giovedì 24 agosto 2017

Fumetto e cinema, fratelli siamesi


Tra fumetto e cinema c'è sempre stato un rapporto molto stretto, forse perché sono nati nello stesso periodo e si sono vicendevolmente contaminati lungo l'intero corso della loro storia.

Non mi stupisco perciò più di tanto di trovare commenti e riflessioni sullo stato del cinema che si adattano perfettamente a quello del nostro medium. Una palestra di considerazioni del genere è indiscutibilmente la rivista settimanale Film TV che, oltre a essere una delle tante guide di programmi televisivi, si caratterizza (oltre che per qualità d'interventi) per un'attenzione particolare al mondo del cinema, come dichiarato già dalla testata.


L'editoriale di Roy Menarini sul n. 21 di quest'anno inizia così: "Facciamo un piccolo elenco di cose che si possono fare senza andare al cinema, durante la settimana."
Se al posto di "senza andare al cinema" mettiamo "senza leggere un fumetto", il resto dell'articolo l'avrei potuto scrivere io su Fumo di China. Seguiamo insieme la somma delle cose che si possono fare:
"Vedere serie televisive su Amazon, Netflix, Sky, TIMvision, Vodafone TV, web, digitale terrestre e altre piattaforme, alcune del tutto gratuite. Vedere film su decine di canali televisivi gratuiti e su decine di canali digitali a pagamento. Vedere tutti gli altri contenuti in tv, dagli show ai talk, dai talent alle fiction. Andare su YouTube e trovarci (gratis): film interi e gratuiti, web serie, cartoni animati, video musicali, tutorial, filmati di ogni tipo e genere, mash-up, trailer, curiosità e supercut con qualsiasi caratteristica. E questo solo per limitarci all'audiovisivo, ma il tempo libero può essere impiegato in tantissime altre attività, anche senza nominare quelle in cui il corpo deve muoversi (andare in palestra o ballare con Just Dance). Come leggere libri, di ogni tipo e genere su carta o su ebook, il cui numero è salito ancora a dispetto delle vendite poco esaltanti. O uscire per altri intrattenimenti - la crisi infatti non ha eroso i cartelloni, li ha solo frammentati e ne ha ridotto i costi; fatto sta che, almeno nei centri urbani medi o grandi, ogni sera c'è un concerto pop o classico, un teatro, un comico sul palco, una degustazione, una presentazione, un incontro, spesso tanti eventi alla stessa ora e in competizione tra loro. O dedicarsi alla dimensione ludica, che non necessita solo di console ma può serenamente essere svolta grazie a migliaia di app su smartphone o su computer. Gratuite. Infine, ma non parliamo di quel grande e risucchiante vortice che è lo sport, live o sugli schermi, che si è moltiplicato all'infinito e si è ormai spalmato su tutti i giorni della settimana." A tutto questo, visto dalla parte degli operatori e appassionati di fumetto, va aggiunto il cinema in sala che Menarini ha lasciato fuori per provare a contare la "concorrenza" e, nell'elenco delle attività ludiche, i giochi di carte e da tavolo che l'editorialista di Film TV ha dimenticato.


Un elenco che fa girare la testa. E, come conclude il giornalista, "ribaltando l'assunto" in realtà c'è da meravigliarsi che il sistema (quello delle sale per lui, delle pubblicazioni a fumetti per noi) regga ancora, giacché "il numero di cose da fare e da vedere è semplicemente abnorme, per cui ci si suddivide in base ai propri interessi: chi ama una cosa la coltiva a scapito di altre, ma ci sono forti probabilità che gli stimoli, moltiplicati per mille anche solo rispetto a vent'anni fa, distraggano dal medium elettivo".
E, parlando di fumetto, aggiungo io che anche all'interno di esso la parcellizzazione e "personalizzazione" sta aumentando a dismisura, e a fronte di qualche migliaio di "tuttofagi" dell'arte sequenziale che resta curioso di ogni genere, il settore si sta dividendo sempre più in tribù che non comunicano tra di loro: lettori che comprano solo Bonelli (e, tra questi, quelli che leggono solo Tex, o Zagor, o Julia, o Dylan Dog...), solo Diabolik, solo Topolino, solo manga, solo graphic novel, solo comic book, solo Sio, solo Ortolani, solo BéDé, solo... l'elenco è infinito e in continua crescita.


