tuo posto!
Vign. 3/4
Banack, incredulo,
confuso, guarda Zagor che, sempre determinato, accenna anche un
sorriso. Minerva, in piedi vicino al letto, si è girata verso la
porta d'ingresso dalla quale sta entrando Shikan con la sua preda, e
fa un sorriso e un gesto vago verso la ragazzina.
Banack eah!
in che modo...?
Zagor abbiamo
la stessa corporatura... e dopo che mi sarò tinto la testa come
te, nessuno si accorgerà della sostituzione!
Minerva shikan!
Brava ragazza! Spella quella bestiola, che il nostro ospite ha
bisogno di rimettersi in forze!
Vign. 5
Banack pensoso,
possibilista. Interviene Minerva (verso la quale si gira a guardare
Zagor), sorridente, che indica dietro sé con gesto del pollice.
Banack però
i capelli...
Minerva a
quelli penserò io! Dovrò sacrificare una parte della coda del mio
mulo... ma ti assicuro che la somiglianza sarà perfetta!
Vign. 6
Zagor si è alzato in
piedi e interroga l'indiano che indica verso la propria borsa,
appoggiata in un angolo della stanza. Minerva si sta già dirigendo
da quella parte.
Zagor se
ho capito bene, non c'è tempo da perdere, perciò... dove tieni il
colore per tingerti la testa?
Banack nella
borsa!
Minerva al
lavoro, dunque!
TAVOLA 22
Vign. 1/2
Interno giorno. In PP la
ragazzina è intenta a rimestare lo spezzatino in una pignatta sul
fuoco del caminetto. Dietro di lei il giovane Zagor è seduto su una
sedia, indossa gli abiti dell'irochese e ha già la testa tinta di
nero. Minerva, in piedi dietro di lui, gli sta tirando su i capelli
per fargli un codino sopra la nuca. Sul tavolo un vasetto aperto (con
la tintura nera), il nastro dei capelli di Banack e una coda di crini
di mulo in tutto simile a quella dell'indiano. Se inquadrato,
l'irochese indossa solo un perizoma. Ma possiamo anche farlo vedere
con una coperta che lo copre.
Dida. Mentre
l'odore dello spezzatino si spande nella capanna, la
trasformazione prende velocemente corpo.
Minerva ...ci
siamo! Ora ti tiro su i capelli...
Vign. 3
Prima di una serie di tre
vignette affiancate. Minerva ha aggiunto la coda di crini al codino
di Zagor e sta finendo di legarlo col nastro di Banack.
Minerva ...e
li lego insieme ai crini della mula! Se non te li strattonano troppo
forte, reggeranno per tutto il tempo che serve!
Vign. 4
Zagor, in piedi, si
mostra all'indiano (di cui è ormai la copia vivente; ha anche il suo
coltello nel fodero, alla cintura), Banack sorride incredulo.
Zagor allora...
che ne dici?
Banack eah!
Non sapevo di avere un fratello gemello!
Vign. 5
PP di un ridente Zagor.
Zagor ah!
Ah! Sono contento di vedere che non hai perso la voglia di scherzare!
Vign. 6
Chinatosi sui propri
abiti appoggiati da una parte insieme a cinturone e armi, Zagor sta
raccogliendo la propria scure, osservato dalla trapper..
Zagor L'unica
cosa a cui non rinuncio è la mia scure! Non credo che qualcuno ci
farà caso... o comunque penseranno che te le sei costruita durante
i giorni passati nella foresta!
Vign. 7
Zagor, sulla porta,
girato a salutare gli altri (che possiamo lasciare FC).
Zagor vado...
e stai tranquillo, salverò la tua Minahela!
TAVOLA 23
Vign. 1
Esterno giorno. Zagor si
avvia ad andatura sostenuta tra gli alberi, lasciandosi alle spalle
la capanna da dove proviene la voce della trapper.
V. dalla capanna dimmi
un po', furbetto... questa minahela per te era solo un'amica o
qualcosa di più?
Vign. 2
PP di un impacciato
Banack. Magari arrossisce addirittura.
Banack eah,
io... avevo intenzione di chiederla in sposa al padre, appena
avessi ricevuto il mio nome da adulto!
Vign. 3
La trapper ride divertita
mentre toglie la pentola dal fuoco, osservata dall'indiano sempre
steso a letto.
Minerva ah!
Ah! Lo immaginavo! e questo spiega la tua “visione”... lo
scoiattolo sogna sempre le noccioline! Tu che ne dici, shikan?
