lunedì 18 marzo 2024

Le mie memorie



In attesa di trovare il tempo di scrivere le mie memorie professionali che da più d'una parte mi vengono richieste ("per evitare che la conoscenza di un mondo in via di sparizione e di com'era fare fumetti in un periodo che ha visto toccare vette mai più raggiunte di vendite in edicola"), sono riuscito almeno ad aggiornare i miei ricordi zagoriani.


Il volume che sull'argomento avevo scritto per Cartoon Club, infatti, era ormai invecchiato, dopo il mio momentaneo "ritorno" alla scrittura per saldare il "debito" coi lettori su come si erano conosciuti lo Spirito con la Scure e Banack (ne ho parlato qui), così ho ritenuto necessario aggiungere qualche capitolo, l'intera sceneggiatura dell'episodio pubblicato sul MaxiZagor "I racconti di Darkwood", aggiornare l'elenco degli albi e volumi che hanno ospitato le mie storie ecc.
Qui di seguito l'indice dei contenuti delle 180 pagine della nuova edizione corretta e ampliata:


INDICE


Tutto iniziò così .............................................................................. 5

Primo capitolo - Un fuorilegge di nome Cico ................................ 7

Secondo capitolo - Dove va il balloon? ........................................ 11

Terzo capitolo - Le ultime pagine di Bonelli ................................ 16

Quarto capitolo - Una storia... escheriana .................................... 18

Quinto capitolo - Realtà e fantasia ................................................ 23

Sesto capitolo - Il primo lettore conosciuto .................................. 26

Settimo capitolo - Il soggetto perduto ........................................... 30

Ottavo capitolo - Lo Spirito con le Racchette ............................... 38

Nono capitolo - Darkwood si tinge di giallo ................................. 42

Decimo capitolo - Un lord tra gli indiani ...................................... 43

Undicesimo capitolo - Uno Zagor, anzi due ................................. 46

Dodicesimo capitolo - Donatelli si fa in tre .................................. 47

Tredicesimo capitolo - Un mondo perduto ..................................... 51

Quattordicesimo capitolo - Un ritorno di gag ................................ 55

Quindicesimo capitolo - Il ritratto di Luciano Secchi ................... 57

Sedicesimo capitolo - Una storia cinematografica ........................ 58

Diciassettesimo capitolo - Dove osano i Kutenai .......................... 60

Diciottesimo capitolo - Caccia al tesoro ........................................ 63

Diciannovesimo capitolo - L’abominevole Sasquatch ................... 64

Ventesimo capitolo - Il mistero della camera chiusa ..................... 65

Ventunesimo capitolo - Ah, L’Amour, L’Amour! .......................... 66

Ventiduesimo capitolo - Decio e lode ............................................ 67

Ventitreesimo capitolo - Senza guizzi ........................................... 70

Ventiquattresimo capitolo - Un vecchio leone ................................ 71

Venticinquesimo capitolo - Nomen, omen ......................................73

Ventiseiesimo capitolo - Trecento candeline a colori .................... 74

Ventisettesimo capitolo - Uno Speciale mancato ........................... 75

Ventottesimo capitolo - Diavolo di uno Zagor! ............................. 76

Ventinovesimo capitolo - Donne, donne, donne ............................ 76

Trentesimo capitolo - L’ultima avventura .......................................78

Trentunesimo capitolo - Un, due, tre... Speciale! ........................... 81

Trentaduesimo capitolo - Undici anni spesi bene? ......................... 83

Trentatreesimo capitolo - Zagor dopo Zagor ................................. 84

Trentaquattresimo capitolo - Darkwood Wars ............................... 88

Trentacinquesimo capitolo - Dov’è andato Zagor? ........................ 91

Trentaseiesimo capitolo - Lo Zagor romanzato .............................. 95

Trentasettesimo capitolo - Le parodie ............................................ 97

Appendice ..................................................................................... 101

Zagor - Una svolta possibile ......................................................... 103

La sceneggiatura: Il mio nome è Banack ..................................... 109

La sceneggiatura: I crociati .......................................................... 157

