lunedì 30 novembre 2009

Una mela al giorno... ma anche due!

Evviva! Da qualche settimana è ritornata la Morgenduft!

Che, per chi non lo sapesse, è la mela qui sopra! Per me, la migliore del mondo. Anzi, l'unica che mangio con piacere sconfinato. Già dalla forma, cicciotta e schiacciata, è un piacere per gli occhi. La sua buccia cerosa giallo-rossa o giallo verde è una festa di colori che mette allegria. E il sapore! M-mmm...

Purtroppo non si trova in tutti i supermercati. Qui a Livorno, quelle piccole in sacchetti da due chili ce l'hanno alla Conad e al PAM, ma quelle belle, grosse, supersaporite le trovo solo alla Coop "La Rosa" (un quartiere della città), e arrivano qualche settimana dopo le altre. Ora però ci sono, così fino alla tarda primavera la goduria è assicurata... e poi ci penseranno poponi e cocomeri (al Nord, meloni e angurie; nel resto d'Italia, altri nomi ancora) a farmi concludere i pasti con piacere.

Lo so, coi fumetti non c'entra niente. O forse sì. In fondo, può darsi che anche la condizione spirituale nirvanica che raggiungo dopo aver chiuso il pasto con una Morgenduft mi aiuti a trovare più facilmente le battute di Capitan G o le frasi giuste per le mie sceneggiature e i miei romanzi, perciò... buona Morgenduft a tutti!


Un'antologia al femminile

In un post d'agosto avevo accennato alla interessantissima storia personale di Erika Papagni.
Due parole su di lei. Nata a Montreal, in Canada, da famiglia italianissima, dopo aver conseguito a Roma il diploma di liceo linguistico ritorna nel 1996 nella città natale. Essendo una ragazza in gamba, per mantenersi agli studi si improvvisa imprenditrice e si dà alla pittura di esterni di varie case. Intanto, dal 1997 al 1998 completa presso la McGill University il Certificate of Proficiency in French e dal 1998 al 1999 il Certificate of Proficiency in English. Dal 2000 al 2004 studia presso la Concordia University e consegue un Bachelor of Arts in Political Science and Honours in Italian with Distinction, nel 2003 vince la Carmine Di Michele Scholarship ed entra a far parte della Golden Key International Honour Society (con tanto di medaglia d'oro). Nel 2004 è la Graduate with the Highest GPA in the Italian Program, Department of Classics, Modern Languages and Linguistics. Dal 2005 al 2007 completa un Master in Italian Studies alla McGill University. Nel 2006 vince la SSHRC CGS Master’s Scholarship (dell'importo di 17,500 dollari canadesi... sembra di essere in Italia, eh?) e nel 2007 l’Alma Mater Student Travel Grant e l’Arts Graduate Student Travel Award. Alla McGill University lavora come Research Assistant sul Motif-Index of the Italian Chivalric Literature per la Professoressa Maria Bendinelli Predelli, come Teaching Assistant per il corso Cinema and Society in Modern Italy insegnato dal Professor Eugenio Bolongaro nel 2005 e per il corso The Italian Renaissance insegnato dal Prof. Francesco Borghesi nel 2007. Dal 2005 al 2007 lavora come Office Assistant for Final Exams ed è PGSS Representative Italian Department della McGill University. Nel 2006 presenta "Dante a fumetti: il lavoro di Marcello Toninelli". Nel 2007 fa delle ricerche alla Biblioteca Apostolica Vaticana e presenta la sua ricerca "Dalla compassione alla masserizia: una 'conversione' del messaggio di Lotario in quello di Bono". Nel 2007 inizia un Philosophy Doctorate in Italian Studies alla University of Toronto con borsa di studio e cattedra di Grammatica italiana. Nel 2008 presenta con il Professor Filippo Salvatore, Ph.D. Associate Professor Italian Studies, Concordia University, la conferenza: "Virtù e conoscenza: Dante e Ulisse...a fumetti", organizzata dai Servizi Comunitari Italo-Canadesi del Quebec e La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese del Quebec in collaborazione con Il Centro Leonardo da Vinci e il Centro Culturale Italiano del Quebec. E pure "Un invito alla prudenza. Fonti privilegiate di Umberto Eco in 'L’isola del giorno prima'. Dal Breviario dei politici di Mazzarino alla Dissimulazione onesta di Accetto".