Vign. 4
La trapper si gira a
guardare verso la porta d'ingresso, lasciata spalancata da Zagor.
Volendo si può anche inquadrare da fuori la porta aperta, e la donna
all'interno con la pentola in mano che guarda fuori.
Minerva uh,
È di nuovo sparita! Diavolo di una ragazzina!
Vign. 5
Minerva ha poggiato la
pignatta sul tavolo e con un mestolo sta riempiendo di spezzatino una
ciotola, girata a parlare con Banack.
Minerva beh,
comunque ora la faccenda è nelle mani della persona più adatta che
tu potessi desiderare...
Vign. 6
Zagor-Banack corre tra
gli alberi.
V. in dida. “anche
se è giovane, Quel ragazzo è capace di rovesciare le montagne,
quando serve!”
TAVOLA 24
Vign. 1
Zagor continua a correre
tra gli alberi.
Zagor (pensa)°°° vediamo
di recuperare un po' del tempo perduto per colpa del grizzly...
Vign. 2
Zagor-Banack spicca un
balzo verso un ramo basso o una liana.
Zagor
(pensa)°°° ...prendendo le
mie scorciatoie aeree!
Vign. 3/4
Zagor vola tra gli alberi
lanciando il suo grido festoso.
Zagor aaayaaaaakkk!
Vign. 5
Prima di tre vignette
affiancate. Vediamo lo Zagor banackizzato che corre a favore del
lettore in una radura erbosa, in esterno giorno.
Dida. Per
due giorni, alternando tratti di corsa...
Vign. 6
Ora Zagor marcia, visto
più o meno di profilo (rivolto verso la parte destra della tavola)
su un terreno collinare abbastanza roccioso.
Dida. ...e
di marcia...
Vign. 7
Zagor vola di nuovo di
liana in liana. Può bastare anche una silhouette nera in CM.
Dida. ...a
evoluzioni tra gli alberi, lo spirito con la scure procede
speditamente verso la sua destinazione.
TAVOLA 25
Vign. 1
Il Nostro, sempre appeso
a una liana, sta prendendo terra al limitare di una piccola radura
circondata da alberi e cespugli. Il sole sta tramontando o è appena
tramontato.
Zagor (pensa)°°° tra
un po' sarà buio! Meglio cercare un posto dove mangiare e
passare la notte!
Vign. 2
Zagor, di tre quarti di
spalle, si dirige verso una fila di alberi e cespugli che nascondono
alla sua (e nostra) vista un ruscello.
Zagor (pensa)°°° dietro
quegli alberi dovrebbe esserci un ruscello, se non ricordo male!
Vign. 3
Inginocchiato sulla riva
di un ruscello, Zagor-Banack beve (prendendo l'acqua nelle mani
tenute a coppa):
Zagor (pensa)°°° prima
di tutto ci vuole una bella bevuta!
Vign. 4
Rialzatosi, Zagor si
infila di nuovo tra gli alberi asciugandosi la bocca col dorso della
mano.
Zagor (pensa)°°° e
ora vediamo se trovo qualche radice da accompagnare al pemmicam
del nostro amico...
Vign. 5/6
In inquadratura un po'
dal basso, Zagor a tutto busto sta alzando la testa rendendosi conto
che qualcosa gli sta cadendo addosso. È una robusta rete di corda
che due indiani uroni che intravediamo tra i rami gli stanno gettando
sopra.
Dida. Inattesa,
La rete scende dagli alberi Tagliando l'aria con un sottile
fischio.
Zagor per
mille scalpi! Ma cosa...?
TAVOLA 26
Vign. 1
Zagor è caduto a terra
(in ginocchio o giù di lì). I due uroni dagli alberi stanno
saltando agilmente giù, e da dietro un tronco sta arrivando a corsa
anche il loro “capo”, Onoganka.
Urone 1 yaiii!
Onoganka blocchiamolo,
presto!
Zagor !
Vign. 2
Zagor-Banack, inquadrato
a mezzo o tutto busto, sta estraendo il coltello dal fodero deciso a
tagliare le corde e aprirsi un varco nella rete.
Zagor (pensa)°°° il
coltello! Devo riuscire a tagliare le corde prima che...
Vign. 3
I tre uroni sono già su
di lui; lo schiacciano a terra e gli strappano il coltello di mano.
Dida. Ma
i tre uomini sono già su di lui e hanno buon gioco a ridurlo
all'impotenza.
Onoganka tienilo
a terra!
Urone 2 wa-hé!
Zagor !
