Più un personaggio ha successo, più attira parodie.
Tex non fa eccezione. Tante e di vario genere sono le prese in giro e gli sberleffi che si è guadagnato nel corso della sua lunghissima carriera.
Diamo un'occhiata in ordine sparso.
La prima divertente parodia è probabilmente il Tex Revolver del grandissimo Jacovitti.
L'unico invece, a quanto mi risulta, ad aver attirato le ire di Sergio Bonelli che arrivò a querelare gli autori (i testi vengono attribuiti a D. Di Vitto, mentre l'autore dei disegni non è facilmente identificabile) è Tex Miller della Nea Omnia Edizioni giacché, limitandosi a cambiare la prima lettera del cognome e imitando persino la grafia del logo, rasentava pesantemente il plagio. La pubblicazione fu ritirata dalle edicole.
Così si è espresso in merito l'editore di via Buonarroti: "Possiamo classificare la pubblicazione come una delle tante porcherie pornografiche (non tanto per la tematica erotica che in alcuni casi può essere sviluppata in forma interessante e piacevole), ma perché è un albo scritto male, disegnato peggio e stampato peggio ancora!"
Nello stesso periodo e per lo stesso genere di pubblicazioni anch'io mi divertii a ironizzare sul Ranger all'interno delle Sexy Operette che realizzavo mensilmente. Nell'episodio "La fanciulla del West" (appena ristampato all'interno del volumotto "Le Sexy Parodie" delle Edizioni Foxtrot) mettevo in scena un finto eroe-vero stupratore di nome Tek Willer e i sui pard Kit Kazzon e Cock Willer.
Ancora al filone sexy appartiene una parodia apparsa sul settimanale Menelik tra altre dedicate a personaggi del fumetto.
Più recente e di tutt'altro genere è la parodia disneyana splendidamente disegnata da Corrado Mastantuono con Bum Bum Ghigno nelle vesti dell'eroe creato da G. L. Bonelli e Aurelio Galleppini. L'episodio è stato anche raccolto in un volumetto di parodie disney-bonelliane.
Ironico il cameo dei quattro pard sul Ken Parker di Berardi e Milazzo, in mezzo ad altri personaggi western come Pecos Bill, Zagor e Larry Yuma.
Al genere di albetti da fumetteria usciti in gran copia negli anni novanta appartiene la ruspante parodia di Fax della Zero Press, "Palle in canna" disegnato da Leomacs.
Recentemente sono tornato a parodiare Tex usando il formato a me più congeniale, quello della striscia umoristica. E' nato così, per le pagine di Fumo di China, "Fex Imbeciller contro Mefìstronz". L'episodio sarà raccolto in un prossimo volumetto della collana FrittoMistoLibri delle citate Edizioni Foxtrot insieme agli inediti (attualmente in lavorazione) "Il ritorno di Mefìstronz" e "Il figlio di Mefìstronz".
Esiste anche una parodia a opera di Bane Kerac, disegnatore serbo ben conosciuto dai lettori di Zagor.
Merita una segnalazione anche il librone (molto bello) di Manlio Truscia "Remolik, il dolore del ban" che si sarebbe dovuto chiamare "OccupyTex", titolo poi cambiato per non incorrere in beghe con la Bonelli. In questo caso non si tratta di parodia: la storia è una vicenda ambientata ai giorni nostri e di taglio politico-satirico, ma occorre citarla perché mette in scena... una dozzina di Tex, o meglio di attori impegnati in un casting per girare una produzione televisiva sul personaggio.
Per quanto ne so, questo è tutto.