Tranquilli, non ho sogni dittatoriali su metà delle terre emerse!
Il titolo di questo post si riferisce al compito di Presidente di Giuria che mi è stato chiesto di svolgere per la sesta edizione di CànevaRide, concorso internazionale di fumetti-vignette-illustrazioni. Il tema di quest'anno era "Tale il padre, tale il figlio". E come i due organizzatori dell'evento, Mario Zorzetto e Vincenzo Bottecchia, hanno scoperto negli anni, già trovare un tema che vada bene - e sia comprensibile - per culture diverse è un problema non da ridere. Infatti siamo abituati a dare per scontato che modi di dire, proverbi e concetti siano universali, ma non è assolutamente così. Già qualche anno fa, con "Fortuna e sfortuna" hanno scoperto che se nella cultura occidentale i numeri "portasfortuna" sono di zona in zona il 13 e il 17, nel mondo arabo non è così. Trovando un altro numero che ricorreva in molte vignette provenienti da paesi musulmani, sono dovuti ricorrere a internet per scoprire il mistero e verificare così che per gli arabi il numero sfigato è un altro.
Per parte mia ho cercato di fare il possibile, essendo la prima volta in assoluto che mi trovavo a dover valutare i risultati di un concorso di tale livello. Confesso che senza Vincenzo e Mario non ce l'avrei fatta: da autore, tendevo a privilegiare il puro lato tecnico, cioò qualità del disegno, efficacia della "battuta". Loro mi hanno aiutato a prendere la strada giusta, e insieme agli altri giurati siamo riusciti - credo - a scegliere le tre opere migliori, ragionando insieme sulle motivazioni che ci hanno condotto a tale scelta. Poi, da scribacchino, è toccato a me, metterle nero su bianco. Ed eccole qui, le opere vincitrici della 6°edizione di Càneva Ride "Tale il padre, tale il figlio", premio Toni Zampol, concorso internazionale di satira di costume promosso da Pro castello Càneva, Comune di Càneva, Associazione Culturale Màcheri.
1° premio ad Affonso Alisson, per aver realizzato un'opera amara di grande bellezza ed efficacia, rappresentando – simbolizzata nelle figure dei pesci – un'umanità condannata a inseguire di padre in figlio le esche che la Società gli lancia, prima per soddisfare bisogni reali necessari alla sopravvivenza e poi, superati quelli, bisogni immateriali e spesso utili solo allo spietato meccanismo consumistico.
2° premio a Kowalska Wieczorek Izabela, per aver concepito una illustrazione di taglio satirico di buona qualità sia per quello che attiene al contenuto che alla realizzazione grafica, aderendo al tema della continuità di scelte rappresentata dal bianco dei costumi comune alle due generazioni, ma superandolo regalandoci un messaggio di speranza nel passaggio dall'appartenenza a un'organizzazione basata sull'odio e la divisione, alla comune adesione delle nuove generazioni al messaggio d'amore diffuso da un immaginario universalmente condiviso.
3° premio a Mello Silvano per aver allargato, unico tra i partecipanti, il tema della continuità generazionale a tre diverse età che, nelle differenti modalità che la tecnica ha messo loro a disposizione d'epoca in epoca, condividono l'identica volontà di comunicare amore, e aver espresso questo concetto in un disegno di ottima qualità tecnica e immediatezza empatica.
Per correttezza di cronaca, mi corre l'obbligo di elencare i componenti dell'intera giuria che si è dovuta districare tra 172 opere di 94 autori di 25 nazioni diverse: il sottoscritto, fumettista umoristico, Presidente della Giuria; Pietro Francesco Manfè per la Pro Castello di Càneva; Mario Zorzetto per gli eredi Toni Zampol; Vincenzo Bottecchia, operatore culturale del fumetto; Giancarlo Rupolo, Fotografo.
Al momento di scegliere le opere migliori, naturalmente, non abbiamo badato né alla nazionalità né al sesso degli autori, ma solo alla bontà del lavoro. A scelte fatte ci siamo resi conto che i lavori vincenti erano opera di due brasiliani e una polacca.