sabato 10 novembre 2018

La nascita del Dante


In data 10 novembre 1969 usciva l'undicesimo numero di Off Side, Giornale "Fuorigioco" di Comics. Si trattava di una rivista di fumetti in formato tabloid (ne ho parlato più approfonditamente qui) che ospitava le Sturmtruppen e altre storie di Bonvi e un racconto fantascientifico di Crepax. Dal numero 11 cominciò a pubblicare anche "Dante by Marcello", prima e acerba versione della mia rilettura a strisce umoristiche della Divina Commedia, nonché mio primo lavoro professionale.


Ricorrono perciò oggi 49 anni esatti da quell'inizio di carriera e del percorso editoriale - quanto accidentato, ma pieno di soddisfazioni - del mio Dante. In realtà, come ho detto qualche giorno fa in un altro post, la rivista sbarcò in edicola verso la fine del mese, ma tant'è: nelle ricorrenze son le date stampate a fare testo... e magari a Roma (sede della casa editrice) era uscita davvero il 10 del mese. Perciò da domani entro nel cinquantesimo anno di lavoro fumettistico, e tra un anno esatto il mio poeta di carta e china compirà la bellezza di cinquant'anni.



In tutto questo tempo, nel mondo delle "nuvole parlanti" ho fatto come la RAI: di tutto, di più. Quando avrò tempo pubblicherò l'elenco dei miei lavori e, credetemi, c'è da restare sbalorditi per la quantità e la varietà delle cose che ho fatto. Durante questo cinquantennio, però, l'unica, instancabile presenza costante e sicuramente il lavoro per il quale sono maggiormente conosciuto come autore è il mio personaggetto dalla rossa mini. Mi ha accompagnato con ripetute pubblicazioni (e continui aggiornamenti e arricchimenti) incontrando sempre un successo di vendite senza soste; forse non da best seller, ma sicuramente da long seller. Anche l'edizione "definitiva" della Shockdom varata tre anni fa è già alla quinta edizione e gode al momento di una copertina "speciale" proprio per festeggiare il duplice traguardo, mio e di Dante. Che non si è fermato lì: l'anno scorso mi ha costretto a rimetter mano a matita e pennarelli per accompagnare il debutto letterario dell'amico Piero Battaglia accumulando un'altra sessantina di strisce.


E non finisce qui. L'anno prossimo, proprio per festeggiare l'importante anniversario, salvo imprevisti dovrebbe tornare con altre strisce inedite per un'opera alla quale sto già lavorando con grande entusiasmo. Ho infatti iniziato a scrivere un "Ritorno all'Inferno" alla maniera del Sommo Poeta: in endecasillabi a rime incatenate. Lavoro tutt'altro che facile, ma divertente da matti! Al testo poetico (!) accompagnerò naturalmente la versione a strisce, perciò la goduria (per me che scrivo e disegno e, spero, per chi leggerà) sarà doppia.
In anteprima assoluta, ecco le prime terzine del mio senile parto letterario:
CANTO I
Qual folgore che scende sanz'avviso,
un carro lustro com'argenteo scudo
apparvemi davante all'improvviso.

Discesene, stupore, lo gran drudo
che con sapienza a suo tempo mi mene
a la discesa nell'imbuto crudo.

Ei m'apostrofò: “Dante, ancor conviene
che tu scenda di tra le cerchie meste
ove i dannati scontano lor pene.”

Chies'io: “Novellamente per le creste
a riveder le punizioni tante?”
“Oh, no, non quelle che già conosceste!”

E: “Questo cocchio, come per incante
ci porterà all'Inferno, ma futuro.
Settecent'anni e più andremo avante!”

Dunque accompagnatemi, se vi va, in questo cinquantesimo anno da fumettista. Per quel che posso, cercherò di ripagarvi con qualche opera adeguata alla ricorrenza. Ce la metterò tutta, per non deludervi e celebrare degnamente il traguardo.



2 commenti:

  1. Mi ricordo un episodio collocabile a circa metà del cinquantennio: eravamo al Salone dei Comics di Lucca all'inizio degli anni '90, nel palazzetto dello sport. Un timido ragazzo si avvicinò allo stand in cui tu vendevi gli spillati di Dante e ti chiese se poteva utilizzare quel materiale per un giornalino universitario. Tu chiedesti di quale tendenza politica fosse il giornalino e quando lui rispose "Di sinistra" tu acconsentisti all'utilizzo delle strisce. Poi ti voltasti verso di me e dicesti: "Ci pensi? Ho concesso i diritti della Divina Commedia!"

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  2. Ah! Ah! Questa non me la ricordavo proprio.

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