Lavorando principalmente nel mondo del fumetto, dove albi, volumi e volumetti (almeno in Italia) escono di solito con una sola copertina, non mi sono ancora abituato alla festa di colori con cui si presenta ogni anno la Gazzenda.
Anche perché alle scorse edizioni ho sempre dovuto dare la caccia, visto che non riuscivo a trovarla da nessuna parte. Distribuzione singhiozzante? Poca pratica delle cartolerie da parte mia? Non saprei dire, ma procurarmene una copia è stato fin qui un vero problema.
Così, oggi è stata una piacevole sorpresa entrare da C'Art, di fronte alle casse dell'Ipercoop del Centro Commerciale Fonti del Corallo di Livorno, e trovare un intero ripiano traboccante di gazzende di tutti i colori e formati. Avrei volute comprarne una di ogni tinta... ma sono follie che alla mia età si è appreso a tenere sotto controllo. Anche perché poi non avrei saputo nemmeno dove infilarle, negli scaffali delle mie librerie sempre più traboccanti, a cominciare da quello che ospita l'archivio delle mie storie pubblicate in quarant'anni di professione.
Quest'anno, come avevo già anticipato in un post precedente, sull'agenda della Gazzetta dello Sport a tener compagnia alla decana Tinì Trantran e al recente Rokko Cipolla, è venuta la neonata Vampirla per la quale, come potete vedere nel campione rimontato verticalmente che vi sottopongo qui sotto per festeggiare degnamente l'evento,ho scelto tinte un po' acide, adatte al suo mondo horror-umoristico.