Kannak - I crociati ........................................................................ 165



Come tutti gli altri libri delle Edizioni Foxtrot, è in vendita solo su Amazon.
 

lunedì 29 gennaio 2024

Pubblicizzando con ironia

Vendere libri su Amazon è un mestiere abbastanza faticoso. Basta pensare ai milioni di titoli perennemente presenti sul sito per capire che farsi notare in mezzo agli altri è praticamente impossibile. Così, la pubblicità ai propri lavori quando, come nel mio caso, sono realizzati col servizio KDP dell'azienda di Jeff Bezos e dunque acquistabili solo su Amazon, occorre farla altrove: su Facebook, Instagram, TikTok, blog e quant'altro. E anche lì non è facile attrarre l'attenzione di chi scrolla i post sul computer o sullo smartphone. Così qualche mese fa mi sono inventato una serie di "spot" giocati sull'ironia, sperando di suscitare un pizzico di curiosità tra un meme e la foto di un gattino.
Ora ho deciso di raccoglierli tutti qui, e aggiornerò il post man mano che pubblicherò altri volumi a marchio Foxtrot.
Sotto le singole "réclame" (come si diceva quand'ero giovane) riporto qualche dato dei tomi pubblicizzati. Maggiori informazioni le trovate sul sito della "casa editrice".
 


Brossurato, 180 pagine in B/N, 15 euro
Dal 1982 al 1993 Marcello Toninelli è stato “l’erede” di Sergio Bonelli nella scrittura delle sceneggiature di Zagor. Una lunga cavalcata attraverso praterie abitate da tribù bellicose, in mezzo a foreste piene di minacciosi avversari e creature mostruose, a bordo di battelli fluviali infestati da spettri e su montagne scoscese dove domina la magia.
In occasione della ristampa delle sue storie nella Collezione Storica a Colori di Repubblica, le ha rilette tutte e aperto i cassetti, quelli della scrivania come quelli della memoria, ritrovando ricordi, aneddoti e commenti, e scovando piccoli tesori come l'ultimo soggetto scritto da Nolitta e mai realizzato.
Un libro divertente come una commedia e appassionante come un'avventura lunga undici anni, scritto dall'autore senese con affetto e nostalgia per un compagno di strada mai dimenticato.
In sommario, tutte le storie analizzate una per una; il giudizio di Sergio Bonelli; il parere dei lettori; gli schizzi di accompagnamento delle sceneggiature; il progetto di Toninelli per la ristrutturazione della testata; l'elenco di tutte le storie in ordine di scrittura e in ordine di pubblicazione... e tanto altro.


Brossurato, 96 pagine in B/N, 12 euro
Cartonato, 96 pagine in B/N, 15 euro
Pubblicato nel 2004 in un caratteristico albo a striscia che ha avuto anche un’edizione turca ed è esaurito da tempo, il raddrizzatorti di Quarkwood torna nel classico formato libretto con tre strisce per pagina e l’aggiunta di due episodi inediti che lo vedono affrontare il nemico di sempre, Hellingen, e il suo robottone (come sono diventati nella mia versione, lo scoprirete solo leggendo) e il Macellaio protagonista del primo “Speciale” del personaggio. In appendice, un episodio completo di Giubba Rozza.


Cartonato, 128 pagine in B/N, 17 euro
Nell'oltre mezzo secolo da quando Dante apparve su Off-Side ho realizzato centinaia e centinaia di altre strisce di tutti i generi che hanno trovato spazio su ogni tipo di pubblicazione, dalle riviste di fumetti a quelle enigmistiche, dai giornali per ragazzi ai diari scolastici, da riviste d’informazione e critica come Fumo di China a pubblicazioni pubblicitarie. Per quelle che non hanno già avuto l’onore della pubblicazione in volume, ecco un libro che finalmente le raccoglie: da Sando a Tinì Trantran, da Sonia Strip a Orki, da la famiglia Capirai a Padan il barbaro.


