venerdì 16 ottobre 2009

O Giornalino vestito di nuovo…

Quelli fra i diciassette frequentatori del mio blog che hanno la mia età coglieranno senza problemi la citazione contenuta nel titolo di questo post, visto che si tratta di una poesia passaggio obbligato dei nostri studi primari. Oggi non credo si studi ancora, e certamente non dappertutto (mia figlia Serena non l’ha mai sentita nominare).

Il ricordo di quel verso imparato a memoria nell’infanzia mi è venuto spontaneo quando mi sono trovato in mano il numero di questa settimana de il Giornalino, davvero “vestito di nuovo”. Complimenti dunque all’art director Sergio Mascheroni che ha studiato e realizzato la fresca, semplice e intrigante veste del settimanale cattolico che affronta il giudizio del pubblico mettendo in campo vecchi e nuovi personaggi, oltre alla consolidata e sempre più ricca parte giornalistica. Per i fumetti, in questo numero, fanno la parte del leone la nuova serie di taglio cartoonistico Doppio Zero di Bargellini e Luini, la biografia di Carlo Magno di Genovesi e Toppi, e un’overdose del sempre più surreale e irresistibile Pinky di Mattioli.

C’è anche, come avevo ventilato in un post precedente, la prima “puntata” di un mio nuovo personaggio, Capitan G, un supereroe improbabile quanto pasticcione che spero riesca a strappare più d’un sorriso ai lettori. Quale che sia la loro età. Il character è nato praticamente da solo: padre Stefano Gorla, il nuovo direttore, in occasione di una mia visita in redazione, facendomi vedere le prime prove della piccola “rivoluzione” grafica ora giunta in porto aveva sottolineato che intendeva far rimanere la “G” della testata come elemento caratterizzante, e un paio di giorni più tardi, per le misteriose vie della creazione artistica, quella G ha fatto scattare all’improvviso e senza preavviso (né intenzione cosciente da parte mia) qualche collegamento fra neuroni, così mi sono ritrovato di colpo con l’idea di un piccolo supereroe “del Giornalino” che non poteva chiamarsi che Capitan G, appunto. Ho preso il blocco degli schizzi, e il personaggio è uscito dalla penna al primo colpo!

I problemi sono venuti quando ho provato a scrivere qualche storiella, nella forma della tavola autoconclusiva caratteristica della maggior parte dei fumetti umoristici del settimanale. Non c’era verso… le battute non venivano, o comunque non “funzionavano”. Per un supereroe come Capitan G c’era bisogno di una “narrazione” più ricca di quella consentita dalle sei-otto vignette del panel "one-shot". Mi sono però ricordato che il bravissimo Steve (all’anagrafe Stefano Frassetto) utilizza per il suo esilarante Ippo.it la formula della “storiella” sviluppata in quattro strisce all’interno della singola pagina e ho deciso di adottarla. Con la cadenza della striscia, d’altronde già sperimentata in un numero ormai ragguardevole di volumi, non ho più avuto problemi. Le battute sono venute con facilità, e inventare i “supercattivi” avversari di Capitan G è diventato un gioco divertentissimo! Il risultato di quel parto inaspettato e delle mie successive fatiche, per fortuna, ha convinto anche la redazione che ha accolto con entusiasmo la mia estemporanea creazione. Ora, come sempre, il giudizio passa ai giovani (e meno giovani) lettori!

Capitan G è world © Marcello. Copyright 2009 il Giornalino/Periodici San Paolo.   


2 commenti:

  1. Capitan G mi è piaciuto molto, ero curiosa di vedere la nuova versione del Giornalino...
    Io sono una "poco giovane", tuttavia non dovrebbe essere difficile per dei veri giovani appassionarsi a un personaggio così divertente.
    Complimenti!

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  2. Purtroppo la prima puntata di Capitan G soffre di una pessima definizione, e il lettering qua e là è quasi illeggibile. Colpa, suppongo, del fatto che io e mio figlio Jacopo (che mi dà una mano con la colorazione) ci siamo ritornati sopra quattro o cinque volte prima di riuscire ad adeguarci agli standard tecnici richiesti per la stampa del Giornalino. Dopo tante tribolazioni e tentativi a vuoto (c'era sempre,soprattutto, una banda di "grigio" intorno alle linee nere) abbiamo scoperto, come sempre succede, che la colpa era semplicemente di un piccolo comando (l'anti alias) da disattivare! L'ignoranza è una brutta bestia... ma per fortuna sbagliando s'impara. Temevo che il problema ci sarebbe stato in tutte le pagine (10) del primo "lotto" consegnato alla redazione, invece -per fortuna- la pagina uscita questa settimana è "normale"!
    Ora i ragazzi (e anche i non più giovanissimi) possono divertirsi senza faticare troppo a decrittare il lettering!
    Grazie dei complimenti, e speriamo che anche il mio piccolo supereroe contribuisca a rilanciare l'ultima rivista per ragazzi rimasta in edicola!
    Approfitto di questa risposta per invitare i diciassette visitatori del mio blog a fare periodicamente un salto sul tuo (link qui accanto) dove potranno trovare, oltre a piccole anteprime dei tuoi lavori e disegni inediti, i tuoi preziosi e originali consigli di lettura e soprattutto le tue lezioni di computer. Mi fai un'invidia! Io uso il mio Mac in maniera davvero trogloditica, e vedere come tu lavori-indaghi-sperimenti mi fa sentire come uno che ha imparato ad andare in bicicletta ma non è nemmeno in grado di cambiare una gomma, all'occorrenza. Che poi è proprio quello che succede nella realtà: meccanica, tecnica ed elettrotecnica, per me. sono misteri della fede!

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