Un altro sintomo del pessimo stato di salute dell'editoria: Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo dimezzano praticamente le uscite e puntano più sulle ristampe che sulle novità. Sui blog delle tre storiche testate si legge: "Care lettrici e cari lettori, come avete avuto modo di constatare, negli ultimi tempi sono stati apportati alcuni cambiamenti alle nostre collane. Nel contesto attuale, offrire un buon prodotto ai prezzi che fino a oggi abbiamo cercato di mantenere pressoché invariati è diventato purtroppo molto complicato. Per questa ragione la casa editrice ha deciso di procedere a un adeguamento che ha riguardato sia i fascicoli cartacei sia quelli in digitale. Allo stesso tempo, abbiamo scelto di ridurre il numero delle uscite, nella convinzione che sia utile concentrarci su meno titoli, destinando loro tutta la cura che meritano.
A partire da luglio, Il Giallo Mondadori e Il Giallo Mondadori Classici non avranno più periodicità quindicinale, ma usciranno ogni trenta giorni. Ciò significa che ogni mese troverete in edicola un solo fascicolo per ciascuna di queste collane, anziché due.
Ad affiancare questa produzione continuerà, a periodicità mensile, la collana Il Giallo Mondadori Sherlock, che propone apocrifi di Sherlock Holmes.
Contestualmente, la proposta estiva de Il Giallo Mondadori Oro e Il Giallo Mondadori Classici Oro vedrà ridurre a una sola uscita estiva per collana questo supplemento, anziché le due che proponevamo fino all’anno scorso.
Gli Speciali del Giallo, invece, continueranno a uscire nella misura di tre fascicoli all’anno, come sempre ad aprile, luglio e dicembre."
Stessa situazione per Segretissimo che "a partire da luglio non avrà più periodicità quindicinale bensì bimestrale. Ciò significa che ogni fascicolo di Segretissimo resterà in edicola per due mesi, il che dovrebbe consentire di dargli più visibilità.
Ad affiancare questa produzione continuerà a periodicità mensile, come sempre, la collana Segretsissimo SAS. Contestualmente, lo speciale dedicato al Professionista Story di Stephen Gunn manterrà la consueta periodicità di tre uscite all’anno, previste nei mesi di febbraio, giugno e ottobre."
Lo stesso dovrebbe succedere a Urania, anche se un messaggio similare ai precedenti presente fino a due giorni fa sul blog, al momento è stato eliminato.
Forse c'era da aspettarselo. La formula editoriale è probabilmente invecchiata e non più adeguata ai tempi. E, come per altre testate di lunga vita, i lettori rimasti potrebbero essere perciò solo quelli di vecchia data, e tendere a scomparire naturalmente. Può darsi anche che le storie pubblicate negli ultimi anni (immaginiamo con budget sempre più risicati a disposizione) non avessero particolare appeal. Che ci siano state scelte editoriali sbagliate. E sicuramente si fa sentire la concorrenza di giganti come Amazon che offrono quotidianamente libri similari anche di successo e valore a meno di euro. D'altronde, anche affiancare alla vendita in edicola la possibilità dell'acquisto in versione e-Book può essere risultato controproducente: quando c'era solo la versione cartacea, o te la compravi subito, o non la trovavi più, mentre il libro digitale resta sempre disponibile e può spingere a procrastinare sine die l'acquisto.
Sta di fatto che la formula del "libro-rivista" da edicola ideata da Arnoldo Mondadori nel secolo scorso, sembra avere ormai il fiato cortissimo. Sarà condannata a una rapida estinzione? O qualcuno, all'interno della casa editrice, riuscirà a reinventare la formula adeguandola ai tempi, prima che sia troppo tardi?
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