Brossurato, 132 pagine in B/N, 12 euro
Cartonato, 132 pagine in B/N, 15 euro
Sonny Solo, che gli amici chiamano Shawnee a causa del suo ottavo di sangue indiano, vive di espedienti nella New Orleans dei Ruggenti Anni Venti e del proibizionismo tra gangster e ragazze intraprendenti in locali fumosi dove si gioca a carte, si suona jazz e si balla il charleston. Pubblicati su rivista nei primi anni ottanta, i dieci episodi qui raccolti per la prima volta in volume formano un'unica narrazione andando a costituire un originale, divertente e appassionante romanzo a fumetti ricco di idee originali e continui colpi di scena. Un graphic novel ante litteram che ha retto benissimo alla prova del tempo e merita di essere finalmente riscoperto.


Brossurato, 376 pagine in B/N, 14 euro
Il libro contiene brani scelti, rivisti, corretti e rimontati, dalla collana "Le Sexy Operette" apparsa in edicola tra il 1975 e il 1979.
Questi gli episodi contenuti nel volume:
- IL DANTE AVVELENATO
- LA FANCIULLA DEL WEST
- SUPERMAZZ
- SANDOKAZ
- ARSENIO LUMPEN
- RASPOZZI E IL TURNO DELL'ORRORE

(Pubblicazione PER ADULTI)


Brossurato, 220 pagine, 10 euro

Siena, 1286. In casa di Mino Tolomei si svolgono contemporaneamente un amichevole convivio di artisti e un incontro segreto tra i più importanti banchieri cittadini e alcuni personaggi misteriosi. Quando viene ucciso uno degli ospiti, tutto sembra accusare il giovane Cecco Angiolieri, ma l’amico Durante Alighieri detto Dante è convinto della sua innocenza. Tra belle donne, inquietanti cavalieri templari e spietati mercernari, in mezzo a intrighi politici e vendette personali il ventunenne poeta fiorentino dovrà ricorrere a tutta la sua logica e conoscenza dell’animo umano per cercare la sfuggente verità.


Opera segnalata al PREMIO TEDESCHI

Opera finalista al PREMIO L’AUTORE



Brossurato, 144 pagine in B/N, 9 euro
Il volume ospita tre episodi dell'Omoragno, il supererore difensore dei gay di cui gli omosessuali farebbero volentieri a meno, e uno degli Agents of S.H.I.T.:
- NASCITA DI UN SUPEREROE
- MADEFICENT
- JURASSIC QUARK
- LA MINACCIA DEL VESCOVOLTOIO


Brossurato, 80 pagine a colori, 11 euro
(testo di Irene Riva, vignette di Marcello)
Nel corso della storia le donne hanno sempre invaso il campo maschile, assumendo senza remore i codici del genere a cui non appartengono, ma non senza pericolo, a costo talvolta della propria vita. Quando gli uomini invaderanno con lo stesso coraggio il campo femminile? Quando i codici della cura, dell’appartenenza, della conservazione assumeranno nell’immaginario collettivo lo stesso valore di quelli della prestazione, del possesso e del cambiamento raggiungendo la pari dignità, nella consapevolezza prima personale, poi di coppia e infine sociale? Con questo nostro libretto si cerca di dare un contributo, leggero ma non superficiale, al cambiamento culturale del nostro Paese.


Brossurato, 328 pagine, 12 euro
In un futuro non lontano, Serge Tillieux è l'unico superstite dell'esplosione del sub-spatier Itinerus III. Raccolto dai "pirati sociali" del Seattle comandati dall'affascinante Kish, il naufrago torna sulla Terra e scopre che qualcuno vuole ucciderlo per far sparire con lui il segreto che ha portato alla distruzione della nave da crociera. Con l'aiuto di Kish e dell'asociale investigatore privato Max Gross, per sfuggire agli spietati sicari Serge dovrà rituffarsi nel Sotto-spazio e svelare il mistero del pianeta "scomparso".
Un'originale e appassionante vicenda fantascientifica incalzante come un thriller arricchita dal romanzo-nel-romanzo "Darkiller".