Vign. 4
Uno degli indiani, in
piedi, sta finendo di togliere la rete da sopra Zagor che è bloccato
a terra a pancia in giù, mentre Onoganka si affretta a legargli i
polsi dietro la schiena.
Onoganka eah!
Perfetto...
Vign. 5
Mentre i due uroni
aiutano ad alzarsi l'immobilizzato Zagor, Onoganka gli toglie la
scure dalla cintura, mentre indica un grosso albero al limitare della
piccola radura.
Onoganka mettetelo
seduto contro quell'albero e legategli anche le caviglie!
Onoganka domani
gli irochesi attenderanno invano il loro campione!
Vign. 6
Zagor/Banack, legato mani
e piedi, è seduto con la schiena contro un albero che sui lati ha
dei fitti cespugli. Gli hanno tolto coltello, scure e borsa.
Zagor (pensa)°°° se
non voglio tradirmi, devo parlare come un indiano!
Zagor wa-hé!
È questo l'onore dei guerrieri uroni?
Onoganka probabilmente
ukanat ti avrebbe battuto, ma la posta in palio è troppo
importante per me, e non voglio correre inutili rischi!
TAVOLA 27
Vign. 1/2
Zagor, seduto schiena
contro il tronco dell'albero, si rivolge all'urone con cipiglio
interrogativo. Onoganka risponde con espressione dura. Gli altri due
stanno recuperando un paio di lance, borse e coperte che avevano
nascosto tra i cespugli.
Zagor di
cosa stai parlando?
Onoganka di
minahela! Mi piace molto...
Vign. 3
Zagor a MB un po' di
spalle e l'indiano davanti a lui che spiega.
Onoganka dopo
la cattura, è stata assegnata alla famiglia di iritaya che ha perso
il figlio nell'incursione al vostro campo! avevo deciso di
chiedergliela in sposa, quando è arrivata la notizia della
sfida...
Vign. 4
PPP dell'urone, una
smorfia beffarda sul volto.
Onoganka ...ma
se tu domattina non ti presenterai, gli irochesi perderanno la faccia
e non si parlerà più di tutta questa faccenda!
Vign. 5
L'urone volge le spalle a
Zagor e si gira a dare ordini agli altri due. Zagor accigliato,
preoccupato.
Onoganka ma
ora basta parlare! Accendiamo un fuoco, mangiamo e prepariamoci per
la notte! Faremo la guardia al prigioniero a turno!
Zagor (pensa)°°°
razza di serpente! Ha pensato
a tutto...
Vign. 6
PP di uno Zagor-Banack
pensoso, accigliato, preoccupato.
Zagor (pensa)°°°
...e queste corde hanno l'aria di essere dannatamente robuste!
Anche volendo tentare di logorarle sfregandole contro la
corteccia dell'albero, temo che non mi basterebbe una giornata!
TAVOLA 28
Vign. 1/2
Inquadratura del bivacco
notturno. Onoganka e uno degli altri due uroni dormono avvolti nelle
loro coperte. Scure, coltello e borsa di Zagor-Banack sono
abbandonate a terra tra di loro. Il terzo indiano è seduto vicino al
fuoco, lancia in pugno, di guardia. Zagor, sveglio, è sempre legato,
seduto con la schiena contro l'albero affiancato da fitti cespugli.
Dida. nel
silenzio della notte, rotto solo dai rumori dei predatori notturni in
azione nella foresta e dallo scoppiettare della legna del falò,
zagor si arrovella inutilmente alla ricerca di una possibile via
d'uscita dalla difficile situazione...
Vign. 3
Prima di una serie di tre
vignette affiancate. MB di Zagor, che con la coda dell'occhio guarda
dietro sé/di fianco.
Dida. ...finché
la sua attenzione non viene attirata da un leggero movimento di
frasche alle sue spalle.
Zagor ?
Vign. 4
Da sotto uno dei cespugli
accanto all'albero è spuntata una mano (quella di Shikan,
naturalmente) armata di coltello che ha cominciato a tagliare le
corde ai polsi di Zagor.
Zagor (pensa)°°° per
tutti i fulmini! Qualcuno... mi sta tagliando i legacci ai polsi!
Vign. 5
I legacci sono a terra,
tagliati. La mano che impugnava il coltello ora, tenendolo per la
punta della lama, lo sta passando in una delle mani di Zagor.
(muta)
Vign. 6
Zagor, frenetico, sta
tagliando le corde che gli avvincono le caviglie. La sentinella si è
accorta della manovra.
Zagor (pensa)°°° presto!