Tentare di fermare questa deriva appare al momento impossibile. La si può prendere in esame solo per cercare di immaginare il futuro prossimo che ci aspetta e, per gli operatori, cercare d'individuare/inventare la nicchia nella quale sarà ancora possibile lavorare e vendere.


Un'altra riflessione che mi ha colpito sempre sul settimanale della Tiche Italia viene da Ilaria Feole che, recensendo "Kong: Skull island", scrive: "Se King Kong l'avesse scritto un ragazzino di dieci anni, non ci sarebbe nessuna allusione politica, né erotica, né la pretesa di rendere credibile il mondo in cui è ambientato. Non ci sarebbero scavi psicologici, né scene di raccordo fra ambienti, né lungaggini sentimentali. Ci sarebbe il Mostro, subito".
"Il Mostro subito" è forse quello che è venuto a mancare nel fumetto soprattutto nostrano? Bruce Banner che diventa un mostro verde e si mena con la Cosa che passava da quelle parti (e chi se ne frega dove andava e perché!), così che passi le giornate a discutere coi tuoi amici se è più forte Hulk o la Cosa, e tanto basta? Questo fumetto "semplice" che ormai non si trova più nelle nostre edicole sempre più disertate (et pour cause!) dai ragazzi è forse quello della cui leggerezza ho recentemente lamentato la perdita in un articolo su Fumo di China?
Ed è possibile fare ancora fumetti in cui ci sia "il Mostro, subito"?


Per il momento mi fermo qui, ma le riflessioni che ci vengono dal mondo del cinema per il tramite di Film TV sono tutt'altro che esaurite. Restate sintonizzati. 

  

lunedì 21 agosto 2017

Il sorriso nello zainetto


Non è la prima volta che mi trovo a collaborare a diari scolastici e agende.
Nell'ormai lontano 1996 ho reinterpretato graficamente più d'un centinaio di famosi personaggi dei fumetti per il Diario G delle edizioni Paoline. Quell'anno ricorreva il centenario della nascita ufficiale del fumetto e il direttore don Tommaso Mastrandrea, pensò bene di dedicare alla narrazione a quadretti il diario collegato al settimanale per ragazzi il Giornalino.


Poi, per un bel po' di anni, ho realizzato strisce umoristiche per la Gazzenda, l'agenda scolastica della Gazzetta dello Sport. Sono nati lì, tra gli altri, i personaggi di Tinì Trantran e Rokko Cipolla che adesso arricchiscono Giornale Pop, periodico online di Sauro Pennacchioli (potete leggere qui le loro strisce). Da quest'anno un altro mio personaggio,  il Pinguino Colofòn (qui sotto), grazie ai buoni uffici dell'editore Shockdom si è affacciato sulla storica Comix.


Non mi sono fatto mancare nemmeno le agende settimanali per chi lavora: l'anno scorso ho realizzato una cinquantina di vignette destinate ad accompagnare con ironia i già brillanti testi di Stefano Motta per l'Agenda Teka 2017 dedicata al "M@nzoni Social", e quest'anno ho bissato con un'agenda dedicata alle grandi donne di tutti i tempi. Ne riparleremo presto.


Non mi era mai capitato, però, di divertirmi come con il Diario Teka uscito da poco dalla tipografia. L'editrice lecchese ha pensato di dedicare all'autore de "I promessi sposi" un diario rivolto agli alunni dalle elementari alle prime classi delle superiori. I testi sono di Mariangela Tentori che, per avvicinare ai più giovani lo scrittore milanese e il suo romanzo, si è immedesimata in un Alessandro Manzoni ragazzino alle prese con le abituali materie scolastiche, facendo sì che fosse lui a raccontarsi in prima persona. A me è stato chiesto di rendere ancora più piacevole l'approccio all'autore e al suo capolavoro con un serie di vignette e strisce umoristiche (una dozzina delle prime e più di 120 delle seconde; ne vedete qui sotto una piccola selezione) nelle quali un Manzoni bambino si scontra con la fatica ma anche le eccitanti scoperte dello studio.