Brossurato, 144 pagine in B/N, 9 euro
Il volume ospita la parodia delle avventure di Tex contro l'eterno nemico Mefisto in quattro episodi:
- FEX contro MEFÌSTRONZ
- LILYTONTH
- IL RITORNO DI MEFÌSTRONZ
- IL FIGLIO DI MEFÌSTRONZ


Brossurato, 264 pagine, 10 euro
All'indomani delle rivoluzioni americana e francese, per evitare che il potere appena strappato ai nobili andasse in mano al popolo, la borghesia delle nascenti repubbliche pensò bene di adottare un sistema di governo rappresentativo basato su partiti ed elezioni (a cui affibbiarono impropriamente il termine di Democrazia), sostituendo di fatto all'Aristocrazia di Sangue un'Aristocrazia Elettorale che si perpetua tutt'oggi ed è alla base dell'attuale, miserevole stato della politica. Cambiare, passando a un sistema di reale democrazia, è possibile. Sulla base delle esperienze di James Fishkin e Terril Bouricious e degli studi di Yves Sintomer e David Van Reybouck, vi spieghiamo come.


Brossurato, 144 pagine, 9 euro
Nella Livorno d'inizio 900 un misterioso criminale semina il terrore. Il giornalista Junio Bandini, a cui l'assassino ha ucciso la sorella, lo descrive così: "Un individuo pericoloso con una diabolica capacità di camuffarsi, che uccide anche solo per il piacere di farlo. Nessuno sa da dove viene, né quale sia la sua nazionalità." Ma anche Bandini non è quello che dice di essere. Per scoprire il segreto che lega i due uomini la giovanissima Anya Gandes, perdutamente innamoratasi del ragazzo, dovrà affrontare prove spaventose e accettare realtà capaci di far vacillare menti meno forti della sua. Nella città labronica considerata all'epoca "la Montecatini al mare", tra Terme del Corallo, bagni Pancaldi e Hotel Palazzo, dalla stazione di Porta S. Marco a piazza della Repubblica, dal Parterre a Borgo Cappuccini e al lungomare, in mezzo a una caotica massa di commercianti, bottai, pescatori, cenciaiole e piccoli delinquenti alloggiati in miserabili becolini, si dipana un thriller dai risvolti fantastici.


Brossurato, 112 pagine a colori, 10 euro
Il libro contiene tutti gli episodi di Capitan Falco scritti, disegnati e colorati quand'ero ragazzino.
Dalla quarta di copertina: "Folgorati sulla via del fumetto in tenera età, intorno ai dieci anni io e mio fratello Marco ci inventammo una casa editrice ciascuno e cominciammo a “pubblicare” dei giornalini fatti coi fogli strappati dai quaderni di scuola. Disegnando direttamente con la penna e colorando con le matite, realizzammo decine e decine di piccoli albi con storie di ogni genere usando i personaggi presi dalle nostre letture e inventandone di nuovi. Uno di questi ultimi è Capitan Falco, protagonista di vicende forse ingenue ma incalzanti e fantasiose che lo vedono affrontare la minaccia di un attacco di letali robot. Dopo quasi sessant’anni, quelle pagine nate per il puro piacere e divertimento di un ragazzino approdano a una pubblicazione professionale integrale.

sabato 6 gennaio 2024

Coccodrilli 2024

Anche quest'anno cercherò di segnalare tutti i colleghi e le colleghe che ci lasciano.

Come già nel 2022 e nel 2023 raccoglierò in questo post tutti i "coccodrilli" dei dodici mesi a venire, in ordine cronologico dal basso all'alto.
















