martedì 24 luglio 2018

Il Marcello ritratto

Non sono molte le occasioni in cui qualcuno ha deciso di farmi un ritratto o una caricatura. Si contano sulle dita di una mano.
Il primo fu il pittore Mario Tabacci (3/10/1919 - 19/4/2011) che ho conosciuto perché ero amico del figlio Dario (pittore anche lui, ma paesaggista). Autore di dipinti bellissimi, in gioventù aveva anche realizzato "fotoromanzi dipinti" a mezza tinta per Grand Hotel. Così mi ha rappresentato a metà degli anni Ottanta (più in basso potete vedere un suo autoritratto).






Il secondo credo sia stato l'amico-collega-genio (aggiungete voi altri appellativi elogianti a piacere, tanto li merita tutti) Luca Salvagno, che mi ha così "coccobillizzato" nel 2002. Il suo disegno, di grande formato, mi sorride da sopra la scrivania e se, mentre lavoro, ho qualche momento di nervosismo o stanchezza, mi basta guardare quella coloratissima opera per ritrovare la serenità.



Una vera e propria caricatura me l'ha fatta l'autore brasiliano Cristòvam Tadeu (nelle immagini sotto alla caricatura potete vedere lui e il suo personaggio più noto), conosciuto a Riminicomix nel 2004. Durante una cena, in tre secondi mi ha "scarabocchiato" in maniera così azzeccata che per un certo periodo ho usato la sua opera come "ritratto ufficiale" in alcune pubblicazioni come ZigZagor. Era l'autore di una fortunata striscia su un ubriacone, Bartolo. Ho tristemente scoperto, cercando i suoi dati per scrivere questo post, che è scomparso a soli 54 anni l'8 aprile dello scorso anno per un infarto conseguente a una emorragia interna durante il sonno. L'ha trovato la figlia al mattino. Sono le notizie che non vorresti mai leggere e ti lasciano incredulo e dispiaciuto.






Dulcis in fundo, è stata la volta del disneyano (e non solo) Claudio Sciarrone, col quale ho condiviso per un paio di giorni lo stand di Cartoon Club, di nuovo in occasione di Riminicomix (edizione di quest'anno). Un pomeriggio che l'aria nel tendone era particolarmente pesante, per trovare parziale refrigerio mi sono messo ad agitare forsennatamente a mo' di ventaglio una copia del Mese Enigmistico che avevo appena acquistato. Claudio, parlando della situazione climatica con un amico passato a salutarlo, ha detto: "Per fortuna c'è Marcello che si fa vento, e un po' d'aria arriva anche a me." L'ho avvertito ridendo che poi gli sarebbe arrivata la bolletta, per quel servizio. Per non ritrovarsi indebitato, Claudio ha deciso di "pagarmi" con un ritratto "paperizzato"... che potete ammirare qui sotto.



In extremis, è arrivato nel settembre del 2021 questo caricaturitratto opera di Paolo Peruzzo (che ringrazio e lovvo oltremisura).


La galleria si è ulteriormente arricchita con questa ulteriore opera dell'amico Paolo.


Colpevolmente, mi ero dimenticato di questo ritratto in punta di pennino fattomi dal compagno di tante avventure editoriali Paolo Di Pietrantonio per la pubblicazione di "Livorno Story" (vedete più in basso la copertina), inconsueta pubblicazione pagata dalla pubblicità e diffusa a Livorno nel 2004 in 20mila esemplari, più altri 10mila tre anni dopo.