Vi risparmio l'elenco degli innumerevoli altri studi e interventi universitari di Erika (ma lo trovate dettagliatissimo qui: http://www.myspace.com/kikamtl), nonché i tanti articoli che ha scritto per la rivista Panoramitalia e altre pubblicazioni (per non parlare della traduzione che sta facendo del mio Dante per il mercato canadese!). La cosa più sorprendente è che tutta questa attività culturale è stata svolta da una ragazza che dal 2001 fino alla primavera scorsa ha seguito pesanti cure e sedute riabilitative dopo che, durante le vacanze natalizie d'inizio millennio, in seguito a un errore medico era prima stata operata e poi considerata morta per ben dodici ore (col rischio di vedersi espiantare gli organi, in base alla legge!), risvegliandosi sotto un lenzuolo che le copriva anche il viso.
Agghiacciante, vero? Questa incredibile, assurda (ma verissima) vicenda è al centro del suo racconto "Enigma breve" pubblicato sull'antologia "Pressoché amanti - Racconti d'amore e di vita di donne tra donne" nella collana Piccola Biblioteca Oscar di Arnoldo Mondadori Editore. Io per il momento ho avuto modo di leggere solo il racconto di Erika e non il resto del libro, ma credo valga la pena di prenderlo anche solo per il puntuale resoconto che la tosta Kika fa del suo "incidente". Oltretutto costa solo 9 euro e 50!


Le immagini di questo post: La copertina del libro di cui si parla; Erika insieme al sottoscritto in occasione di Riminicomix 2009.    

mercoledì 18 novembre 2009

Quaranta su Cento

Esattamente 40 anni fa, nel mese di novembre del 1969, il mio Dante si affacciava timidamente ma con convinzione nelle edicole italiane giganteggiando sull'ampia copertina della rivista Off Side. E, per combinazione, ci torna (sia pure solo nelle pagine interne) proprio nei giorni dell'anniversario con il volume "Rat-Man" della collana 100 anni di Fumetto italiano, tanto per restare in tema di celebrazioni!

Dante, con alcuni capitoli scelti de "L'Inferno", occupa 16 paginette in appendice, dopo vari episodi del travolgente personaggio di Leo Ortolani e una selezione dello Zorry Kid di Jacovitti. Compagnia di cui essere più che onorati, come si vede! Senza contare che si tratta anche di una rimpatriata, tra Dante e Rat-Man, visto che hanno già condiviso una casa editoriale, quella delle collane per fumetteria della mia Ned 50, nella seconda parte degli anni 90!

Veramente un modo inabituale per spegnere le 40 candeline del mio matrimonio col fumetto professionale, iniziato appunto con la pubblicazione della mia versione a strisce umoristiche della Divina Commedia, che allora si chiamava "Dante by Marcello". Che volete, ero giovane, leggevo le strisce classiche statunitensi su Linus, e con quel "by" mi illudevo forse di essere un po' americano anch'io!

Quando questa estate Andrea Rivi mi ha contattato per conto della Panini, che cura redazionalmente la collana per conto del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport ai quali i volumi sono "allegati", la programmazione delle uscite era ancora tutta da definire, così è davvero un'incredibile coincidenza che questo numero sia andato in edicola proprio nei giorni della ricorrenza dantesca. Un regalo inatteso e graditissimo!

Adesso è comunque ufficiale: da questa settimana iniziano i festeggiamenti del quarantennale di Dante! Siete tutti invitati.


Se passate da Cagliari...