Devo riuscire a tagliare anche queste corde prima che quel brutto
muso abbia il tempo di reagire!
Urone 1 !
Vign. 7
Liberatosi
anche delle corde alle caviglie, Zagor-Banack – coltello sempre in
pugno – sta scattando agilmente in piedi mentre l'urone di guardia,
già in piedi, si sta scagliando contro di lui, lancia in pugno,
gridando. Onoganka, richiamato dalle grida, si sta tirando a sedere
cominciando a liberarsi della coperta. L'altro urone, non
necessariamente inquadrato, è ancora disteso.
Urone
1 yaiii!
Il prigioniero si è liberato!
Onoganka !
TAVOLA 29
Vign. 1
L'urone affonda il colpo
con la lancia, ma Zagor lanciato a sua volta in avanti lo evita
spostandosi/abbassandosi mentre sferra un micidiale diretto al volto
dell'indiano.
Zagor spiacente,
ma non amo finire allo spiedo!
Vign. 2
L'urone è finito a
terra, tramortito dal colpo. Zagor, coltello sempre in pugno, si gira
ad affrontare Onoganka che gli si sta avventando contro col tomahawk
levato. Anche il terzo indiano si è svegliato e si sta liberando
della coperta.
Onoganka YA-EEEY!
Zagor !
Vign. 3
Con il pugnale, Zagor
blocca il colpo di tomahawk dell'altro. I due sono come immobilizzati
in una posa plastica.
Zagor bel
colpo...
Vign. 4
Mentre tomahawk e pugnale
restano l'uno contro l'altro, Zagor sgambetta l'avversario che,
sorpreso dalla mossa, sta per cadere di lato.
Zagor ...ma
questo è decisamente...
Onoganka !
Vign. 5
Onoganka è a terra e
Zagor lo tramortisce con un calcio alla testa. Dietro il Nostro sta
arrivando il terzo urone armato anche lui di lancia.
Zagor ...più
efficace!
Vign. 6
In PP di tre quarti di
spalle l'ultimo urone brandisce la lancia e si appresta a colpire
Zagor alle spalle. Il Nostro, in SP, si sta girando per affrontare il
nuovo assalto, ma è chiaro che non ce la farà a evitare il colpo di
lancia.
Urone 2 yaaa!
Zagor !
TAVOLA 30
Vign. 1
Prima di una serie di tre
vignette affiancate, alte metà pagina. Controcampo: l'urone, con la
lancia ancora alzata, visto di tre quarti di fronte, è stato
assalito da una piccola furia. Shikan gli sta balzando in groppa e,
da dietro, gli ha infilato le dita negli occhi. L'urone urla di
sorpresa e dolore.
Urone 2 a-aaarrr!
Vign. 2
Sempre con le dita
infilate negli occhi, l'indiano urla di dolore, inquadrato a tutto
busto. Ha mollato la lancia e con le mani sta afferrando le braccia
della ragazzina per liberarsi dalla sua presa. Shikan gli si è
avvinghiata al busto con le sue snelle gambette.
Urone 2 i
miei occhiiiii!
Vign. 3
L'urone, piegandosi un
po' in avanti, afferrate saldamente le braccia della ragazzina, se la
fa volare sopra una spalla con un grido liberatorio.
Urone 2 ra-aaah!
Shikan !
Vign. 4
Prima di tre vignette
affiancate, alte metà pagina. Zagor si scaglia contro l'indiano
sferrandogli un gran sinistro...
Zagor è
ora...
Vign. 5
...un destro...
Zagor ...di
mettere fine...
Vign. 6
...e un potentissimo
uppercut che lo solleva da terra, mettendolo definitivamente fuori
combattimento. In tutte e tre le vignette vediamo anche Shikan, in PP
o in SP (a piacere del disegnatore) che si risolleva da terra.
Zagor ...alla
discussione!
TAVOLA 31
Vign. 1
Prima di una serie di tre
vignette affiancate. Zagor si gira e si avvicina all'indianina che
gli sorride rassicurante.
Zagor shikan!
Stai bene?
Vign. 2
I due si abbracciano
sorridendo, grato lui, felice di averlo salvato lei.
Zagor testa
matta! non so come hai fatto a starmi dietro per due giorni... ma
senza il tuo intervento non avrei saputo come venirne fuori!
Vign. 3
Zagor strappa una liana
da un albero
Zagor Aiutami
a legare questi tre, poi... cosa pensi di fare?
