Fulvio Tasca ha una tipografia di famiglia, e quella di tipografo è la professione che lo impegna quotidianamente. Ma Fulvio non è solo questo: è una persona che quando serve si impegna in prima persona, nel sociale come nel politico. E da qualche tempo è anche un editore.
Ha cominciato collaborando con la Diocesi di Livorno (e in particolare con il vescovo Diego Coletti), per la quale ha aperto questo nuovo fronte professionale. Il suo primo libro da editore è stato perciò di argomento religioso.
Un amore
profondo per i fratelli, le ragioni di una reale partecipazione
all'Eucaristia e il valore della preghiera: monsignor Coletti ha
condensato in tre lettere pastorali i punti fondamentali della nostra
vita cristiana. Sono lettere aperte, in cui il vescovo si è rivolto,
col cuore in mano, al suo gregge; in cui, parlando in modo semplice e
allo stesso tempo vivace e deciso, ha indicato una via da seguire.
Sono
lettere legate da un unico filo: l'amore. Quell'amore che è – come
ci ha ricordato Benedetto XVI – l'essenza stessa di Dio. Un Dio che
ci chiede di essere uniti come fratelli, di essere testimoni del
sacrificio che si compie sull'altare e che ci chiede di pregare,
perché nella preghiera possiamo trarre respiro e forza per
affrontare la vita di tutti i giorni ed essere uniti a Lui sempre di
più, fino alla fine.
(176 pagine - 14 euro)
Religione e storia si respirano invece nella seconda, e più corposa, opera pubblicata come Editasca.
La
ricostruzione delle vicende delle comunità cristiane arabofone di
Livorno rappresenta un interessante contributo alla conoscenza del
passato ecumenico e interreligioso della città di Livorno: questa
ricostruzione si fonda su un attento uso di tante fonti documentarie
di vario livello, che l'autore è riuscito a recuperare in modo da
ripercorrere la storia di queste comunità. A Livorno i cristiani
arabofoni ebbero varie vicissitudini, vivendo un rapporto di forte
dialettica con le altre comunità cristiane e con il potere politico,
nel corso dei secoli fino a scomparire nei tempi presenti. A Livorno
rimangono però evidenti le tracce lasciate da questi cristiani, che
sono sempre rimasti fedeli alla tradizione delle loro radici
orientali ma si sono dimostrati anche aperti al dialogo con tutti nel
rispetto di tutti: con le loro peculiarità religiose, con il loro
dinamismo economico e con la loro sensibilità culturale i cristiani
arabofoni hanno svolto un ruolo particolarmente significativo nella
formazione dell'anima della città di Livorno.
(392 pagine - 25 euro)
La storia si mescola alla filosofia, alla sociologia e alla politica nel terzo volume prodotto dalla giovane casa editrice, il saggio sulla democrazia che ho scritto in tandem con Maila Nosiglia e di cui vi ho già parlato su queste colonne.
All’indomani
delle rivoluzioni americana e francese la borghesia delle
nascenti repubbliche, per tenere lontana qualsiasi forma di
democrazia (ritenuta pericolosa quanto inefficace) e impedire così che il
potere appena strappato dalle mani di re e aristocratici finisse
nelle mani del popolo, scelsero come sistema di governo quello
rappresentativo basato sulle elezioni. Un
sistema che produce oligarchie, ma al quale fu quasi subito appiccicato
il termine di “democrazia”, cioè proprio quello del
genere di governo che si era voluto evitare.
Da
questo equivoco nasce buona parte dei guasti della politica coi
quali ci confrontiamo ai nostri giorni: partiti-chiese impegnati in una
interminabile guerra per bande per la conquista del potere, politici
professionisti interessati solo alla propria carriera, corruzione
diffusa, impotenza dei parlamenti e scelte di governo calate
dall’alto dal mondo dell’imprenditoria e della finanza si
tengono inestricabilmente in un sistema marcio e malato che ha
smesso da tempo di dare i pochi, buoni frutti che solo
casualmente è stato capace di produrre; è
dunque ora di passare ad altre modalità per prendere le
decisioni sui problemi che ci riguardano.
Non c’è
bisogno di inventare niente.
La
storia ci soccorre con le parole di Aristotele relative
al sistema in uso nell’Antica Grecia, cioè il sorteggio: “eleggere
è un modo di procedere oligarchico, mentre è
democratico tirare a sorte.”
Ma è
possibile applicare alla complessa società moderna questo strumento
utilizzato in passato nel ristretto della Città Stato di Atene, in
alcuni Comuni italiani, o nelle città spagnole della Corona
D’Aragona? Sulla
base delle esperienze di James Fishkin, di Terril Bouricious e degli
studi di Yves Sintomer e David Van Reybrouck, gli
autori di questo esaustivo saggio sostengono di sì.
Il quarto libro pubblicato dall'editore livornese è invece di narrativa contemporanea ed è opera dello scrittore, fotografo e artista Diego Piccaluga.
Una sera, nel centro storico di Pisa, un giovane sente un rumore di passi alle sue spalle. La visione di un paio di gambe femminili, così svelte che sembrano prive del resto del corpo. Un paio di scarpe abbandonate sugli scalini di una chiesa. Un impermeabile nero steso in mezzo alla strada. Un corpo nudo color avorio contro il legno scuro di un portone che si apre di colpo. Il corpo cade all'indietro. Due braccia di uomo lo afferrano e il portone si richiude.
Per il ragazzo la voglia di sapere, di scoprire il mistero di quel corpo, di salvare da un possibile pericolo la ragazza diventa subito ossessione...
La quinta e per ora ultima opera uscita per Editasca è ancora scritta da me, un romanzo di fantascienza (contenente il romanzo-nel-romanzo "Darkiller" ambientato nella Livorno d'inizio Novecento) di cui potete leggere
qui i primi capitoli.
In
un futuro non lontano, Serge Tillieux è l'unico superstite
dell'esplosione del sub-spatier Itinerus III. Raccolto dai "pirati
sociali" del Seattle comandati dall'affascinante Kish, il
naufrago torna sulla Terra e scopre che qualcuno vuole ucciderlo per
far sparire con lui il segreto che ha portato alla distruzione della
nave da crociera. Con l’aiuto di Kish e dell'asociale investigatore
privato Max Gross, per sfuggire agli spietati sicari Serge dovrà
rituffarsi nel Sotto-spazio per svelare il mistero del pianeta
"scomparso".
Un’originale
e appassionante vicenda fantascientifica incalzante come un thriller.
Come si vede, una produzione che più variegata non si potrebbe. Per un editore più grande, probabilmente, una politica errata che rischierebbe di creare confusione nei lettori e penalizzare le vendite, ma non doversi curare di certe "regole" editoriali è uno dei vantaggi dell'essere piccoli.
Tutte e cinque le pubblicazioni sono disponibili su Amazon, dove è in vendita anche la versione eBook dei due romanzi e del saggio sulla democrazia.
Nessun commento:
Posta un commento