Qualche riga per segnalare un'iniziativa dell'amico Bepi Vigna, davvero incontenibile: oltre a scrivere sceneggiature per Nathan Never e altri fumetti, ha fondato a Cagliari una Scuola di Fumetto, pubblicato numerosi saggi, racconti e romanzi (L'estate dei dischi volanti nel 1997 La pietra antica nel 1999Niccolai in Mondovisione nel 2006,Si è fatto tardi nel 2008). Collabora come giornalista con quotidiani e riviste e ha lavorato anche in tivù e in pubblicità. Se ne volete sapere di più... digitate su Google (o qualsiasi altro motore di ricerca) il suo nome, e andate a curiosare in rete.

Per il momento, dicevo, mi interessa parlare di un’altra sua iniziativa: la seconda edizione di Nues - Fumetti e cartoni nel Mediterraneo che si svolgerà a Cagliari dal 26 al 30 novembre 2009. In programma mostre, convegni, proiezioni e seminari che troveranno casa in due diversi spazi del quartiere Marina, nel cuore della città vecchia, l'ex Liceo Artistico e l'Hostel Marina, con “incursioni” anche al Caffè Savoia. L'intento è quello di affidarsi a strisce e cartoni animati per conoscere altre culture. Dopo aver approfondito l'anno scorso a Nuoro la produzione fumettistica greca, “Nues” stavolta risale l’Adriatico e guarda al vivace panorama dell’ex Iugoslavia. Tra gli ospiti, il serbo Aleksandar Zograf, sua moglie Gordana Basta e la direttrice di Stripburger Katerina Mirovic, che si occuperanno dei tre approfondimenti dedicati al fumetto slavo ed europeo. Altro ospite d’onore di “Nues”, il grande disegnatore italo-belga Dino Attanasio, che partecipò alla realizzazione del film “La Rosa di Bagdad” di Anton Gino Domeneghini, il primolungometraggio europeo di animazione, che sarà proiettato all’Ex Liceo Artistico nella versione recentemente restaurata.Per saperne di più su tutti gli altri eventi in cartellone, andate a dare un'occhiata su www.nues.it

lunedì 2 novembre 2009

Lucca dalla A alla Z

Piccolo dizionario della quattrogiorni lucchese.

A come affetto. Dimostratomi da lettori e lettrici d’ogni età venuti a trovarmi allo stand. Non è una novità, ma quest’anno sono riusciti quasi a imbarazzarmi facendomi comprendere quanto i miei lavori, nati in fondo solo per far divertire me e con la speranza di strappare un sorriso ai lettori, siano stati importanti nella vita delle persone che li hanno incontrati nella loro infanzia (soprattutto sulle pagine de il Giornalino), come l’oggi bellissima ragazza che ogni settimana lo aspettava solo per leggere le mie strisce, o il bravissimo giovane che si è innamorato della Letteratura grazie al mio Dante e oggi è uno degli ideatori-realizzatori di una stupenda campagna pubblicitaria (vedi alla lettera V) di cui mi attribuisce, per li rami, una parte del merito! D’improvviso mi ritrovo addosso una responsabilità “educativa” che non avevo mai preso troppo in considerazione. Ma anche, per fortuna, la consapevolezza di essermi dimostrato un insegnante decente, almeno a giudicare da visi, sorrisi, gentilezza, simpatia e bellezza, interiore oltre che esteriore, dei miei lettori che incontro alle mostre. 

B come Berlustory, che nei giorni della manifestazione ha venduto le ultime copie della prima edizione. Si ristamperà prontamente, ma intanto la scritta “ESAURITO” che avevamo aggiunto sul cartellone pubblicitario del volume appeso allo stand ha fatto scattare i flash di un gran numero di visitatori che probabilmente hanno letto in maniera clinica e non editoriale quell’aggettivo riferito al Presidente del Consiglio.

C come cosplayer, la parte più allegra e colorata della manifestazione. Qualcuno mi faceva notare che, forse razionalmente, forse istintivamente, tendono a vestirsi come i personaggi a cui più somigliano già senza costume, così ce ne sono tantissimi che sembrano proprio “veri”!

D come divorato. Un volume di Berlustory che una coppia di miei simpaticissimi lettori ha lasciato incautamente a portata di mano del figlioletto gattonante. E lui se l’è mangiucchiato! Loro, naturalmente, se lo sono ricomprato a Lucca e ora, suppongo, la riporranno in uno scaffale più in alto.

