giovedì 10 dicembre 2009

Fumetti comunisti

A quarant'anni suonati, il mio buon Dante continua a folleggiare, deciso a proseguire instancabilmente i festeggiamenti fino al novembre del 2010.

Stavolta lo fa in bella e onorevole compagnia, anche se ospite in casa di irriducibili comunisti. Sì, proprio quelli tanto invisi al nostro premier, che li vede dappertutto: nei tribunali, nei giornali, alla televisione, nelle aule scolastiche, persino al Quirinale e fors'anche nei letti che frequenta (quello regalatogli da Putin) o non frequenta più (quello della da lui divorzianda Veronica Lario, al secolo Miriam Bartolini). 

Ma dicevamo di Dante. Saputo che il Manifesto (e non è una novità) fa fatica a pareggiare i suoi conti, eccolo correre in soccorso insieme ad altri generosi amici. Lui lo fa con quattro strisce infernali, ma adeguate ai tempi, che vengono pubblicate sul supplemento "Comunista a chi?" di cui vedete qui sopra la copertina. Lo si trova in edicola insieme al giornale dal 17 dicembre, e siccome è stato fatto per aiutare i giornalisti del quotidiano a trascorrere le prossime feste senza eccessivi pensieri, per averlo bisogna scucire la non indifferente somma di 50 euro. Il contenuto, però, è succulento: ai fumetti oltre al sottoscritto troviamo impegnati nientepopodimeno che la coppia Faraci & Cavazzano, Flaviano Armentaro, Antonio, Caterina e Giacomo Crepax, Stefano Disegni, Paolo Bacilieri, Stefano Casini, Luca Enoch, Roberto Recchioni, Walter Venturi, Sergio Ponchione, Otto Gabos, Diego Cajelli & Giuseppe Ferrario, Carmine Di Giandomenico, Antonio Solinas & Matteo Scalera, David Lloyd, Nick Abadzis e Donald Soffritti.

Se non bastasse, a deliziarci con la loro prosa intervengono dei veri pezzi da novanta come Josè Saramago, Eduardo Galeano, Domenico Starnone, Stefano Benni, Ascanio Celestini, il premio Nobel Dario Fo, Valerio "Eymerich" Evangelisti, Andrea Balani e Alessandro Robecchi.

La gran parte del materiale pubblicato, probabilmente, non apparirà mai più altrove, e dunque vale la pena di non farsi scappare quest'insolita strenna prenatalizia.

Le tavole originali, strisce di Dante comprese, a ulteriore sostegno dei conti del giornale saranno poi vendute nel corso di un'apposita asta. Casomai foste interessati, appena saprò quando e dove si terrà, ve lo farò sapere. Sperando che non svanisca nelle nebbie come quella telethoniana di Lucca. 


La striscia di Dante, qui rimontata in verticale, è World © Marcello. All rights reserved. 

 

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