martedì 18 marzo 2014

Darkwood? Si trova in via degli Avvalorati


Chi abita a Livorno o paesi limitrofi (ma anche i pisani non stanno troppo lontano) e ha difficoltà a procurarsi il mio ultimo libro di cui vedete qui sopra la copertina, sappia che da oggi è disponibile anche alla libreria Erasmo in via degli Avvalorati 62, a due passi da piazza della Repubblica.
Naturalmente ci si trovano anche tutte le mie altre opere. Quelle fumettistiche, da "Dante, la Divina Commedia a fumetti" a "Leggi-le-Facce e altri racconti", e quelle in prosa, dalla succitata al romanzo "S'i' fosse morte...".
Il locale (vedi foto in basso) è ampio, luminoso e ben organizzato, e l'atmosfera quanto mai rilassante. Merita una visita, indipendentemente dall'interesse per i miei lavori.
Info: Libreria Erasmo, telefono 0586.211015.













6 commenti:

  1. I tuoi fumetti son opere d'arte! Io ho appena comprato BerluStory sia in formato cartaceo che digitale, ma quest'ultimo qualche tempo fa, su App Store!

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  2. Grazie Luca... sulle opere d'arte, penso che tu stia esagerando! Se li hai trovati divertenti (e magari anche un po' istruttivi)... è tutto quello che mi proponevo! :-)

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  3. Ciao Marcello,
    ho letto con molto piacere il libro Un Senese a Darkwood.

    Anche in questo libro pero' non ho trovato un perche', se mai c'e' stato, sul fatto che terminato il Viaggio nella Paura con Faccia Tagliata, la cosa finisse li e non ci fosse un seguito con una serie di storie sul ritorno a Darkwood, si passa di colpo a tutt'altra situazione.

    Sara' che a me piacque molto quella storia, non mi stancavo di andare avanti nella lettura, una continua scoperta di situazioni e atmosfere.

    Non so se ti ricordi, come mai scegliesti di terminare li il discorso e passare subito ad altro? Ricordo una sensazione di spiacevole interruzione, ma proprio perche' mi era piaciuta moltissimo sia nei testi che nella parte grafica.

    Ancora complimenti per quella e per altre storie (Terra Maledetta, ecc. ecc.).

    Un saluto da un lettore zagoriano di vecchia data.

    Francesco

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  4. Ciao, Francesco. Grazie per i complimenti. Quanto al "mistero" del mancato ritorno, dipese solo dalle direttive redazionali. Decio Canzio, che all'epoca gestiva la testata (in pieno accordo con Sergio Bonelli, naturalmente) non voleva storie "a continuazione", forse per non complicarsi il lavoro redazionale (gestione di disegnatori diversi che avrebbero dovuto produrre in tempi organizzati per permettere la pubblicazione "in sequenza" delle storie), e neppure storie troppo lunghe. Come mi pare di aver spiegato nel mio libro, quell'avventura fu già un'eccezione per la durata, e solo perché erano due o tre storie "collegate" dal viaggio. Per il ritorno, non potendo allungare ulteriormente la storia né scriverne il "seguito" in un'altra, scelsi perciò di far rientrare alla base i nostri eroi con un viaggio pre-organizzato (e pagato) da lord Whyndam. Viaggio, evidentemente, senza storia, in modo che la redazione potesse pubblicare subito dopo di quella una qualsiasi altra storia già pronta, da chiunque fosse stata scritta e disegnata. Tutto qui. Dopo il mio abbandono della collaborazione zagoriana le cose sono cambiate ed è diventato possibile organizzare anche "viaggi" a continuazione.

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  5. Grazie per la risposta.

    L'avevo immaginato, solo leggendola si ha la sensazione di un'esperienza appassionata per chi la sta scrivendo, anche come semplice lettore di Zagor trovavo difficile fosse una scelta autoriale.

    Gia' cosi' comunque la ritengo una pietra miliare del post-nolitta, per diversi motivi penso che in questa storia hai anticipato gli autori successivi in piu' di un aspetto (come in altre, tipo Terra Maledetta o Yeti, ecc. ecc.), un mix di tradizione e innovazione riuscito.

    La storia non si fa con i se, pero' in quel caso io quella sensazione di interruzione nella "vita" del personaggio la ricordo benissimo. Ti assicuro che non ero l'unico. Con quella scelta e' stato tolto qualcosa visto il risultato di Viaggio nella Paura.

    Discutibile anche il fatto che non dovevano esserci storie troppo lunghe, proprio in Zagor... Cosi', nonostante tutte le evoluzioni che c'erano state anche in casa Bonelli stessa, storie corte ma niente "a continuazione"!

    Alcune cose come sai poi fortunatamente vennero "ripensate", la continuity e' stata nella gestione successiva alla tua uscita uno dei punti di forza, io credo uno dei principali (insieme naturalmente al lavoro degli autori, sia nei testi che nei disegni, e ad altre cose).

    Alla luce di quanto sono venuto a conoscenza con il tuo libro e recentemente qui e la in rete, apprezzo ancora di piu' il tuo lavoro per Zagor: certo con alti e bassi come per tutti, ma se non ci fosse stata, nonostante certe scelte, nel lungo periodo la tua capacita' di scrivere con un linguaggio fumettistico contemporaneo creando personaggi e storie che hanno evitato la banalizzazione di un Protagonista "strano" come Zagor, penso che in quegli anni lo Spirito con la Scure avrebbe seriamente rischiato di diventare un fumetto superato dai tempi, un personaggio probabilmente appiattito sulle mode del momento, e quest'ultimo forse sarebbe stato il male peggiore di tutti.

    Un grande saluto.


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  6. Grazie. Se sono durato per undici anni in Bonelli, credo che sia proprio per i motivi che dici tu: massimo rispetto da parte mia per le caratteristiche del personaggio, ma massima gestione "autoriale" nei limiti che mi erano stati imposti (e avevo accettato, condividendoli in gran parte). Un mix che, almeno per sette-otto anni, ha funzionato egregiamente, a giudicare dalla stabilità delle vendite.

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