E come errori nella lettura degli annunci. Dagli altoparlanti sono uscite, a più riprese, perle come la casa editrice “Rìzzoli” e una “Gianna” Vinci, tanto per citare le due più eclatanti. È vero che già vent’anni fa venivamo parimenti informati che nel tal stand erano in vendita le copie del numero “o” (anziché “zero”) del tal fumetto! È così difficile selezionare personale le cui cognizioni culturali vadano un po’ più in là del calcio e del Grande Fratello? O, anche a Lucca, le assunzioni si fanno sulla base di parentele, amicizie e conoscenze secondo l’orrendo vizio italico?

F come felice unione di intenti, quella virtuosissima creatasi tra il Museo del Fumetto di Lucca, la Fondazione Franco Fossati, l’Area Periodici della San Paolo e la Rai che collaboreranno a una serie di iniziative tese a diffondere la conoscenza di fumetti e cartoni animati e la conoscenza attraverso fumetti e cartoni animati, con intenti dunque culturali, formativi e etici. Ne riparleremo. Intanto ci rende orgogliosi che dal mondo del fumetto venga un esempio di pulita e laboriosa collaborazione costruttiva. Ne avrebbe un gran bisogno il Paese in molte altre sue componenti. 

G come gabinetti. Splendida idea quella di metterne in giro un buon numero “da cantiere”. Peccato che dopo un paio d’ore diventino inagibili, o agibili con moti di disgusto. O si trova un modo di tenerli puliti e funzionanti durante tutto l’arco della giornata, o occorre trovare un’altra soluzione.

H come “Home”, il corto finto-horror realizzato con una web cam e prodotto da Francesco Filippi, graditissimo ospite del nostro stand, che ha venduto tutti i suoi dvd in tre giorni. Io ne ho preso uno. Non ho ancora avuto il tempo di guardarlo, ma sono fiducioso:12 premi ricevuti in concorsi di mezza Europa depongono a favore della bontà dell’opera. Francesco ci ha anche mostrato il promo di un suo progetto a cartoni animati. Bellissimo. Pur diversissimo nel disegno e nel movimento, mi ha fatto provare emozioni simili a quelle suscitatemi in passato da alcune opere di Miyazaki. Speriamo che possa trovare presto i finanziamenti necessari.

I come incontro (mio) col pubblico. È durato un’oretta, piacevolmente condotto dal bravo Riccardo Moni e videoripreso. Chi non c’era potrà perciò rivederlo almeno in parte sul sito o sul blog di Cartoon Club. Vi farò sapere quando.

L come ladri, che nella giornata di domenica devono essersi scatenati ai danni dei più incauti visitatori: per almeno due ore, ogni dieci minuti gli altoparlanti segnalavano il ritrovamento di portafogli. Svuotati. Un problema che l’organizzazione dovrà affrontare nelle prossime edizioni. Per le quali intanto io invito fin d’ora tutti a legarsi il portafogli alla cintura con una catenella o altra misura di sicurezza. Un po’ di prudenza…

M come meteo, anche quest’anno favorevolissimo per l’evento lucchese: un giorno nuvoloso e tre di sole. Ma chi li raccomanda, lassù?

N come novità presentate dagli editori alla mostra lucchese. Non ricordo più il numero esatto delle pubblicazioni stampate per l’occasione, ma era impressionante. Si direbbe che gli editori medio-piccoli stampino ormai solo in occasione di Lucca. Ma ci sono in giro soldi a sufficienza, poi, per vendite che giustifichino questa scelta? O molti volumi rimangono sui banconi? Forse non lo sapremo mai, visto che non esistono sistemi di rilevazione del venduto.

O come ospite inedito. È Dario Perucca, uno degli autori più riservati del comicdom nostrano. Stavolta era presente a un incontro col pubblico moderato da Moreno Burattini, in compagnia di Luciano Secchi/Max Bunker (pimpantissimo) e del mitico Paolo Piffarerio. È stato fotografato dallo staff di Fumo di China e per tutti sarà finalmente possibile conoscerne le fattezze in uno dei prossimi numeri della rivista. Quello di dicembre, probabilmente.