 

lunedì 1 gennaio 2024

L'infanzia registrata


In questi giorni, scaricando dal cellulare foto e video dello scorso anno per archiviarli su un hard disk esterno e, in parte, stamparle, mi sono trovato a riflettere su come sarà diversa la percezione di sé che avranno le generazioni dell'era dello smartphone.
Io sono nato alla metà del secolo scorso in una famiglia con ristrette disponibilità economiche. Della mia primissima infanzia conservo pochissimi ricordi: in cammino in via Pispini tenendo la mano di mio padre mentre andavamo a visitare un appartamento quando si doveva venire via da quello a Uncinello fin lì condiviso con la zia; il giorno che prese fuoco l'olio nella padella e mio padre andò in cucina a spegnerlo, mentre noi sbirciavamo dalla porta quell'operazione eroica; il giorno che nacque mia sorella, e io e i miei fratelli cercavamo di capire cosa succedeva origliando fuori della porta chiusa; la "lettura" dei giornalini che mia madre cominciò a portarci a casa. Di tutto questo restano solo dei flash di memoria.


Le prime immagini "immortalate" su carta sono le foto che ci facevano a scuola: ne ho una al banco e una con tutta la classe. Poi, qualche foto scattata da chissà chi (noi non avevamo macchine fotografiche) negli anni successivi. Una manciata. E qualche altra foto della gita scolastica in quinta ragioneria e alla cena di fine anno. Nelle famiglie più abbienti ci saranno state più foto, e fors'anche qualche filmino in super8, ma comunque poca cosa.
Quando il lavoro in banca mi permise di comprarmi una piccola macchina fotografica potei mettere insieme qualche ricordo in più.
Ma soprattutto era la memoria a costruire il nostro percorso individuale: amici, giochi, esperienze, luoghi...
Nei decenni successivi, in un'Italia più ricca, quasi tutti si sono potuti permettere un maggior numero di foto, diapositive delle vacanze, filmati riversati in cassette VHS che magari finivano smagnetizzate dopo un po'...


Ma era comunque niente, rispetto alla situazione attuale. La mia nipotina (e con lei tutti i bambini e bambine nati in questi ultimi lustri), già da ora può "guardarsi" indietro e ricostruire in video ogni passo del suo percorso di vita: le prime smorfie nella culla, i primi gattonamenti, i primi passi, le prime risate, i primi giochi e tutti quelli venuti dopo, i rapporti quotidiani con genitori, parenti, conoscenti, amichetti e amichette, le mangiate nel seggiolone, la scoperta dei pop corn o delle bolle di sapone, le prime "imprese" sportive, le vacanze, i viaggi... tutto è stato eternizzato in video catturati dagli smartphone di chiunque la circondi, e quando vorrà potrà ripercorrere tutte le tappe della sua vita, fin dalla sua venuta al mondo, e "vedersi" come in un personale film biografico.


Mi domando se e come tutto questo farà di lei una persona strutturalmente diversa da quelle che siamo noi, quali differenti pensieri e possibilità avrà, come ne sarà influenzata nel bene e nel male la sua vita, quanto cambierà il suo rapporto con l'insegnamento scolastico rispetto a quello che noi abbiamo conosciuto e che, forse, non potrà restare a lungo quello che è ancora adesso.


E' certamente terreno di studio soprattutto per psicologi e pedagoghi, e a me non resta abbastanza da vivere per conoscere le risposte che le ricerche in merito daranno negli anni a venire. Mi limito perciò a osservare con meraviglia questo cambiamento in corso, confidando che faccia della mia nipotina e dei suoi coetanei persone migliori di quanto siamo stati noi. 



mercoledì 27 dicembre 2023

Le strisce perdute


E' passato più di mezzo secolo (il prossimo novembre faccio addirittura 55) da quando ho esordito nel mondo delle Nuvole Parlanti con la mia versione a fumetti della Divina Commedia apparsa su Off-Side.


