Prima di tutto, grazie a Paolo Motta. Scrittore, organizzatore della Cooperativa Autori Fantastici e curatore di varie antologie sotto questa etichetta, mi ha offerto la possibilità di inserirmi in una di queste che era in preparazione sotto il titolo "Il bar ai confini del mondo". Da qualche anno, assorbito dall'attività fumettistica, avevo una gran voglia di riprendere in mano i personaggi di romanzi e racconti che ho fin qui pubblicato: Kish e lo scombinato equipaggio del Seattle/Aequus de "Il pianeta scomparso" (versione cartacea e ebook), il Dante Alighieri investigatore ante litteram di "S'i' fosse morte..." (versione cartacea e ebook) e il maresciallo Tinti di "Rapina al supermercato" che potete leggere gratuitamente su Giornale Pop.
Di Kish e soci ho quasi pronto il soggetto di una seconda avventura (che vede anche il ritorno di Darkiller all'interno del romanzo-nel-romanzo, come già nel primo volume); idem per Dante, con una storia... doppiamente intrigante; del maresciallo Tinti sono in via di definizione i soggetti di addirittura due romanzi, uno ambientato negli anni Settanta come il racconto succitato e uno che lo vede già pensionato dare una mano a un'agenzia investigativa tutta al femminile.
Prima di rimetter mano alla scrittura, però, oltre a dover soddisfare le esigenze degli editori che richiedono il mio estro fumettistico, ho anche un paio di progetti che vorrei realizzare finché mi reggono la mano e l'occhio. Eh, sì, ormai viaggio rapidamente verso i settanta e ho visto molti dei miei colleghi scivolare, alla fine del loro percorso artistico, in un periodo di realizzazioni quasi inguardabili perché non più sostenute dalla forza di pennelli, pennini e pennarelli fino a qualche anno prima padroneggiati con ben altra destrezza.
Così, il buon senso mi impone di dare la precedenza, ancora per i prossimi due-tre anni, ai progetti disegnati, rimandando a periodi successivi il ritorno alla letteratura (rigorosamente "di genere").
Ecco perché sono grato a Paolo che, col suo invito, mi ha dato la spinta per buttare giù almeno un racconto e prendermi in questo modo una rinfrancante boccata d'aria letteraria. Visto che il tema era il bar in tutte le possibili declinazioni fantastiche, non mi sono fatto sfuggire l'occasione di riportare in scena la protagonista principale de "Il pianeta scomparso", ma mi è anche venuta l'idea di recuperare altri personaggi provenienti dalla mia attività fumettistica. Negli anni Novanta avevo infatti realizzato una serie fantascientifico-umoristica per la Star Comics, Shanna Shokk; ebbe breve durata, ma anche riletta a distanza di vent'anni resta fresca e godibile, tanto che medito di farne una raccolta in volume... se trovo l'editore interessato.
I protagonisti erano una manciata di "agenti tuttofare" al soldo di Caino, tozzo e rozzo gestore sia dell'agenzia che del bar in un planetoide sperduto che ne era la sede operativa, fisicamente ispirato all'attore Danny De Vito. Ho così trasportato Shanna, Caino e il robot... poco senziente Hardy dal loro futuro (che con quello di Kish condivide l'uso delle teleporte) a quello sotto-spaziale del romanzo. Il piacere di scrivere si è di conseguenza raddoppiato, e il divertimento è andato a mille!
Tanto era l'entusiasmo che mi sono offerto di realizzare anche la copertina (l'avete vista in cima al post; basta cliccarci sopra per ingrandirla). In un andare e tornare dalla scrittura al disegno e viceversa, per la copertina ho avuto l'idea del "barista elettronico" con Caino in testa a verificare gli incassi; idea che non era presente nel racconto ma che, una volta realizzata l'illustrazione, sono corso a inserire anche nella storia. Ah, le infinite vie della creazione artistica!
Il frutto di questa mia (e dagli altri autori e autrici dell'antologia) fatica è da oggi disponibile su Amazon nella sola versione ebook, perciò... che siate ex lettori di Shanna Shokk e/o del mio romanzo o semplici appassionati di letteratura fantastica, che aspettate a ordinare "Il bar ai confini del mondo"?
Non ho ancora letto il tuo racconto ma la copertina è bellissima.
RispondiEliminaGrazie, Enrico.Mi sono divertito moltissimo a disegnarla... come a scrivere il racconto. :-)
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