lunedì 30 novembre 2009

Un'antologia al femminile

In un post d'agosto avevo accennato alla interessantissima storia personale di Erika Papagni.
Due parole su di lei. Nata a Montreal, in Canada, da famiglia italianissima, dopo aver conseguito a Roma il diploma di liceo linguistico ritorna nel 1996 nella città natale. Essendo una ragazza in gamba, per mantenersi agli studi si improvvisa imprenditrice e si dà alla pittura di esterni di varie case. Intanto, dal 1997 al 1998 completa presso la McGill University il Certificate of Proficiency in French e dal 1998 al 1999 il Certificate of Proficiency in English. Dal 2000 al 2004 studia presso la Concordia University e consegue un Bachelor of Arts in Political Science and Honours in Italian with Distinction, nel 2003 vince la Carmine Di Michele Scholarship ed entra a far parte della Golden Key International Honour Society (con tanto di medaglia d'oro). Nel 2004 è la Graduate with the Highest GPA in the Italian Program, Department of Classics, Modern Languages and Linguistics. Dal 2005 al 2007 completa un Master in Italian Studies alla McGill University. Nel 2006 vince la SSHRC CGS Master’s Scholarship (dell'importo di 17,500 dollari canadesi... sembra di essere in Italia, eh?) e nel 2007 l’Alma Mater Student Travel Grant e l’Arts Graduate Student Travel Award. Alla McGill University lavora come Research Assistant sul Motif-Index of the Italian Chivalric Literature per la Professoressa Maria Bendinelli Predelli, come Teaching Assistant per il corso Cinema and Society in Modern Italy insegnato dal Professor Eugenio Bolongaro nel 2005 e per il corso The Italian Renaissance insegnato dal Prof. Francesco Borghesi nel 2007. Dal 2005 al 2007 lavora come Office Assistant for Final Exams ed è PGSS Representative Italian Department della McGill University. Nel 2006 presenta "Dante a fumetti: il lavoro di Marcello Toninelli". Nel 2007 fa delle ricerche alla Biblioteca Apostolica Vaticana e presenta la sua ricerca "Dalla compassione alla masserizia: una 'conversione' del messaggio di Lotario in quello di Bono". Nel 2007 inizia un Philosophy Doctorate in Italian Studies alla University of Toronto con borsa di studio e cattedra di Grammatica italiana. Nel 2008 presenta con il Professor Filippo Salvatore, Ph.D. Associate Professor Italian Studies, Concordia University, la conferenza: "Virtù e conoscenza: Dante e Ulisse...a fumetti", organizzata dai Servizi Comunitari Italo-Canadesi del Quebec e La Fondazione Comunitaria Italo-Canadese del Quebec in collaborazione con Il Centro Leonardo da Vinci e il Centro Culturale Italiano del Quebec. E pure "Un invito alla prudenza. Fonti privilegiate di Umberto Eco in 'L’isola del giorno prima'. Dal Breviario dei politici di Mazzarino alla Dissimulazione onesta di Accetto".

Vi risparmio l'elenco degli innumerevoli altri studi e interventi universitari di Erika (ma lo trovate dettagliatissimo qui: http://www.myspace.com/kikamtl), nonché i tanti articoli che ha scritto per la rivista Panoramitalia e altre pubblicazioni (per non parlare della traduzione che sta facendo del mio Dante per il mercato canadese!). La cosa più sorprendente è che tutta questa attività culturale è stata svolta da una ragazza che dal 2001 fino alla primavera scorsa ha seguito pesanti cure e sedute riabilitative dopo che, durante le vacanze natalizie d'inizio millennio, in seguito a un errore medico era prima stata operata e poi considerata morta per ben dodici ore (col rischio di vedersi espiantare gli organi, in base alla legge!), risvegliandosi sotto un lenzuolo che le copriva anche il viso.
Agghiacciante, vero? Questa incredibile, assurda (ma verissima) vicenda è al centro del suo racconto "Enigma breve" pubblicato sull'antologia "Pressoché amanti - Racconti d'amore e di vita di donne tra donne" nella collana Piccola Biblioteca Oscar di Arnoldo Mondadori Editore. Io per il momento ho avuto modo di leggere solo il racconto di Erika e non il resto del libro, ma credo valga la pena di prenderlo anche solo per il puntuale resoconto che la tosta Kika fa del suo "incidente". Oltretutto costa solo 9 euro e 50!


Le immagini di questo post: La copertina del libro di cui si parla; Erika insieme al sottoscritto in occasione di Riminicomix 2009.    

3 commenti:

  1. Non citare nemmeno il nome della curatrice dell'antologia vale a dire Delia Vaccarello, giornalista e scrittrice, mi pare un errore formidbaile, a petto della certosina e mi perdoni stucchevole parte sugli innumerevoli titoli di Erika Papagni
    Anche perchè la curatrice sceglie coordina e supervisiona ogni racconto e dè al settimo anno di curatela per la mondadori
    Anna Macchi, una estimatrice di Delia Vaccarello

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  2. Mi dispiace, ma come ho detto nel post, non ho ancora visto il libro e lo scopo del mio pezzo non era dunque quello di farne una recensione, ma semplicemente di informare i miei diciassette lettori e lettrici sulla storia personale dell'amica Erika. Alla mia mancanza, per fortuna, hai rimediato tu (con toni forse eccessivamente "offesi"), così do volentieri alla Vaccarello quello che è della Vaccarello, invitando chi ci segue ad andare a cercare anche i suoi precedenti libri sulle "Principesse azzurre":
    E, a questo punto, per correttezza cito anche le altre autrici coinvolte nell'operazione antologica: oltre alla suddetta Vaccarello, Barbara Alberti, Margherita Giacobino, Mara Piccardo, Sonia Patania, A.S. Laddor (acronimo de «La donna dagli occhi rossi»), Mailèn Cordoba, Francesca Eugenia Busdraghi, Rosi Polimeni, Anna Paolucci, Angela Mannino e Ornella Spraygat.

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  3. Per caso ho preso in mano questo libretto dopo quasi un anno che l'avevo acquistato su ibs e giaceva dormiente nella mia libreria; l'ho aperto, a caso, al centro, e le prime parole che ho letto mi hanno incuriosito molto: la protagonista, rivolgendosi a un medico che la stava visitando, lo sorprende parlandogli della montatura degli occhiali e di una lente rotta, e gli dice, più o meno: "Guardi che io sentivo tutto, anche se per voi ero clinicamente morta, neanche in coma...". Allora, incuriosito, ho letto tutto questo racconto autobiografico, "Enigma breve" e devo confermare che è una perla: scritto benissimo, in ottimo italiano (poi, leggendo i titoli conseguiti, ho capito ce n'era ben donde...) racconta questo episodio di vita vissuta, e, concedetemi, anche l'oltre_la_vita, vissuto anche questo...Sempre usando un linguaggio appropriato, terminologia medica compresa, l'autrice rende tutto molto verosimile: io, che - da buon ateo miscredente -faccio fatica a credere nei miracoli, mi accontento delle emozioni forti che mi ha suscitato il racconto, e penso di ringraziare il caso, o tuke per gli antichi greci, che me lo ha fatto leggere...

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