Dante ha aperto la strada alla produzione di centinaia e centinaia di altre strisce di tutti i generi che hanno trovato spazio su ogni tipo di pubblicazione. Ne ho fatte per riviste di fumetti, come il fox trot! autoprodotto con Stefano Casini e Paolo Di Pietrantonio e il Fumo di China della Ned 50 e poi di Cartoon Club, ma anche per lo Sturmtruppen Magazinen di Bonvi e altre; per quelle enigmistiche (Enigmistica & Quiz della Corno e Enigmistica Illustrata della Bonelli); per settimanali per ragazzi come il Giornalino; per diari scolastici come Comix e Gazzenda; per iniziative pubblicitarie come il volumetto "Livorno Story" diffuso nella città labronica in trentamila copie.
Altre sono state realizzate in occasione di varie esposizioni sui temi più disparati, dall’Olocausto ai robot, al ricordo di Enzo Jannacci, Erminio Macario o Peppino De Filippo, e altre ancora sono rimaste allo stato di proposta, senza mai trovare approdo editoriale.
La maggior parte di esse hanno già avuto l’onore della pubblicazione in volume, a cominciare dalle fortunatissime versioni dei classici della letteratura come Iliade, Odissea, Eneide e Promessi Sposi, per passare alle biografie di personaggi della politica come Berlusconi, Mussolini e Bossi; altre hanno conquistato al massimo la ribalta di fascicoletti spillati da fumetteria, di un fugace passaggio nella Rete, o sono rimaste nell’oscurità dei cassetti.



Ora che mi sono re-improvvisato "editore" grazie al servizio KDP di Amazon, era il momento di dare dignità libraria anche a queste ultime: da Sando a Tinì Trantran, da Sonia Strip a Orki, da la famiglia Capirai a Padan il barbaro, ho finalmente dedicato anche a loro un’edizione in volume destinata a durare perché, che si tratti di un corpo più o meno sostanzioso di strisce o di pochi - o addirittura singoli -esemplari, tutte loro hanno qualcosa da dire e la capacità di strappare almeno un sorriso.


Per adesso, trovate raccolte nell'elegante volume cartonato "TutteleStrisce" quelle in bianco e nero (qui sotto l'elenco completo dei contenuti); è in programma un secondo volume che, se tutto filerà liscio, tra qualche mese presenterà tutte quelle a colori. Potrete acquistarli su Amazon e in alcune fiere a cui parteciperò nell'arco dell'anno.




lunedì 6 novembre 2023

Lucca, torna coi piedi per terra!


Si è conclusa ieri l'edizione 2023, una cinque giorni che ha dovuto affrontare più di un problema.
Per cominciare, la pioggia che aveva risparmiato la manifestazione negli ultimi anni. E che pioggia! Intere zone della Toscana allagate, tetti scoperchiati e alberi abbattuti da un vento particolarmente forte. Intere tratte ferroviarie sono state chiuse, creando problemi anche a quelle (come la Livorno-Pisa-Lucca che ho utilizzato io nei giorni dell'evento fieristico) non danneggiate dal maltempo.


Questo ha sicuramente disincentivato un gran numero di visitatori, al punto che nella giornata di venerdì si passeggiava per le vie di Lucca quasi come in un qualsiasi altro giorno dell'anno. Ma a tenere lontani gli appassionati ci devono essere anche altri motivi, se le vendite online dei biglietti quando ancora non si potevano immaginare i disastri in arrivo non hanno soddisfatto le attese. Se infatti l'anno scorso (a quanto mi dicono) si era messo un limite giornaliero di 70mila presenze e più d'un giorno era andato sold out prima dell'inizio del Salone, quest'anno che il tetto era stato portato a 80mila biglietti quotidiani, solo quelli di sabato erano andati esauriti, mentre a quanto mi risulta gli altri giorni avevano visto quote tra i 50 e i 60mila ticket acquistati. Il risultato finale, alla luce dei problemi meteorologici, può anche essere considerato soddisfacente (314.220 biglietti complessivi venduti contro i 319.926 del 2022) ma se si pensa ai 400mila attesi contro i 350mila inseguiti l'anno scorso, non si può che constatare una forte battuta d'arresto nel percorso di crescita continua e corposa ipotizzata dagli organizzatori.