Quando mi fu proposto il progetto, mi resi subito conto che si trattava di una sfida non da poco. Se il mio abituale umorismo poteva funzionare tranquillamente con gli studenti più grandicelli, realizzai che era necessario creare un secondo livello di lettura per attirare e divertire anche i più piccoli che potevano avere difficoltà a cogliere alcuni rimandi, citazioni e giochi di parole. Serviva dunque accanto ad Ale(ssandro Manzoni) un "compagno di scuola" capace di coinvolgere gli alunni delle prime classi, magari un animaletto più o meno umanizzato. Chiesi perciò all'amico Motta, gran conoscitore di vita e opere dello scrittore milanese, quale animale "lombardo" potesse servire alla bisogna. Dei tre che mi propose (e che schizzai rapidamente su un foglio per sottoporli al "voto" di familiari e amici) vinse a mani basse il Baco da Seta. Il nome da attribuirgli venne fuori quasi automaticamente: Filo. E già dalle prime vignette e strisce Il simpatico bachetto dimostrò di essere una vera forza della natura: in pratica, si scriveva le gag da solo! Mentre io studiavo la battuta da far dire ad Ale, Filo era già lì sulla carta che ne combinava una delle sue! Un'esperienza che in tanti anni di professione non mi era mai capitata. Confido perciò che il Diario Teka "A scuola con Ale" si riveli davvero un compagno divertente e istruttivo per gli alunni di tutte le età (e anche per i miei lettori un po' più maturi). Una "scorta di sorriso" da portare con sé ogni giorno per alleggerire i momenti meno esaltanti della giornata scolastica.
Noi (Mariangela, che ha curato anche l'allegra e coloratissima grafica, il prezioso suggeritore Stefano che ha supervisionato tutta l'opera, l'intera redazione della Teka che ha lavorato con l'abituale entusiasmo e attenzione, e infine il sottoscritto che ha la fortuna di essere pagato per divertirsi) ce l'abbiamo messa tutta. E, sfogliando il risultato, credo che possiamo essere soddisfatti del lavoro compiuto.












Ah, chi volesse procurarsi una copia del diario per i propri figli o per sé, non deve far altro che ordinarlo all'editrice


martedì 1 agosto 2017

Letture sotto l'ombrellone

Agosto, periodo di ferie, in Italia. Chi le ha già iniziate, chi le farà nelle prossime settimane.
Tempo di bagni o scarpinate in montagna, ma anche di letture, per chi ama i libri. Il momento giusto, dunque, per ricordarvi i miei lavori. L'ho già fatto più volte in passato, ma non tutti capitano su internet nello stesso momento, per cui se vi fossero sfuggiti in passato, ecco i miei (interessati, ma comunque sinceri) consigli.

I GIALLI E IL FANTASTICO


S'i' fosse morte...
Nella Siena guelfa del 1286, in casa di Mino Tolomei si svolgono contemporaneamente un amichevole convivio di artisti e un incontro segreto tra i più importanti banchieri cittadini e alcuni personaggi misteriosi. Quando viene ucciso uno degli ospiti, tutto sembra accusare il giovane Cecco Angiolieri, ma l’amico e collega Durante Alighieri detto Dante è convinto della sua innocenza. Tra belle donne, inquietanti cavalieri templari e spietati mercenari, in mezzo a intrighi politici e vendette personali, il ventunenne poeta fiorentino dovrà ricorrere a tutta la sua logica e conoscenza dell’animo umano per cercare la sfuggente verità. Un originale romanzo che unisce Giallo, Storia e Letteratura.


Il pianeta scomparso
In un futuro non lontano, Serge Tillieux è l'unico superstite dell'esplosione del sub-spatier Itinerus III. Raccolto dai "pirati sociali" del Seattle comandati dall'affascinante Kish, il naufrago torna sulla Terra e scopre che qualcuno vuole ucciderlo per far sparire con lui il segreto che ha portato alla distruzione della nave da crociera. Con l’aiuto di Kish e dell'asociale investigatore privato Max Gross, per sfuggire agli spietati sicari Serge dovrà rituffarsi nel Sotto-spazio per svelare il mistero del pianeta "scomparso".
Un’originale e appassionante vicenda fantascientifica incalzante come un thriller arricchita dal romanzo-nel-romanzo "Darkiller".


Darkiller
Sulla costa toscana, a inizio Novecento, agisce un misterioso criminale. Il giornalista Junio Bandini, a cui l'assassino ha ucciso la sorella, lo descrive così: "Un individuo pericoloso con una diabolica capacità di camuffarsi che uccide anche solo per il piacere di farlo. Si fa chiamare Darkiller. Nessuno sa da dove viene, e neppure quale sia la sua nazionalità."
Ma anche Bandini non è quello che dice di essere, e per scoprire il segreto che lega i due uomini e ha avuto inizio su un lontano pianeta, la giovane Anya Gandes, che si è perdutamente innamorata di lui, dovrà affrontare paura, violenza e devastanti lutti.
Un giallo "alla Fantômas" con risvolti fantascientifici ambientato nella Livorno della Belle Époque tra ricchi armatori, artisti, spietati criminali e cenciaiole.
Disponibile solo in versione ebook.