Vign. 4
La ragazzina indica se
stessa e, con l'altra mano, in direzione del villaggio urone
(ovviamente fuori campo... a qualche ora di marcia). Zagor le sorride
mentre lega mani e piedi Onoganka.
Zagor Vuoi
accompagnarmi al villaggio urone? Okay, direi che te lo sei
meritato... e poi, faresti in ogni caso quello che ti pare!
Vign. 5
Finito di legare due
degli uroni, mentre Shikan lega il terzo, Zagor sta raccogliendo la
propria scure, e coltello e borsa di Banack.
Zagor forza,
allora... in marcia! Tanto vale che raggiungiamo subito la radura
dove si terrà la sfida!
Vign. 6/7
In PP i tre uroni, stesi
sull'erba della piccola radura, ancora privi di sensi, con polsi e
caviglie legati. In CM vediamo Zagor e la ragazzina che si infilano
tra gli alberi. È ancora notte fonda.
Zagor Una
volta lì, cercheremo un angolo riparato per fare un sonnellino!
mi
servono almeno un paio d'ore di riposo, se non voglio crollare
addormentato durante il combattimento!
TAVOLA 32
Vign. 1/2
Esterno giorno. In una
radura davanti al villaggio urone, circondato da un'alta palizzata
come quello irochese (dal varco d'ingresso intravediamo le capanne,
del tipo wigwam, cioè a cupola; vedi documentazione allegata), sorge
l'imponente struttura lignea che abbiamo già visto nel sogno-visione
di Banack. Davanti alla palizzata urone è schierata tutta la tribù,
comprese squaw e bambini. Di fronte a loro, oltre la Gabbia del
Valore, sono schierati invece tutti gli irochesi, comprese donne e
bambini. Davanti alla porta d'ingresso della grande cupola, coperta
da una tenda, tre uomini attendono il campione irochese: lo sfidante
Ukanat, il sakem urone (a piacere del disegnatore, purché abbia un
abbigliamento da capo) e uno stregone grassoccio con un lungo bastone
e una pelle d'orso a fargli da copricapo e mantello.
Dida. A
testimoniare l'atmosfera di attesa che si va facendo di momento in
momento più spasmodica, dalle due tribù schierate ai lati
opposti della gabbia del valore sale un brusio crescente...
Vign. 3
Dalla foresta che sorge a
lato del villaggio, sta sbucando Zagor-Banack, passo tranquillo,
atteggiamento fiero. Non ha più con sé la borsa. Alla cintura ha il
coltello nel fodero e la scure di Zagor.
Dida. ...che
all'apparire della snella figura al limitare della foresta...
VFC 1 laggiù...
c'è qualcuno tra gli alberi!
VFC 2 Eah!
VFC 3 È
lui?
Vign. 4
Inquadratura ravvicinata
della folla irochese. Grida, pugni agitati al cielo, sorrisi.
Dida. ...diventa
boato.
Folla yaiiiiiii!
ho! ho! Ho! Sa-wa-tan!
Sa-wa-tan!
Vign. 5
In PP vediamo
Zagor-Banack, di tre quarti di spalle, che si avvicina al terzetto
fermo davanti alla “gabbia”. Il sakem urone è leggermente
rivolto verso il campione che gli sta accanto.
Sakem urone ecco
il tuo avversario!
Vign. 6
Zagor ha raggiunto i tre.
Lo sciamano urone lo interroga e lui risponde serio. Inquadrati a
mezzo o tutto busto.
Sciamano urone a-hé!
Tu sei il giovane guerriero che ha avuto la visione?
Zagor è
così... e sono qui per realizzarla come vuole il grande spirito!
TAVOLA 33
Vign. 1
PP del sakem, serio,
grave.
Sakem urone eah!
le regole sono molto semplici... vi affronterete all'interno della
gabbia con tomahawk e pugnale! Tutti i colpi sono consentiti!
Vince chi sopravvive! Se sarai tu, minahela potrà tornare alla
sua tribù!
Vign. 2
Sakem e sciamano si fanno
da parte, e i due sfidanti, impugnate le armi (scure nella mano
destra e coltello nella sinistra), si avviano verso l'apertura
d'ingresso della Gabbia.
Sakem urone entrate...
e che il combattimento abbia inizio!
Vign. 3/4
Vignetta a tutta
larghezza ma di altezza inferiore alle altre. Inquadratura a piacere
di una delle ali di folla (irochesi, va'); tutti sono ammutoliti dopo
la scomparsa dei due sfidanti all'interno della cupola.