C'è stanchezza, tra gli abituali frequentatori della manifestazione? File interminabili (a volte raddoppiate insensatamente, tipo per la consegna dei braccialetti non effettuata contestualmente a quella del biglietto), prezzi di ristorazione e pernottamento ormai fuori controllo nell'illusione di un aumento inarrestabile dei visitatori e della loro capacità di spesa, in realtà già falcidiata da una pesante inflazione... tutti motivi che possono aver scoraggiato la partecipazione all'evento a cui le previsioni del tempo sembravano voler negare anche il festoso spettacolo dei cosplayer (che infatti si sono cominciati a vedere solo da sabato, con l'arrivo del sole).
Un'altra cosa curiosa che ho notato è che non si è visto nemmeno uno degli appassionati di vecchia data che passavano abitualmente a salutarmi. Da cosa dipende? Se non si sono tutti spaventati per il maltempo (ma di solito arrivavano la mattina del primo giorno, col sole e con la pioggia), mi viene da pensare che sia cambiata la "geografia" dei padiglioni. Il Napoleone, che un tempo era il Centro della manifestazione fumettistica, dopo l'esodo di Bonelli, Disney e Panini è ridotto a Periferia, e non bastano tre editori di un certo peso come Bao, Tunué e Oblomov a qualificarlo. Un tempo attirava i lettori di TUTTI i fumetti (tradizionali, graphic novel, sperimentali...) mentre ormai sembra essersi ridotto nella considerazione dei visitatori a padiglione dei manga e dei "fumettibrutti", al quale alcune tipologie di appassionati non si avvicinano nemmeno. Forse si dovrebbe abbassare il costo degli stand che fanno pagare ancora come quando era il Centro dell'evento. Se non si convocano degli "Stati Generali" degli espositori, temo che fra qualche anno resterà solo il carnevale dei cosplayer. E coi fumetti faremo coriandoli.


E per gli espositori come sono andate le cose? Non ho dati per dirlo se non quelli della mia esperienza personale al tavolo delle firme. Intanto, a differenza degli ultimi anni, non ci sono stati sold out dei miei libri, né Shockdom né Foxtrot, e non credo dipenda dal fatto che il gestore dello stand, la neonata A.P.O., abbia portato più copie del solito, perché solo in un paio di mattine mi sono trovato a far dediche senza alzare la testa dal tavolo. Per il resto i libri sono sì andati via (ottime soddisfazioni dal costoso "Dantone", dal Benito e, con mio grande piacere, anche dal Dante 2.0 che sta dimostrando di attirare lettori di per sé, indipendentemente dal "traino" della Divina Commedia a fumetti), ma con ritmi sicuramente meno frenetici rispetto alle ultime due edizioni.




Per gli altri editori presenti, nelle poche passeggiate fatte tra i padiglioni dentro le mura, il pubblico non mancava ma non ho visto assembramenti particolari, e davanti ad alcuni stand anche grandi (e dunque costosi) spesso non ho visto anima viva.

Quali considerazioni si possono fare, dunque? Forse che bisogna svegliarsi dal sogno di una continua crescita che non ci può essere, e altrettanto dicasi per facili guadagni sulla pelle dei visitatori. L'amministrazione comunale-Lucca Crea e l'intera città dovrebbero forse darsi obiettivi di mantenimento e miglioramento della manifestazione facendo un passo indietro attestandosi su numeri che garantiscano sufficienti e corretti guadagni per tutti senza farsi prendere da ingordigie incontrollate, e insieme la massima vivibilità della città per residenti e visitatori. A questo proposito, trovo interessante il suggerimento sentito da più parti di spezzare l'evento in due, un'edizione in primavera e una in autunno come già successo in passato, separando Fumetti e Giochi (magari mantenendo il "carnevale" del cosplay per entrambe). Non sono esperto di organizzazione di manifestazioni, ma così a naso direi che non dovrebbero esserci controindicazioni economiche (forse il contrario) e sicuramente la festa sarebbe molto più gestibile e godibile per tutti.



martedì 17 ottobre 2023

Il fumetto, una volta all'anno


Correva l'anno 1995. Dopo aver portato in edicola per un buon lustro Fumo di China, un giorno passando dall'edicola di Bareggio - dove abitavo - mi cadde l'occhio sulla rivista Annuario Orologi. E pensai che poteva essere una buona idea affiancare una pubblicazione del genere al nostro mensile: un numero più corposo che, una volta all'anno, facesse un po' il punto sullo stato del settore in genere e sulle uscite a fumetti dei dodici mesi precedenti.


