Interessante avventura, quella che ho vissuto per una settimana a Montreal.
Ho conosciuto belle persone, a cominciare da quelle che mi hanno fatto compagnia nei tre incontri tenuti nella bella città quebecchese: i professori Maria Predelli e Filippo Salvatore, e l'irresistibile Chris Cooper che, oltre a fare un lavoro di consulente in ambienti e per aziende per me abbastanza aliene, si è gettato con professionalità e divertimento anche nella pazza impresa di tradurre insieme ad Erika Papagni il mio Dante per il mercato americano. E ci ha deliziato mostrandoci alla sua maniera le difficoltà che sta incontrando per rendere comprensibili al pubblico statunitense i giochi di parole e persino le onomatopee delle mie strisce fin troppo italiche.
Gli incontri si sono svolti, nell'ordine, all'Istituto Italiano di Cultura, al Centro Leonardo da Vinci, e presso l'Università Concordia. Si è parlato dell'Alighieri e della sua Divina Commedia, della mia versione a strisce e di fumetto in generale. Il pubblico era decisamente divertito dal poco usuale argomento, ma anche molto curioso e interessato. Al termine degli interventi, le domande sono state sempre molte e puntuali, e in tutti e tre i casi ci hanno dovuti cacciare per sopraggiunto orario di chiusura delle sale.
Peccato che alla festa sia mancata proprio Erika Papagni, che di tali convegni era l'ideatrice e organizzatrice principale. Una terribile otite l'ha purtroppo bloccata a Roma: il volo in aereo le avrebbe fatto rischiare il timpano!
Anche se orfano della mia “cicerona” (Maria e Filippo l'hanno sostituita per quanto possibile, e li ringrazio anche qui per la loro gentilezza e disponibilità) in compagnia di mia figlia Serena ne ho approfittato per visitare in lungo e in largo Montreal, città piacevolissima e rilassante, anche se è difficile individuarne l'anima. Figlia di tutte le immigrazioni che ne hanno costituito l'essenza e la popolazione, ospita opere architettoniche di dubbio gusto come una copia della cattedrale parigina di Notre Dame e una versione in sedicesimo della nostra basilica di San Pietro a Roma! Accanto al francese lingua ufficiale (con i suoi sciovinisti cartelli di “arrêt” invece dell'ormai internazionale “stop”) si insinuano e proliferano l'inglese, il cinese, l'italiano e chissà cos'altro. Ma forse l'anima della città è proprio nella somma delle sue anime che, così amalgamate, apparentemente convivono con una serenità che noi ci sogniamo proprio. In giro per le strade, in metropolitana e nel locali, forse anche per la sua vocazione universitaria (sono quattro gli atenei, due di lingua francese e due di lingua inglese, con campus sterminati), Montreal mette in mostra amicizie e amori serenamente multietnici e plurilinguistici che mi fanno apparire ancora più rozzi e intollerabili i nostrani leghisti sempre pronti a nascondersi dietro cravatte e camicie verdi per difendere un'insostenibile e inesistente “purezza razziale” padana.
Tante le curiosità che, da “provinciali” un po' spaesati, io e Serena abbiamo osservato con divertimento, a cominciare dal misterioso cartello stradale che abbiamo battezzato “divieto di ciliege”, al “conto alla rovescia” di molti semafori agli attraversamenti pedonali, alle utilissime “previsioni del polline” messe in onda da una rete locale dedicata esclusivamente al meteo.
Chi vuole, può trovare un po' di istantanee scattate durante la “vacanza” nelle foto della mia pagina di Facebook (http://www.facebook.com/profile.php?id=100000485927452). Vacanza che mi ha fruttato anche un paio di nuove occasioni professionali.
La prima me l'ha offerta Chris Cooper: realizzare alcuni disegni da inframezzare alle slide di testo che proietta nel corso delle sue consulenze aziendali. Ho già spedito il priimo lotto di vignette che, a quanto mi dice Chris, ha sorpreso e divertito la sua seriosa platea. Ne vedete un esempio ai piedi di questo post.
La seconda proviene dall'amico Filippo e, se si concretizzerà, ve ne parlerò su queste colonne tra un mesetto.
Tanto per concludere alla grande quest'anno di quarantennale dantesco, appena rientrato a casa ho trovato un invito alla Fiera del Libro di Istanbul che si terrà nel prossimo novembre. E questa volta non per parlare di Dante ma nientemeno che di ZigZagor di cui sta per andare in stampa l'edizione turca. Anche di questo riparleremo qui a tempo debito.