P come pin. Quelle che Cartoon Club ha prodotto per il quarantennale del mio personaggio (vedi un paio di post più sotto), e che da quattro giorni colorano e rallegrano camicie, felpe e zainetti di molti visitatori della mostra. Che bello contribuire a rendere più allegro il mondo!

Q come quasi un assalto! Quello dei lettori che hanno comprato i miei volumi in numero decisamente superiore al previsto, al punto che Berlustory era finito già sabato, l’Inferno di Dante alle 14,00 di domenica, il Purgatorio dieci minuti prima della chiusura, mentre del Paradiso così come di Omero restavano cinque o sei copie in tutto! Benissimo le vendite anche de “La vita” di Dante e del romanzo “S’i’ fosse morte…”, nonostante si trattasse di un “intruso” nella mostra di fumetti.

R come rinchiuso nello stand. Io, per tutta la durata della manifestazione, salvo impegni di cui sopra e sotto. Non ho visto perciò neppure una mostra, ma tante belle persone, in compenso. Visto che non si può avere tutto… va benissimo così!

S come Sergio Bonelli, che ha dichiarato a un quotidiano locale la sua intenzione di non tornare mai più a Lucca perché ormai non è il posto dei fumetti, ma quello di game e cosplayer. Curioso giudizio da parte di un editore che ogni anno ha davanti al suo stand file interminabili di lettori in attesa di disegni con dedica. Non ho capito bene se l’assenza minacciata sarà limitata alla sua persona o estesa all’intera casa editrice, ma visto che la cosa non mi tocca in alcun modo, lascio agli interessati il compito di andare a cercare maggiori notizie su siti e blog bonelliani.

T come Telethon. Ho svolto diligentemente il mio compito di realizzare una striscia della stupefacente (nel senso che deve averla scritta sotto l’influsso di sostanze illegali. Scheeeeeerzo, Moreno!) sceneggiatura approntata per la bisogna dallo zagoriano Burattini. Con esito tutt’altro che soddisfacente, per quello che mi riguarda: disegnare al muro, in piedi, almeno per me non è la precondizione ideale per ottenere buoni risultati. In attesa di vedere pubblicato il patchwork novel che ne uscirà, conservo intanto gelosamente la sciarpa telethoniana offertaci in ringraziamento.

U come uscire da Lucca a fine manifestazione. Roba da esodo meddiano… ma tant’è! L’importante, alla fine, è essere arrivati una volta di più a casa, stanchi ma felici. Come si scriveva ai miei tempi a conclusione dei temi in classe su gite e vacanze.

V come violenza contro le donne e i minori. Plauso alla signora Donatella Buonriposi, assessore comunale all’istruzione e ai musei, che ha coinvolto quattro valenti giovani (due maschi e due femmine) nell’ideazione e realizzazione di una campagna di affissioni sul delicato tema. Risultato, un manifesto, diffuso in tutta la città, che mostra madre e figlio in un’apparente pubblicità di grandi occhiali neri indossati dai due. Scandalo e proteste su giornali e tv locali per la sponsorizzazione concessa dal Comune a un’iniziativa prettamente commerciale. Fino alla successiva serie di affissioni. Nel nuovo manifesto, abbassati gli occhiali, madre e figlio mostrano intorno agli occhi i segni delle percosse ricevute. Un’operazione geniale. Brava l’assessore, bravissimi i ragazzi.

Z come zero, il numero dei volumi -a fumetti e non- che ho comprato nei quattro giorni della fiera. Non perché mancassero le proposte interessanti, ma solo il tempo di fermarmi con calma agli altri stand. Cercherò di rimediare in occasione di qualcuna delle mostre che visiterò nel corso del 2010.

Le immagini di Dante, tratte dai quadretti che realizzo in occasione di alcune mostre, sono World © Marcello. All rights reserved.