lunedì 19 aprile 2010

Protagonista Dante Alighieri

In una delle mie ormai abituali scorpacciate di letture “a tema”, in queste settimane ho fatto fuori alcuni libri che attendevano da tempo sugli scaffali delle mie librerie e hanno come denominatore comune la figura di Dante Alighieri come protagonista, o almeno coprotagonista.

Il primo a fare del Sommo Poeta il protagonista di opere letterarie è stato, ovviamente, Dante stesso prima nella “Vita Nuova” e poi nella sua “Commedia” al fianco di Virgilio e Beatrice.

Da quei lontani anni a cavallo tra il tredicesimo e quattordicesimo secolo, per quanto ne so, nessuno ha più utilizzato il “ghibellin fuggiasco” come protagonista di poemi o romanzi. Solo sul finire del XX secolo io e Giulio Leoni, ignari l'uno dell'altro, abbiamo avuto probabilmente in contemporanea l'idea di fare di Dante Alighieri un investigatore ante litteram. Leoni, più o meno mio coetaneo, ha terminato per primo il suo lavoro, presentando “Dante Alighieri e i delitti della Medusa” nei primi mesi del 2000 al concorso per il Premio Tedeschi del Giallo Mondadori, di cui è risultato vincitore. Io ho terminato il mio “S'i' fosse morte...” solo nell'estate di quell'anno, condannandomi all'inevitabile posizione di secondo arrivato!

Leoni ha scritto finora altri tre romanzi con Dante protagonista. Io mi sono fermato al primo che ha visto la luce editoriale solo nel 2009 per i tipi di Cartoon Club.

Se l'idea di partenza è la stessa, i risultati sono ovviamente abbastanza diversi. Leoni mette in scena un Dante un po' troppo incazzoso per i miei gusti, inquadrato nel periodo in cui era priore di Firenze, con linguaggio e tematiche abbastanza “moderni”. Io ho optato per un Dante più giovane, appena ventunenne, nonché più riflessivo e taciturno, anche se con il suo bel caratterino. Dovendo poi citare alcune opere sia di Dante che del coprotagonista Cecco Angiolieri, per evitare che il linguaggio trecentesco di quelle stridesse con il normale parlato dei personaggi, ho scelto di scrivere i dialoghi in un simil-volgare a metà tra la “Vita nuova” e Brancaleone, e anche la scrittura ha inevitabilmente una cadenza abbastanza classica.

Chi vuol divertirsi a confrontare i due esiti troverà i libri di Leone in libreria, editi da Mondadori, e il mio in fumetteria o presso l'editore (Tel. 0541.784193; e-mail: fdc@fumodichina.com).

Dal 2000 in poi, i romanzi con Dante protagonista si sono moltiplicati. Non un diluvio, ma una discreta pioggia.

Del 2002 è “La mano di Dante” (“In the Hand of Dante”) di Nick Tosches, Mondadori, 18,00 euro. La vicenda si svolge su due piani temporali. In quello odierno, in chiave noir, lo stesso Tosches è protagonista della vicenda, in veste di malavitoso che entra in possesso di poco plausibili manoscritti danteschi e cerca di venderli a collezionisti privati. In quello storico, un Dante quanto mai insoddisfatto e tormentato va “a lezione” di vita da un “maestro” giudeo, mentre sua moglie Gemma vive problematiche romantico-femministe. Un'idea dell'Alighieri e della sua famiglia abbastanza “da americani”, se posso dire. I personaggi tratteggiati da Tosches mi sembrano decisamente poco veritieri e alcuni elementi biografici addirittura errati, almeno da quel che posso giudicare in base alle biografie dantesche che ho letto per scrivere il mio romanzo e “La vita” di Dante a fumetti. A cominciare da quella di Giampaolo Dossena (“Dante”, Longanesi, 1995, Lit. 30.000), che consiglio caldamente a tutti gli interessati. Un vero spasso intellettuale.

Il libro di Tosches, poi, vive di una varietà di stili: dal giallo, al pamphlet, al saggio storico-religioso, a non so che altro. Presi ognuno a sé, tutti godibilissimi (la lettera del Tosches scrittore al suo editore è da antologia), ma nell'insieme fanno un pastone poco digeribile. Comunque la Infinitum Nihil, società di produzione cinematografica fondata da Johnny Depp, ne ha acquistato i diritti per trarne un film con lo stesso Depp nei panni di Tosches, perciò ne risentiremo parlare.

Del 2006 è “Stella cadente” di Alberto Costantini, opera vincitrice del Premio Urania, apparso su Urania n. 1516. Si tratta di un'indagine su un misterioso oggetto sprofondato in una palude del padovano. Anche questo romanzo, ovviamente fantascientifico, si svolge su più piani temporali. Nel primo, della spedizione inviata nel 1303 da Bartolomeo della Scala a indagare sull'accaduto fa parte anche un certo Durante da Firenze. L'idea dell'autore è che da quel “viaggio” nelle profondità del suolo e all'interno del manufatto alieno, Durante (nome anagrafico di Dante) abbia tratto spunto per l'Inferno della sua Commedia.

