Pare che nel week end appena trascorso, in tutta Italia ci siano state ben nove "fiere" del fumetto, da Torino Comics in giù. Solo in Toscana, a una trentina di chilometri di distanza l'una dall'altra, si sono svolte Pescia Fumetto e Dintorni e l'empolese LudiComix (dedicata principalmente ai mattoncini Lego e ai bambini, ma con un importante schieramento di offerte fumettistiche), alle quali ho avuto il piacere di partecipare.
La prima è stata, per me che ho partecipato all'inaugurazione insieme a Moreno Burattini, una felicissima sorpresa. L'inaugurazione si è infatti tenuta nella nuova sede del Museo della Carta, situato nei locali parzialmente ristrutturati dell'antico opificio funzionante ad acqua denominato "Le Carte", una cartiera costruita nel 1700 che conserva, intatti e funzionanti, tutti i macchinari necessari per la fabbricazione a mano della carta. Una volta a regime, il nuovo Museo ospiterà le collezioni e l'archivio cartaceo della Cartiera Magnani di Pescia, una mole sterminata di documenti che permetteranno di riscostruire la storia e la vita quotidiana di quella importante azienda la cui produzione di carta filigranata è stata utilizzata per la partecipazione di nozze di Napoleone, come da Pablo Picasso. Una storia tutt'altro che legata a un passato ormai sepolto, sia perché tra le attività del Museo ci sarà anche la ripresa della produzione (gli anziani Maestri Cartai stanno già trasmettendo il proprio sapere a giovani apprendisti), sia perché l'esistenza della carta suscita fondamentali riflessioni sul secolo "digitale" che stiamo vivendo. Se il numero due di Google è arrivato a consigliare chi ha delle foto digitali a cui tiene particolarmente, di stamparle per non rischiare che un domani possano semplicemente "sparire", forse occorre accogliere con attenzione l'affermazione del giovane direttore del Museo Massimiliano Bini che "la putrefazione del bit è più rapida di quella della carta" e considerare che tra cento anni potremmo rischiare di avere più informazioni sul Medioevo che sul 2000.
Tornando ai fumetti, dopo l'inevitabile tributo alla figura di Gallieno Ferri scomparso pochi giorni prima (e l'attesa per la scelta del copertinista che lo sostituirà: Burattini ha spiegato che per ora in redazione non si sta parlando di nomi, ma di "strategie" che si stanno confrontando; da una parte l'idea di lavorare nel segno della continuità cercando un autore in linea con la lezione ferriana, dall'altra quella di fare una scelta di "rottura" con un autore che apporti la propria personalità tagliando con il passato), io e Moreno (lui da persona che guarda il mondo del fumetto dalla finestra della Bonelli, io da persona che lo guarda dalla propria finestra d'autore) ci siamo confrontati sul tema della situazione del fumetto, cercando di metterne in luce criticità e nuove possibilità.
Per il resto, un pranzo a base di gustosi piatti tradizionali cucinati con grande sapienza al ristorante La Trattoria (che esibiva anche il bagno più pulito che io abbia mai trovato in un locale pubblico) gestito dalla famiglia Brunelli e la Fiera vera e propria, con alcune mostre costruite con genuina passione, a cominciare da quella sul libro di Luca Pozza "La Guera Granda", e i banchi di editori e commercianti sotto il porticato della caratteristica piazza del Grano.
Più "normale", almeno per quello che mi riguarda, l'evento empolese che mi ha visto per tutta la giornata ai tavoli della Shockdom per dedicare il mio "Dante", al fianco di una decina di autori e autrici che hanno dispensato col sorriso e genuina passione disegni e dediche ai propri lettori (dimenticandone sicuramente qualcuno: Bigio, Albo, Fiore Manni, Dado, Tiziana De Piero, Jessica Cioffi, Francesco Guarnaccia, Mario Perrotta, Grillo, Gianluca Caputo... e la simpaticissima Elisa Lina Meccheri "dai mille nomi" che si sta autoproducendo la serie "Il mondo di Zefiro", di cui dedicava il volume "Ezechiele").
Devo dire, anche riprendendo l'analisi fatta con Moreno il giorno prima, che ai tavoli della Shockdom ho potuto toccare con mano uno dei cambiamenti in atto nel mondo del fumetto: a parte il mio "Dante" che, per le sue particolari caratteristiche, va oltre tutti gli steccati attirando lettori d'ogni tipo, dal ragazzino allo studente, dall'appassionato all'insegnante e alla casalinga con buoni ricordi liceali, mentre prima alle fiere (come alle edicole) si avvicinavano dei lettori "genericamente" interessati ai fumetti, ho notato due caratteristiche abbastanza inedite nel rapporto tra autori e lettori della Shockdom; la prima è l'assoluta "personalizzazione": i lettori cercano un preciso autore (o autrice), e non genericamente dei fumetti. La seconda è che c'è una forte "immedesimazione" di genere e di messaggio: non solo autori e lettori condividono età, gusti e talvolta anche look (al punto che spesso arrivano a "specchiarsi" gli uni negli altri), ma pure il genere: gli autori maschili hanno una prevalenza di lettori maschili, e le autrici hanno un seguito principalmente femminile. Naturalmente senza generalizzare, è una tendenza molto forte che non riscontro in case editrici più "tradizionali" come Bonelli o Panini.
Nelle foto (rubate in rete), dall'alto in basso: l'antica Cartiera Magnani; la locandina della manifestazione Pesciatina (disegno di Marcello Mangiantini); l'abbraccio con l'amico Moreno Burattini; alcune immagini, attuali e storiche, relative alla Cartiera di Pescia; il sottoscritto, Moreno, la gentile assessore e l'infaticabile ideatore e organizzatore dell'evento, Emanuele Cutsodontis; un giovane Maestro Cartaio ci spiega il procedimento della filigranatura della carta; tutti a tavola; in piazza: io e l'amico Domenico; Luca Pozza mostra il suo ultimo libro insieme al mitico Davide Fabbri; taca Banda (Bassotti); il mio "disegnino" per Domenico; Paolo "Splatter" Di Orazio e Marcello "Zagor" Mangiantini; la locandina di Ludicomix Bricks and Kids; in tre mie foto (di pessima qualità) Jessica e Tiziana alle dediche, ressa allo stand e Guarnaccia (che festeggiava il suo ventiduesimo compleanno) al lavoro; Elisa Meccheri dedica il suo "Ezechiele".
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