Venerdì 25 settembre ho partecipato in veste di docente "tecnico" (traduzione: quello che fa i disegnini a uso di chi non ha mai visto come si realizza un fumetto) alla "First International Conference Comics and Health Education in the Digital Age - Sciences Comics and Digital Storytelling". Tema portante dell'incontro, incentivare e promuovere, con strumenti di comunicazione legati ai fumetti, un percorso di Educazione Sanitaria rivolto in particolare ai bambini delle scuole dell'infanzia e delle scuole elementari.
Relatori della due giorni (24 e 25 settembre di quest'anno) la professoressa Giuliana Dettori, il dottor Renaldo Ciro Renzi e il dottor Riccardo Venturini. Giovedì sono intervenuti anche il professor Giuseppe Fattori, il professor Daniele Barbieri (sul tema: "Ritornando alle origini. I fumetti didascalici di Will Eisner"), la professoressa Sara Colaone ("Fumetto, storyline e altre ricette sperimentali per una didattica indimenticabile"), il professor Mario Rivelli, la professoressa Caterina Cangià e l'art director Letizia Mollo.
Venerdì è toccato allo staff di Cartoon Club nelle persone di Loris Cantarelli direttore di Fumo di China ("Le sfide della rivoluzione digitale nel fumetto italiano"), Paolo Guiducci e Sabrina Zanetti, oltre al sottoscritto.
Per parte mia, mi ero abbozzato una striscia di Dante realizzata ad hoc, esemplificativa di come il fumetto possa veicolare messaggi sociali e di pubblica utilità, che ho completato in corso di dibattito, come potete vedere qui di seguito, insieme al "prodotto finito" (dietro di me, l'efficiente Roberto Sardo, sempre del team di Cartoon Club, addetto alle riprese).
L'incontro è stato interessante e confido che sia solo il primo passo di un'attenzione e collaborazione sempre maggiori tra il mondo della sanità, quello della scuola e quello del fumetto. Certo, la "scoperta" del fumetto giunge un po' tardiva, ma forse in tempo per un utilizzo digitale più pervasivo di quello solo cartaceo che si sarebbe potuto avere venti o trent'anni fa.
Tanto per non trascurare il lato "vacanziero" che si accompagna sempre a questi incontri "fuori casa", la sera precedente (una serata di tregenda, con pioggia, lampi e tuoni) io e mia moglie ci siamo fermati a cenare (con grande soddisfazione) alla trattoria "la Puraza", sulla strada tra Rimini e San Marino (fantastica la birra ambrata artigianale che abbiamo ordinato, ottimi i primi e la frittura di pesce) e, dopo il pernottamento all'Hotel Rossi della Repubblica sanmarinese, il convegno e un pranzo "istituzionale" al ristorante-pizzeria "Il monte", ci siamo concessi una breve gita nel centro storico di San Marino, con una fitta nebbia, ahinoi, che (come si vede nella foto sottostante) non ci ha permesso di gustare molto le bellezze del posto e tanto meno il panorama circostante.
Abbiamo però potuto apprezzare l'originale scultura di Stefanie Krome, "Mother & Son" di cui vedete qui sotto un'immagine intera e il particolare del "son"... appeso al collo.
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