La scrittura è scorrevole, la lettura gradevole.

Del 2008 è poi “Il tradimento del templare” di Franco Cuomo (Baldini Castoldi Dalai editore, 17,50 euro), romanzo che vede Dante Alighieri operare al fianco del templare Esquieu de Floryan detto Squinn. L'autore si rifà alla poco verificabile tradizione che vuole Dante appartenente alla eretica setta dei Fedeli d'Amore. Cuomo lo immagina addirittura Gran Maestro della setta. Poco amante come sono della mistica frammassonica, paratemplare o settaria in genere, dalla lettura di questo tomo mi sono astenuto.

Per chiudere vale la pena di citare “Il circolo Dante” (“The Dante club”, 2003, Rizzoli) di Matthew Pearl anche se non ha per protagonista Dante ma la sua “Commedia”. La vicenda, ambientata a Boston nel 1865, è incentrata su un assassino che per uccidere le sue vittime si ispira alle punizioni infernali secondo la legge del contrappasso codificata da Dante. Sulle tracce del criminale, al fianco del poliziotto nero Nicholas Rey, c'è il gruppo dei traduttori americani ottocenteschi della “Divina Commedia” capitanati dal poeta Henry Wadsworth Longfellow. L'idea è decisamente bella. La trama che l'autore ne ha tirato fuori risulta invece a tratti un po' farraginosa, e la scrittura (o la traduzione, non so) non sempre scorrevole. Meglio, da questi punti di vista, la seconda opera di Pearl “L'ombra di Edgar” (“The Poe shadow”, 2006, Rizzoli), che si occupa invece del mistero che circondò la morte dell'autore de “I delitti della via Morgue”.

C'est tout. Se qualcuno fosse a conoscenza di altre opere con Dante protagonista, lo invito a segnalarmele ringraziandolo anticipatamente.


3 commenti:

  1. Copio qui il commento relativo a questo post inviato dall'amico Ceri di Firenze e finito (per imperizia sua, immagino) in un post precedente, insieme alla mia risposta:

    Giovangualberto ceri ha detto...
    Al Gentilissimo Signor Presidente della Repubblica Italiana
    On.le GIORGIO NAPOLITANO
    Potremmo festeggiare insieme la nascita della REPUBBLICA ITALIANA e di DANTE personaggio. I nostri patrioti per l'Unità d'Italia, con Mazzini e Garibaldi, ne andrebbero fieri. La situazione politico-culturale lo richiederebbe.
    Fin dal 1993 ho infatti dimostrato che Dante personaggio è stato fatto nascere, da Dante persona, il MARTEDI' 2 GIUGNO 1265 (Par., XXII, 110 - 117). L'ho dimostrato anche al Convegno Internazionale su "DANTE E LA SCIENZA" tenutosi a Ravenna nella mattinata del 29 Maggio 1993 con Presidente di Turno il professor CESARE VASOLI dell'ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI che, personalmente, mi dava ragione. Nessuno mi ha mai smentito, mentre i complimenti più forti mi sono venuti dalle molte lettere inviatemi dal Professor Giorgio Barberi Squarotti.
    Il Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI gentilmente mi rispondeva il 12 giugno 2002, con lettera protocollata - Divisione relazione con i cittadini - AC12L777 - AMM/lt. (cfr. You Tube), al mio lavoro inedito, a Lui inviato, di n. 154 pagine con grafici e documenti storici allegati.
    Link: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA
    Perché non si procede ad un PUBBLICO DIBATTITO se mai, per qualcuno, esistessero delle incertezze?
    Con deferenti ossequi.
    Firenze, 02/ 05/2010
    Giovangualberto Ceri


    Marcello ha detto...
    Caro Giovangualberto, grazie per il tuo interessantissimo contributo, purtroppo finito come commento al post sbagliato!
    Stimolato dalle tue parole (e dalla tua proposta che sottoscrivo in pieno) sono andato a curiosare in rete e ho trovato anche un filmato dove parli delle tue scoperte dantesche. La mia preparazione "accademica"è di livello molto modesto e strumentale alle mie necessità di narratore, e mi inchino pertanto alla tua, ringraziandoti per avermi "regalato" quella data della nascita di Dante personaggio.
    Grazie ancora. Continuerò a curiosare in rete per trovare altri interventi tuoi.

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  2. DUNQUE: SU DANTE e DINTORNI in omaggio a quella CULTURA che vuole essere autentica. Cfr. anche DVD TV CANALE 10, intervista di UMBERTO CECCHI, Google su YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA.


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  3. DUNQUE: SU DANTE e DINTORNI in omaggio a quella CULTURA che vuole essere autentica. Cfr. anche DVD TV CANALE 10, intervista di UMBERTO CECCHI, Google su YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA.


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