Come vedete, pochissimi ritratti/caricature, ma tutti talmente speciali che non posso che esserne felice e orgoglioso.


sabato 7 luglio 2018

Fritto Misto di fumetti


A metà degli anni 80, con gli amici-colleghi Paolo Di Pietrantonio e Stefano Casini avevamo deciso di trasformarci in editori per pubblicare... tutto quello che ci saltava in testa. All'inizio fu Prova d'Autore. Due numeri distribuiti solo per corrispondenza. Poi passammo a fox trot!, cinque numeri distribuiti come si poteva nelle edicole di tutta Italia. Tanta voglia di fare, una manciata di collaboratori di buon livello (Marco Bianchini, Renzo Sciutto, Luca Boschi, Stefano Negrini, Francesco Conchetto, Francesco Natali...), grande divertimento... e soldi che a un certo punto finirono. L'esperienza non fu comunque inutile, sia per le storie professionali degli autori coinvolti, sia per la storia dell'editoria italiana: con altri soci, fox trot! si trasformò infatti in Fumo di China che, insieme al "fratellino" annuale Annuario del Fumetto, è tuttora in edicola.








Sul finire dell'esperienza di fox trot!, i miei instancabili neuroni partorirono anche la "pazza idea" di fare una rivisita umoristica... in scatola! E se la rivista maggiore (anche per formato) era un "cocktail di fumetti classico con brio", la nuova arrivata non poteva essere che un Fritto Misto ("pietanza umoristica surgelata a fumetti").
La cosa divertì il nostro tipografo, che coinvolse tutta la famiglia per inscatolare nottetempo la rivistina (priva di copertina, rappresentata dalla scatola; qui sotto vedete la prima pagina/sommario con uno sconsolato Boia Fausto... che prevedesse già gli infausti risultati dell'esperimento?) e consegnarla in tempo.
Decidemmo di fare un test sulle edicole di Milano, e per questo andammo da un distributore locale che fu molto incuriosito dal prodotto. Al punto da proporre di essere coinvolto economicamente nell'operazione. Ricordo che io e Stefano ci guardammo negli occhi esprimendo lo stesso (ingenuo) pensiero: se è così interessato, vuol dire che lo ritiene un prodotto valido e dalle buone potenzialità. E decidemmo di declinare la proposta: quel successo sarebbe stato nostro e solo nostro! Peccato che, mentre un coinvolgimento del distributore avrebbe motivato quest'ultimo a pompare in tutti i modi il giornaletto, essere tagliato fuori in quel modo lo spinse a fare di tutto per affondarci. Così, il povero Fritto Misto fu distribuito ma con visibilità vicina allo zero... e l'esperimento morì sul nascere.





Oggi, con qualche annetto di esperienza (anche editoriale) in più, confesso che avrei voglia di rifare quell'esperimento. Senza scatola. Una normale rivista umoristica in un formato da stabilire tra il comic book e il 24x33 della vecchia fox trot!; quanto ai contenuti, due ipotesi:  1) fare una rivista con i migliori autori umoristici disponibili sulla piazza (ma forse ne verrebbe fuori una copia di Comix, che ha chiuso da tempo il suo percorso, salvo sporadiche riapparizioni in occasion di mostre); 2) fare un one-man-magazine con fumetti solo miei, strisce e non solo. Il trend attuale sembra premiare questo tipo di pubblicazioni, come ho spiegato in un articolo su Giornale Pop... anche se io non sono esattamente un "divo" in nessun senso.
Secondo me, anche in periodo di crisi dell'editoria, trovando la giusta miscela una pubblicazione del genere potrebbe trovare un suo spazio. Appena avrò tempo a sufficienza da dedicarci... comincerò a cercare un editore. Oppure tornerò ad aprire una mia casa editrice.

Tanto per tenere viva l'idea, ho intanto aperto una pagina Facebook col nome della testata. In attesa che il progetto decolli in versione cartacea (o venga accantonato per sempre), potete cominciare a godervi lì sopra un po' di mie strisce umoristiche di vario genere (qui sotto un assaggio delle prime pubblicate: Vampirla, Mazinkia e "Dio - La Bibbia a fumetti"; cliccare sulle immagini per ingrandirle)... e chissà cos'altro.








 Come si dice... restate sintonizzati! E date intanto un'occhiata a queste bozze di copertina e pagine interne del progetto di rivista che ho in testa.