giovedì 20 ottobre 2011

Graphic tales dal passato


Il recente trasloco mi ha costretto a tirar fuori dai cassetti lavori che avevo quasi dimenticato, apparsi anni fa qua e là su riviste e pubblicazioni varie. E mi ha fatto nascere l'idea che forse alcuni di quelli potevano ambire a una riproposta in volume.
I primi a trovare nuova sponda editoriale, per i tipi di Cartoon Club, sono alcuni racconti (nove, per la precisione) realizzati negli anni Ottanta e Novanta. Si tratta di storie senza unità di luogo e di tempo, realizzate inizialmente su pubblicazioni come Fox Trot! di cui (insieme a Stefano Casini, Paolo Di Pietrantonio e altri) mi ero improvvisato editore per poter perseguire in assoluta libertà la mia personale ricerca di uno "stile", approdando a una linea chiara di gusto francese non dimentica delle mie radici saldamente piantate nel fumetto italiano d'autore e non.
Nell'ordine, il volume raccoglie i racconti (in rigoroso bianco e nero) "Leggi-le-facce", "Lettere d'oro", "Luna piena a Garretville", "La bella addormentata", "Candide ladre", "Il mago e il barbaro", "Il figlio della giungla", "La ragazza scomparsa" e "Kirova ulitza 21". Salvo problemi dell'ultima ora di stampa o rilegatura, il libro dovrebbe essere presente a Lucca nell'abituale formato 21x29,7 che caratterizza gli altri miei volumi pubblicati dalla casa editrice riminese.
Chi non ha avuto occasione di leggere (e guardare) quelle storie all'epoca della loro prima apparizione ed è curioso di seguire i passaggi della mia maturazione artistica nel fumetto non umoristico, ora può togliersi lo sfizio con soli 15 euro.

Le immagini: La copertina del volume (colori di Jacopo Toninelli) e una vignetta dal racconto "Lettere d'oro". World © Marcello Toninelli/Cartoon Club Editore.

Chi ha rubato il mio Berlusconi?

Ecco il primo risultato dell'affacciarsi in rete...
L'altra sera, spippolando col telecomando, mi sono soffermato qualche minuto su "Ballarò". Giusto in tempo per vedere un servizio su come Berlusconi sia ormai un "marchio" che fa vendere: dal bordello argentino battezzato "Palacio Berlusconi" al "Bunga bunga" scritto sulle tazze, all'effigie del Cavaliere su magliette e quant'altro. E cosa vedono a un certo punti i miei increduli occhietti? Il MIO Berlusconi (che anche voi potete ammirare qui sopra) riprodotto piratescamente su un paio di magliette stampate in non so quale paese (i miei irrefrenabili smadonnamenti hanno coperto l'audio della tivù, purtroppo). Beh, certo, i ladri non hanno aspettato la rete, per appropriarsi del lavoro di noi fumettisti senza pagare royalties... basta pensare agli albi di Dylan Dog che qualche anno fa un'attrezzata banda napoletana stampava scansionando copertina e pagine interne direttamente dagli albi originali. Fa comunque male, vedersi derubati dei propri (ancorché poveri) diritti.
Perseguire penalmente quei disonesti non sarà facile. Mi resta solo la soddisfazione che presto Berlusconi sarà solo un ricordo e anche il suo appeal commerciale svanirà nel nulla, così tutte le magliette che non hanno ancora venduto, i furboni potranno usarle solo come stracci per i pavimenti.