Ecco il primo risultato dell'affacciarsi in rete...
L'altra sera, spippolando col telecomando, mi sono soffermato qualche minuto su "Ballarò". Giusto in tempo per vedere un servizio su come Berlusconi sia ormai un "marchio" che fa vendere: dal bordello argentino battezzato "Palacio Berlusconi" al "Bunga bunga" scritto sulle tazze, all'effigie del Cavaliere su magliette e quant'altro. E cosa vedono a un certo punti i miei increduli occhietti? Il MIO Berlusconi (che anche voi potete ammirare qui sopra) riprodotto piratescamente su un paio di magliette stampate in non so quale paese (i miei irrefrenabili smadonnamenti hanno coperto l'audio della tivù, purtroppo). Beh, certo, i ladri non hanno aspettato la rete, per appropriarsi del lavoro di noi fumettisti senza pagare royalties... basta pensare agli albi di Dylan Dog che qualche anno fa un'attrezzata banda napoletana stampava scansionando copertina e pagine interne direttamente dagli albi originali. Fa comunque male, vedersi derubati dei propri (ancorché poveri) diritti.
Perseguire penalmente quei disonesti non sarà facile. Mi resta solo la soddisfazione che presto Berlusconi sarà solo un ricordo e anche il suo appeal commerciale svanirà nel nulla, così tutte le magliette che non hanno ancora venduto, i furboni potranno usarle solo come stracci per i pavimenti.
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