Dida. Appena
i due antagonisti spariscono oltre la tenda che chiude l'unico
ingresso della grande struttura, sulle due ali di folla cala un
silenzio assoluto.
Vign. 5
Vignetta (come la
successiva) che recupera l'altezza tolta alla precedente. Questa è
comunque più stretta della successiva. Inquadratura ravvicinata di
una parte dei “tifosi” (qui gli uroni, va'), muti, attentissimi,
tesi.
Dida. Non
potendo vedere cosa succede all'interno della gabbia, agli astanti
non resta infatti che cercare di cogliere qualche segno
dell'andamento dello scontro da rumori, grida e gemiti provenienti
dalla cupola...
Vign. 6
Interno giorno. Appena
entrati nella cupola, i due campioni sono scattati agilmente ai due
lati opposti dell'apertura d'ingresso (la tenda si è già richiusa
dietro di loro) fronteggiandosi prudentemente.
Dida. ...all'interno
della quale zagor e l'urone, appena entrati, per evitare un colpo a
tradimento dell'avversario sono balzati verso i lati opposti della
porta fronteggiandosi.
Zagor (pensa)°°°
...ci siamo! Questo bestione è
più grosso ed esperto di me... dovrò stare attento a non
concedergli la minima occasione!
TAVOLA 34
Vign. 1
All'interno della
struttura, i due si girano intorno. Cominciamo a vedere che a
sostenere la struttura (e forse anche per rendere più interessante
lo scontro) ci sono pali verticali e orizzontali, e qua e là pendono
anche delle corde. Dalle “tavole” di corteccia mancanti nella
parte alta della cupola entra un'ottima illuminazione.
Dida. Per
un tempo che sembra interminabile, i due contendenti si studiano...
Vign. 2
Ukanat si scaglia in
avanti lanciando il suo grido di battaglia e sferrando un colpo
dall'alto in basso col tomahawk. Zagor lo para con la sua scure.
Dida. …
poi è ukanat a sferrare il primo colpo...
Ukanat YAIII!
Zagor !
Vign. 3
Prima di tre vignette
affiancate. Lascio alla fantasia e al gusto del disegnatore lo
scambio di colpi ora da parte di Zagor, ora da parte dell'urone, ora
con tomahawk o scure, ora con il coltello, in queste tre vignette.
Per adesso, senza mai ferirsi.
Dida. su tre
vign. ...dando il via a un
frenetico balletto di affondi e schivate che sembra mettere in
difficoltà ora l'uno ora l'altro.
Vign. 4
Vedi sopra.
Dida. (vedi sopra)
Vign. 5
Vedi sopra.
Dida. (vedi sopra)
Vign. 6
Zagor si sottrae a un
nuovo assalto di Ukanat afferrandosi a un palo orizzontale posto
all'altezza di circa tre metri e sollevando le gambe per mandare a
vuoto l'assalto dell'innervosito urone.
Dida. su due vign. Alla
superiorità fisica dell'avversario, Lo spirito con la scure
sopperisce con la maggiore agilità...
Ukanat wa-hé!
finiscila di saltare come uno scoiattolo!
Vign. 7
Zagor balza di nuovo a
terra sollevando la scure per colpire Ukanat che, dopo il colpo
precedente, sembra un po' sbilanciato e in difficoltà davanti
all'attacco del Nostro...
Zagor cOME
vuoi!
Ukanat !
TAVOLA 35
Vign. 1
...invece, Ukanat alza in
tempo il braccio sinistro e, con il coltello, blocca il colpo
dell'avversario.
Zagor !
Vign. 2
L'urone, avendo
finalmente a tiro Zagor, è rapidissimo a replicare con un fendente
del tomahawk che ne raggiunge la spalla sinistra ferendolo (in modo
non eccessivamente serio, ma comunque abbastanza da fargli lasciare
il coltello). In nostro piega un po' le ginocchia, in conseguenza del
colpo.
Zagor ah!
Vign. 3
Con un nuovo, deciso
colpo del tomahawk, l'urone fa saltare di mano a Zagor anche la
scure. Nell'inutile tentativo di sottrarsi al fendente, Zagor sta
cadendo all'indietro, a terra.
Zagor
(pensa)°°° per
mille scalpi! Ho sottovalutato la sua
agilità...
Vign. 4
Zagor schiena a terra.
Deciso a finirlo, l'urone si tuffa su di lui col coltello levato.
Ukanat yaiii!
Zagor !
Vign. 5
Prima di tre vignette
affiancate. Inquadratura della cupola da cui proviene il grido.
