lunedì 22 maggio 2017

Ma chi sono 'sti StreetLibers?

Qualche anno fa ho cominciato a pubblicare i miei romanzi in formato eBook su una piattaforma che si chiamava Narcissus, nome poi mutato in StreetLib.
Si tratta di una specie di service-distributore editoriale. Se, come nel mio caso, si ha già pratica di editoria e si è in grado di prepararsi una copertina sufficientemente professionale e farsi un'auto-editing abbastanza curato, StreetLib si occupa di mettere il tuo libro in vendita sui principali siti online (Amazon, IBS, Feltrinelli, Google ecc.), a cominciare dal proprio, in forma ePub e Mobi, trattenendo in cambio una modesta percentuale solo sulle copie effettivamente vendute. Se non si è buoni editor di sé stessi, StreetLib offre (col pagamento di cifre più che ragionevoli) i servizi editoriali nei quali si è carenti: realizzazione della copertina, editing del testo ecc.
Sul proprio sito spiega dettagliatamente come trasformare il proprio testo nei succitati formati di lettura. Io, per tranquillità, per quest'ultima operazione mi sono fatto aiutare dal figlio Jacopo che d'informatica ne sa più di me.
Al momento ho pubblicato con Narcissus/Street Lib i quattro libri che vedete qui sotto: tre romanzi e un saggio.




Non ho fatto numeri da Stephen King, ma (soltanto pubblicizzandoli sul mio blog e profilo Facebook) ho portato a casa qualche centinaio di euro che ho in parte reinvestito nella stampa di volantini promozionali (ne vedete qui sotto le due facciate). Quando vado a qualche fiera, ne approfitto per distribuirli, e anch'essi hanno portato ad altre vendite. Non solo degli eBook ma anche del cartaceo affiancatosi nel frattempo a quelli.




Gli autori che hanno scelto StreetLib per pubblicare e diffondere le proprie opere sono davvero tanti, e una parte di questi si è ritrovata recentemente su un gruppo di Facebook messo su dall'intraprendente Biagio Veneruso. Il gruppo non è un'emanazione della StreetLib, ma un'operazione autogestita dagli autori che collaborano come possono (io ho contribuito a realizzare la grafica della "copertina" del gruppo) per far vivere e crescere la "libera associazione".



 Una delle prime iniziative della "banda" sarà la partecipazione al BookCityMI, il Festival del libro che si terrà a Milano a novembre. Ci sarà occasione di riparlarne.



Gli autodenominatisi StreetLibers intanto hanno varato anche una pagina Facebook che si chiama LiberSfera e sulla quale, da lunedì prossimo, ogni giorno lavorativo apparirà la presentazione dell'opera di uno/a degli associati, ripartita in quattro post pubblicati nell'arco della giornata. I titoli presentati saranno poi "riassunti" a fine settimana.



Già da ora è possibile comunque cominciare a dare un'occhiata ad alcune di queste opere nella Vetrina della pagina. Se vi va, mettete "mi piace" alla pagina o prendete l'abitudine di darci periodicamente un'occhiata. Non vi imbatterete sicuramente in una sfilza di capolavori: un'operazione come quella di StreetLib accoglie inevitabilmente opere più o meno professionali, più o meno riuscite, più o meno interessanti. Sicuramente, però, ci troverete un bel campionario di lavori che sfuggono abitualmente al radar anche dei lettori più attenti e curiosi, e potreste trovarci opere sorprendenti di cui altrimenti non avreste mai conosciuto neppure l'esistenza.
Sempre se vi va, dunque, almeno la domenica fate un salto su quella pagina e divertitevi a scoprire piccole e grandi opere inaspettate.
Sarà come fare una capatina tutte le settimane in una piccola libreria specializzata in volumi che difficilmente approdano alle grandi catene di distribuzione. Buona visita, dunque, e felici scoperte.

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