Avevamo già fatto in passato dei "numeri speciali", di solito in occasione dei mesi estivi, ma comportavano dei problemi tecnici di distribuzione, così li avevamo accantonati. Una nuova e separata testata invece non avrebbe creato fastidi, e con gli altri soci ritenemmo che una simile pubblicazione avrebbe potuto attirare anche chi non leggeva abitualmente FdC.
Mettemmo così insieme la rivista, battezzata Annuario del Fumetto e dedicammo a Spider-Man la copertina e il servizio principale con il titolo "L'anno del Ragno".


Per rafforzare l'idea del periodico esaustivo e di servizio, mi inventai anche un blocco centrale con "Le Pagine Gialle del Fumetto", dove elencavamo nomi e indirizzi delle case editrici, delle fumetterie, delle scuole di fumetto ecc.; all'epoca internet muoveva i primi passi (come dimostra il riquadro sull'argomento apparso proprio in quel primo numero e che potete vedere qui sotto) e non era facile reperire tutte le informazioni, e tantomeno tenerle aggiornate. Anche la richiesta ai diretti interessati (in fondo gli facevamo in qualche modo pubblicità) cadde abbastanza nel vuoto e solo ogni tanto arrivava, in forma di protesta, la segnalazione di una libreria dimenticata o di un editore non censito.


La nuova pubblicazione si rivelò un piccolo successo che ci portava ogni anno un utile di tre milioni di lire... esattamente la stessa cifra che dovevamo sborsare per una nefanda "tassa delle società" inventata in quel periodo dal governo (e poi dichiarata illegale dalle autorità europee; a quel punto la tolsero, ma si guardarono bene dal rimborsare quanto ci avevano "rubato" negli anni precedenti!) e che mandava in rosso i conti del mensile. L'Annuario ci permise perciò di andare avanti tenendo in pareggio i conti della casa editrice.


L'anno successivo dedicammo copertina (dell'amico Marco Torricelli) e servizio principale a Zagor (che avevo scritto per una decina d'anni e abbandonato non molto tempo prima) col titolo "L'anno della Scure", e nel '97 - su suggerimento di Davide Castellazzi, all'epoca redattore di Fumo - provammo a varare anche un Annuario dell'Animazione, che invece vendette molto poco e non vide mai un secondo numero, e poi una rivista dedicata a fumetti e animazione giapponese, il Mangagiornale, che vendeva bene in fumetteria ma zoppicava vistosamente in edicola.



Comunque, con qualche "buco" (non uscì nell'anno del passaggio di editore dalla Ned 50 a Cartoon Club, e di nuovo - per due anni - al tempo della pandemia) l'Annuario è ancora tra noi (il Mangagiornale è invece attualmente un inserto del mensile). Io ormai collaboro abbastanza sporadicamente con gli amici di Rimini che curano le due pubblicazioni. Ogni tanto ho realizzato qualche copertina, sia per Fumo di China che per l'Annuario, e quando ho tempo e motivo scrivo qualche articolo.



Sono tornato a farlo proprio per l'uscita di quest'anno, in edicola da pochi giorni (avete visto la copertina in apertura di post) con due ampi servizi: sulle Intelligenze Artificiali, e sul politically correct.



Che volete, quando si è dato vita a un progetto, è come un figlio: anche se è abbastanza grande per andare per la sua strada in totale autonomia... il padre resta sempre il padre, ed è un piacere ogni volta tornare a dargli una mano appena ce n'è la possibilità e l'occasione.

Tra due anni si festeggeranno i trent'anni della pubblicazione. Salvo imprevisti, mi prenoto sin d'ora per disegnare la copertina. Magari di nuovo col Ragno.