Su richiesta degli autori Giovanna Frosini e Giuseppe Polimeni, ho dato il mio piccolo contributo alla realizzazione del volume "Dante, l'italiano" pubblicato dall'editore GoWare di Firenze. Il libro (vedete la copertina qui sopra), nato in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, è un progetto dell’Accademia della Crusca in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo e, in questo anno centenario, non poteva che essere dedicato a Dante.
Il libro, che ruota intorno alla figura e alla lingua di Dante, come scrive l'editore, raccoglie "storie di ricerca diverse. Studiosi noti e affermati, dantisti di vaglia, si affiancano a giovani ma agguerriti ricercatori. Temi tradizionalmente legati ai più vari aspetti dell’azione e dell’immagine di Dante tracciano i perimetri fondamentali delle sue idee linguistiche, della sua operosità, della sua presenza e del suo riuso nella tradizione e nella storia, non solo letteraria, ma anche figurativa e dialettale; a essi si uniscono temi nuovi e meno scontati, che toccano molti dei mezzi e modi della comunicazione destinata al largo pubblico (dall’opera lirica alle canzoni, dal Dante dei fumetti e per ragazzi al Dante degli enigmisti, fino a una più generale considerazione del Dante pop). La varietà degli argomenti trova riscontro nella disponibilità di materiali inediti e studiati per la prima volta, che ci si augura possano essere apprezzati, anche per una fruizione didattica, da un pubblico italiano e internazionale; a questa finalità risponde anche l’inserimento di una sitografia aggiornata. Le voci e le figure di poeti e scrittori, enigmisti e fumettisti, che hanno donato le loro creazioni originali, raccontano un dialogo con Dante che viene da lontano e va oltre il centenario. Un valore aggiunto di questo libro, che percorrerà le vie del mondo, è l’immagine di copertina, realizzata da Federica Mauro, una giovane artista con disabilità: al suo Dante e le Stelle è affidata una speranza di rinascita, che porti tutti noi «a riveder le stelle»."
A me era stato chiesto di scrivere qualcosa, dal mio punto di vista, sul rapporto tra Dante e la lingua, e di realizzare anche una delle mie strisce a tema. Avendo da poco mandato in stampa il "Dante 2.0 - Ritorno all'Inferno" nel quale mi sono divertito a rifare il verso al Sommo Poeta descrivendo un nuovo viaggio ultraterreno dell'Alighieri nell'anno 2000 prima in versi (terzine di endecasillabi incatenati, alla maniera della Divina Commedia) e poi in strisce a fumetti, ho deciso di dare il mio contributo in forma poetica (senza pretese: sono solo un ragioniere prestato goliardicamente alle rime) imitando una "tenzone letteraria" come quelle che il Divin Poeta aveva scambiato a suo tempo con Dante da Maiano o Cecco Angiolieri.
La tenzone era una pratica diffusa soprattutto nel sec. XIII e consisteva in una disputa in versi (sonetti o canzoni) tra chi proponeva una questione, generalmente di argomento amoroso, e chi vi rispondeva a tono. La mia, scherzosa, ve la riporto qui sotto (cliccare per ingrandire).
Per chi fosse interessato, dal 18 al 24 ottobre l'intero libro è scaricabile gratuitamente in rete in formato EPub e Pdf.
Per chiudere, due note sugli autori del tomo.
Giovanna Frosini è professoressa ordinaria di Linguistica italiana all’Università per Stranieri di Siena. Con Luca Serianni e Luigi Matt dirige gli Studi Linguistici Italiani. Ha dedicato vari studi e interventi (anche di tipo didattico e di alta divulgazione) all’opera di Dante, sia negli aspetti linguistici che in quelli aspetti filologici; fra gli ultimi, "Il volgare, in Dante" a cura di Roberto Rea e Justin Steinberg (Carocci, Roma, 2020).
Giuseppe Polimeni è professore ordinario di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Milano. Fa parte del gruppo di ricerca “Coordinate dantesche”. Intorno a Dante ha pensato i saggi raccolti nel volume "Come fronda in ramo. Forme e modelli della varietà nell’Italia dei volgari" (Biblion, Milano, 2019). Con Silvia Morgana e Massimo Prada dirige Italiano LinguaDue.
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