Tra i materiali che per un motivo o l'altro ogni tanto riaffiorano dai cassetti dei miei originali, ci sono anche i vignettoni di Sando.
Mi ero dimesso dal Monte dei Paschi dopo tre anni di vita da bancario e un anno di Naja tra Casale Monferrato e Padova, e avevo affittato un appartamento a Quinciano, minuscola località d'una frazione d'un comune in provincia di Siena: 14 case, 40 abitanti in tutto. Dormivo senza chiudere a chiave la porta d'ingresso, e al mattino il postino s'affacciava buttandomi lettere e quotidiano sulla panca d'ingresso, senza bisogno di suonare il campanello. Al risveglio mi accoglieva lo schiamazzare tranquillo dei volatili da cortile sotto la finestra. Per un annetto sono vissuto in quell'ambiente bucolico coi soldi della liquidazione della banca e quando stavano per finire, fortunatamente, sono arrivate le Sexy Operette a togliermi dai problemi economici e permettermi di imparare (da autodidatta, con l'aiuto di amici-colleghi preziosi come Domenico Marino e Salvatore Deidda) i fondamentali del disegno, che fin lì mi mancavano in gran parte.
In quell'anno di vita bohèmienne ho disegnato (male) di tutto e di più. Non so perché, a un certo punto mi sono messo a fare vignettoni giganteschi che a malapena entrano nello scanner A3. Avete già visto quelli del rabbino Rosenthal. Ora sono saltati fuori quelli nei quali, per non so quale balzana idea, avevo trasformato le strisce di Sando (se v'interessa leggerle tutte, forse nei magazzini di Cartoon Club c'è ancora qualche copia del fascicolo in cui le avevo raccolte con le mie Edizioni Foxtrot... altrimenti dovrete attendere una futura raccolta di tutte le mie strisce "minori". Prima o poi la farò, forse chiamandola "Fritto Misto" o, più linearmente, "Tuttelestrisce").
Una decina di strisce (quelle iniziali, ovviamente) presero così la forma di "cesellate" vignettone (presenti in miniatura sull'albo di cui sopra) che, grazie a internet, vengono oggi offerte di nuovo alla pubblica visione. Cliccate sulle immagini per ingrandirle e godetevele... per quello che valgono.
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