Risalire alla nascita di un'idea è sempre compito arduo.
Nel 1999, per il trentennale della nascita del mio Dante sulle pagine della rivista Off Side, avevo realizzato una biografia del Sommo Poeta, pubblicata in un albetto spillato di 24 pagine delle Edizioni Foxtrot che, dopo la cessione di Fumo di China ai ragazzi riminesi di Cartoon Club e la chiusura della Ned 50, avevo trasformato in ditta individuale. Feci realizzare anche una bellissima "pin" del mio nasuto personaggino e vendevo fascicolo e spilla insieme o separatamente a mostre e distributori di fumetterie.
Dev'essere lì che dalle sinapsi del mio cervello sempre in fermento è scaturito il progetto di fare altre biografie, e quella di Mussolini si è imposta di forza viste l'importanza storica dell'individuo e la sua permanenza divisiva nella politica e nella società italiana.
Avrei voluto pubblicare il "Benito, storia del Duce a fumetti" su rivista, in modo da finanziarmene la produzione per raccoglierlo in volume in un secondo momento. Il periodo però era il meno felice, e riuscii (ne parlo più ampiamente nella postfazione sul tomo di cui avete visto qui sopra la copertina) a vendere all'editore Portoria solo una biografia condensata in ottanta strisce che uscì allegata a Storia Illustrata.
Le altre strisce iniziali già realizzate per la versione più dettagliata che avevo in testa finirono così nel cassetto. Con la mia casa editrice casalinga acquistai poi dalla Portoria 1500 copie dei resi della rivista storica, feci aggiungere dal mio tipografo un'apposita copertina e mandai in fumetteria quel giornaletto spillato, rapidamente esaurito.
Poi, per Benito, è iniziato un lungo sonno, mentre affrontavo altre biografie: quella di Berlusconi pubblicata in allegato a Fumo di China in tre parti poi raccolte in volume, quella di Virgilio in appendice all'edizione cartonata di "Enea, l'Eneide a fumetti", e quella di Bossi in versione conaniana, fermatasi a un primo albo di poche pagine.
In un mercato completamente mutato rispetto a quello di passaggio del secolo che aveva visto nascere il Benito in strisce, avevo ripreso il progetto in mano per inserirlo nella rivistina Fritto Misto che la Freecom aveva provato a portare in edicola. Nel momento peggiore possibile: le non esaltanti (ma sufficienti per andare avanti) vendite del primo numero crollarono verticalmente col secondo uscito in piena emergenza Covid, e le strisce mussoliniane che avevo ripreso a scrivere e disegnare tornarono di nuovo nel cassetto.
Fino all'inverno scorso quando mi cadde sott'occhio la data della Marcia su Roma: 28 ottobre 1922! Il centenario di quell'evento poteva essere l'occasione per portare finalmente a termine l'opera e, visto il successo delle varie edizioni di Dante in occasione dei 700 anni, l'editore Shockdom si è dichiarato d'accordo con me e, in fretta e furia (i tempi di realizzazione autoriale e redazionale di un volume sono abbastanza lunghi), ci siamo messi all'opera riuscendo a portare a compimento il progetto entro la scadenza programmata, con un po' d'affanno ma molta soddisfazione.
"Benito, storia del Duce a fumetti" è così finalmente pronto ad affrontare librerie, fumetterie e vendite online e parte in questi giorni con una prevendita supportata da un gadget davvero originale: una tessera di "partito" che potete vedere qui sotto (fronte e retro).
Il libro ha 104 pagine di grande formato (A4, cioè 21x29,7 centimetri) ed è cartonato e tutto a colori, con le abituali quattro strisce per pagine, al prezzo di 23 euro. All'inizio, ospita la prefazione dello scrittore e grande esperto di fumetti Leonardo Gori (non lo ringrazierò mai abbastanza per averla scritta) e alla fine una mia breva postfazione.
Consegnato alla Storia d'Italia il 28 aprile del 1945 quando fu ucciso dal "colonnello Valerio" per ordine di un "tribunale rivoluzionario", il Duce viene ora consegnato a quella del fumetto e al divertimento di chi vorrà leggerlo.