V. dalla cupola AAAH!
Vign. 6
Inquadratura
a piacere di alcuni degli spettatori irochesi, un po' agitati,
preoccupati. Una squaw indica verso la cupola FC.
Irochese Era
la voce di Sawatan!
Altro
irochese No...
quella dell'urone!
Squaw guardate...
si sta aprendo la tenda!
Vign. 7
Inquadratura ravvicinata
della tenda che chiude l'ingresso della cupola. Si affaccia fuori la
testa dell'urone.
(muta)
TAVOLA 36
Vign. 1
Prima di tre vignette
affiancate. L'indiano esce a figura intera, barcollando. Ha il
proprio coltello piantato nel petto.
(muta)
Vign. 2
Ukanat stramazza al
suolo, morto.
(muta)
Vign. 3
Dalla tenda esce
Zagor-Banack. Tiene la mano destra sulla spalla ferita e sanguinante.
(muta)
Vign. 4/5
Zagor, portatosi accanto
al cadavere dell'avversario, alza le braccia, i pugni chiusi sulle
armi, e lancia un grido liberatorio (così come immagina che
l'avrebbe lanciato Banack).
Zagor il
mio nome è banack!
Vign. 6
Il sakem, accanto alla
giovane Minahela, le ha appoggiato una mano sulla spalla invitandola
ad andare, e lei già si avvia. Dietro di loro gli ammutoliti uroni.
Dida. Mentre
gli uroni, rispettando i patti, RILASCIano la prigioniera...
Sakem urone sei
libera... Torna fra i tuoi!
Vign. 7
Lanciato il suo grido,
Zagor parte a corsa verso la foresta da cui era uscito.
Dida. ...zagor,
per evitare che qualcuno degli irochesi possa avvicinarsi e
smascherare il suo travestimento, corre verso la foresta da cui
era uscito poco prima...
TAVOLA 37
Vign. 1/2
Inquadratura di una parte
degli irochesi, stupiti, che guardano verso di lui FC o si guardano
tra loro a cercare reciprocamente una risposta l'uno nell'altro. In
PP di spalle a figura intera, Minahela sta per riunirsi alla tribù.
Ad attenderla un po' davanti agli altri, lo sciamano che le sorride
invitante.
Dida. ...tra
lo stupore dell'intera tribù.
Irochese Ma...
dove va?
Irochese 2 ho!
Ho!
Squaw eah!
Perché non è rimasto? Minahela sarà ansiosa di ringraziarlo!
Vign. 3
In PP di spalle, in ombra
tra gli alberi al limitare della foresta, Shikan osserva Zagor-Banack
che, sempre correndo, sta per raggiungerla.
Vign. 4
Anche Zagor è ora al
riparo degli alberi. La ragazzina guarda (e tocca) la ferita di Zagor
con aria preoccupata. Lui sorride rassicurante.
Zagor sì,
quel demonio è riuscito a colpirmi... ma non ti preoccupare, è solo
un graffio!
Vign. 5
I due, più o meno di
spalle, si allontanano tra gli alberi. Zagor tiene una mano sulla
spalla dell'amichetta.
Zagor al
ruscello laverò la ferita e la fasceremo...
Vign. 6
Quasi inghiottiti dalla
foresta, i due continuano ad allontanarsi dal lettore.
Zagor ...poi
ci penseranno gli intrugli della nostra amica minerva a rimettermi
definitivamente in sesto!
TAVOLA 38
Vign. 1
Interno giorno. Siamo di
nuovo nella capanna della trapper che vediamo inquadrata a MB che
finisce di fasciare la spalla ferita di Zagor (del quale vediamo,
appunto, solo la spalla).
Minerva ...ecco
fatto!
Vign. 2
La donna volge le spalle
a Zagor (seduto accanto al tavolo; vediamo che indossa di nuovo i
suoi pantaloni, cinturone, armi e stivali, ma è sempre a torso nudo
per necessità di medicazione) allontanandosi verso un angolo della
stanza mentre il Nostro si tocca la spalla fasciata, soddisfatto del
lavoro della trapper.
Minerva nel
giro di qualche giorno sarai come nuovo!
Zagor grazie!
sei la migliore infermiera della regione!
Vign. 3
Raggiunto un baule in un
angolo della stanza, la donna si è chinata a prendere qualcosa.
Minerva e
anche la miglior sarta, se è per questo!
Minerva mentre
eri in giro a farti tagliuzzare dagli uroni ho cercato un po' tra i
miei stracci...
