giovedì 8 marzo 2018

Popeye and me



Come ogni settimana da qualche mese, due giorni fa ho acquistato i volumi di Popeye della Gazzetta dello Sport e di Cocco Bill (e il meglio di Jacovitti) della Hachette.

Ieri sera, prima di dormire, mi stavo godendo "Popeye re di Popilania" quando mi sono imbattuto, con sorpresa, incredulità e divertimento, nella pagina che vedete qui sotto.




Non so perché il traduttore Pier Luigi Gaspa abbia deciso di mettere il mio nome (e quello di Cantarelli, attuale direttore di Fumo di China) in queste strisce che datano 13 e 14 giugno 1933.

Posso fare l'ipotesi che, nell'originale, Elzie Crisler Segar si fosse divertito a mettere i nomi di un direttore di giornale (o del King Features Syndicate) e di un collega, come faceva spessissimo anche Jacovitti nei suoi fumetti.
E' comunque un onore che, fra tanti papabili per "interpretare" i personaggi nella traduzione, l'amico Gaspa abbia pensato proprio a me e Loris.
Se da ragazzo, prima lettore e poi autore di giornalini a fumetti casalinghi, mai avrei pensato di diventare davvero in età adulta un autore ed editore di quel medium che tanto amavo, ancora meno avrei immaginato di diventarne un personaggio. E in una striscia di tale importanza.
Ora posso cominciare a pensare seriamente a godermi un Buen Retiro.

Aggiornamento (13.3.2018): in uno scambio epistolare, Luca Boschi, curatore della collana, mi scrive che lui e il traduttore non hanno inserito il nome di Cantarelli e il mio "per amicizia", ma si sono limitati a tradurre quasi letteralmente dall'originale dove "c'erano i signori Littlesingers e Smallantonys".
Il traduttore, interrogato da Cantarelli, afferma invece che c'erano due normali "mister Jones" e "mister Smith". Evidentemente, il buon Boschi, schiacciato dall'impegno di curare settimanalmente le due collane, ogni tanto ha bisogno di "burloneggiare" per tirarsi su. E io che lo sto anche ad ascoltare!