LA SAGGISTICA



Zagor 1982-1993, un senese a Darkwood
Un'intrigante raccolta di memorie e aneddoti da uno dei più apprezzati sceneggiatori italiani, che si è confrontato con il personaggio dello Spirito con la Scure e i suoi due creatori Sergio Bonelli e Gallieno Ferri per oltre un decennio, e che ha deciso di "vuotare il sacco" attorno alle proprie passioni e curiosità sull'universo narrativo che dal 1961 affascina lettori di tutte le età. In appendice, cinque illustrazioni realizzate da Marcello come documentazione per il disegnatore della storia “Un’impresa disperata”, inizio e fine della lettera di Gianni Bono con le indicazioni di Bonelli per completare una storia da lui iniziata e interrotta dopo quattordici pagine, il testo originale del progetto presentato da Toninelli per un rinnovamento della testata, la copertina e una striscia di ZigZagor , alcune vignette esemplificative dagli albi Zenith Gigante nn.254-255 (e TuttoZagor nn.203-204), ilayout di una pagina della sceneggiatura inedita “La porta degli incubi” abbozzata da Marcello per indicare al disegnatore il montaggio delle vignette nella tavola, più l’elenco di tutte le storie realizzate dall'autore toscano, in ordine di scrittura e di pubblicazione (nella serie inedita e nella ristampa TuttoZagor).
Disponibile solo in edizione brossurata.



Democrazia davvero
Scritto a quattro mani con Maila Nosiglia, un saggio che si legge come un romanzo. Un'analisi lucida sulla reale natura degli attuali sistemi di governo spacciati per democrazie e su quella della democrazia reale: all'indomani delle rivoluzioni americana e francese la borghesia delle nascenti repubbliche, per tenere lontana qualsiasi forma di democrazia (ritenuta pericolosa quanto inefficace) e impedire così che il potere appena strappato dalle mani di re e aristocratici finisse nelle mani del popolo, scelsero come sistema di governo quello rappresentativo basato sulle elezioni. Un sistema che produce oligarchie, ma al quale fu quasi subito appiccicato il termine di "democrazia", cioè proprio quello del genere di governo che si era voluto evitare. Da questo equivoco nasce buona parte dei guasti della politica coi quali ci confrontiamo ai nostri giorni: partiti-chiese impegnati in una interminabile guerra per bande per la conquista del potere, politici professionisti interessati solo alla propria carriera, corruzione diffusa, impotenza dei parlamenti e scelte di governo calate dall'alto dal mondo dell'imprenditoria e della finanza si tengono inestricabilmente in un sistema marcio e malato che ha smesso da tempo di dare i pochi, buoni frutti che solo casualmente è stato capace di produrre. è dunque ora di passare ad altre modalità per prendere le decisioni sui problemi che ci riguardano. Non c'è bisogno di inventare niente. La storia ci soccorre con le parole di Aristotele relative al sistema in uso nell'Antica Grecia, cioè il sorteggio: "eleggere è un modo di procedere oligarchico, mentre è democratico tirare a sorte." Ma è possibile applicare alla complessa società moderna questo strumento utilizzato in passato nel ristretto della Città Stato di Atene, in alcuni Comuni italiani, o nelle città spagnole della Corona D'Aragona? Sulla base delle esperienze di James Fishkin, di Terril Bouricious e degli studi di Yves Sintomer e David Van Reybrouck, gli autori di questo esaustivo saggio sostengono di sì. E spiegano come.
Disponibile in edizione brossurata e ebook.

I FUMETTI



Se preferite leggere divertenti parodie a strisce umoristiche (e non solo), trovate qui la recentissima "Strip Wars" pubblicata da Dada Editore, qui tutte quelle pubblicate da Shockdom e qui quelle edite da Cartoon Club.





Ah, dimenticavo questo qui sotto. L'ho soltanto disegnato, ma i testi sono di Francesco Matteuzzi: un nome, una garanzia. Lo potete acquistare qui o su altri siti di vendite librarie online.



Buone vacanze e buone letture!