Vign. 4
La trapper solleva
(tenendola per le spalle con due mani) una casacca rossa col
caratteristico simbolo nel cerchio giallo e le frange, mostrandola
soddisfatta a Zagor che, alzatosi in piedi, lo osserva felice e
incredulo.
Minerva ...e
ti ho cucito questa!
Zagor Per
tutti i tamburi di darkwood... è perfetta!
Vign. 5/6
Lo Spirito con la Scure
si sta infilando la blusa. Banack, con indosso di nuovo i suoi
vestiti, sta già molto meglio ed è seduto con le gambe giù dal
letto, spalla sempre fasciata. Si rivolge interrogativamente a Zagor.
La trapper, in piedi a braccia conserte, guarda soddisfatta il
giovane giustiziere di Darkwood. Shikan è accoccolata in fondo al
letto di Banack, anche lei tranquilla e sorridente.
Minerva beh,
ora che sei di nuovo in ghingheri, finisci di raccontare la tua
storia!
Banack eah!
Hai detto che ukanat era riuscito a sorprenderti e colpirti alla
spalla...
TAVOLA 39
Vign. 1
Inquadratura di Shikan in
PP di spalle. Banack accanto a lei sempre seduto sul bordo del letto
e Zagor in piedi che spiega serio.
Zagor già...
e quando sono finito a terra mi si è lanciato sopra per finirmi col
coltello!
Vign. 2
PPP di Zagor.
Zagor anche
quel demonio, però, ha sottovalutato la mia agilità! All'ultimo
istante Sono riuscito a rotolare via di lato e sottrarmi così al
suo assalto...
Vign. 3/4
Esterno giorno. Dalla
capanna vengono le voci dei due uomini.
V. dalla
capanna ...mentre a lui,
cadendo, si deve essere girato il polso!
Altra V. dalla
capanna wa-hé! vuoi dire
che... si è infilzato da solo nel suo pugnale?
Vign. 5
Inquadratura dei due
uomini a figura intera. Banack guarda in basso, pensoso, un po'
depresso.
Zagor sì...
ne sono uscito grazie a un po' di sveltezza e tanta fortuna! Gli
uroni avevano scelto bene il loro campione!
Banack chissà
se anch'io sarei riuscito a batterlo... o sarei stato ucciso!
Vign. 6
Zagor, sorridente,
amichevole, appoggia una mano sulla spalla di Banack che alza lo
sguardo su di lui, un po' rasserenato.
Zagor inutile
farsi certe domande... evidentemente il tuo grande spirito ha
voluto che le cose andassero così!
TAVOLA 40
Vign. 1/2
Esterno giorno. C'è
vento, e nuvole grigie si rincorrono sopra la capanna della trapper,
davanti alla quale vediamo a FI i quattro personaggi che si scambiano
gli ultimi discorsi e saluti, con mezzi sorrisi. La spalla di Zagor
non è più fasciata, quella di Banack sì (e porta sempre il gilet
appoggiato di traverso sulla borsa).
Dida. IL
grigio delle nuvole che si inseguono nel cielo sembra voler
sottolineare lo stato d'animo dei quattro amici al momento di
salutarsi.
Zagor ...per
fortuna siamo stati feriti alla stessa spalla, così a nessuno
verranno dei dubbi! Dovrai inventarti una scusa per esserti
allontanato dopo il combattimento... ma qualcosa ti verrà in
mente!
Minerva l'importante
è che ora potrai chiedere in sposa la tua minahela! Il nome da
adulto te lo sei guadagnato!
Banack lo
spirito con la scure l'ha fatto per me!
Vign. 3
I due, inquadrati più o
meno di profilo, tengono l'uno la mano sulla spalla dell'altro.
Banack serio, quasi grave; Zagor con un mezzo sorriso.
Banack Ti
devo la vita... e la mia felicità! È un debito che non riuscirò
mai a ripagare, perciò... in qualsiasi momento tu abbia bisogno
del mio aiuto, chiamami, e io accorrerò!
Zagor abbi
cura di te, fratello!
Vign. 4
Mentre Banack già si è
incamminato, la trapper si gira a parlare con Zagor. Lui (abbracciato
dall'indianina) le risponde con un sorriso.
Minerva te
ne vai subito anche tu?
Zagor sì,
è ora che torni al mio rifugio... ma ci vedremo al prossimo
rendez-vous, no?
Vign. 5/6
Le due donne in PP a FI
di tre quarti di spalle fanno un cenno di saluto a Zagor che si
allontana tra gli alberi girato un po' indietro a rispondere al
saluto.
(muta)
(FINE)
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