venerdì 19 novembre 2021

Dante torna all'università

Non è la prima volta che la mia versione a fumetti della Divina Commedia finisce sotto la lente d'ingrandimento di docenti e ricercatori universitari. Ne avevo dato conto in un precedente post sorprendendomi di tutto quello che, a un'analisi accademica, si riesce a trovare nelle mie strisce umoristiche nate quasi per caso sui banchi di scuola e poi portate alla vita editoriale per divertirmi e divertire.

Lo stesso frastornamento me l'ha procurato la lettura di un nuovo esame del mio lavoro apparso sulla pubblicazione "A riveder la china" (vedete qui sotto la copertina del volume scaricabile gratuitamente a questo indirizzo, dove si può anche acquistare a 40 euro la versione cartacea).



Stavolta ad analizzare il mio lavoro è il professor Alessandro Benucci dell'Université Paris Nanterre, in Francia.
Un piccolo antefatto: ieri mi hanno chiamato i miei consuoceri per segnalarmi che sul GR1 avevano appena parlato di me; intervistato a proposito dell'uscita del succitato volume, Paolo Rigo, ricercatore dell'Università di Roma Tre, citava il mio "Dante" come la più importante tra le versioni a fumetti del poema alighieriano, definendomi altresì "grande professionista della china", quale in effetti sono. Ho postato la notizia su Facebook e il solerte amico nonché direttore di Fumo di China Loris Cantarelli mi ha prontamente fornito sia il link per ascoltare il giornale radio in questione, sia quello dove scaricare il succitato volume di cui si parlava nella trasmissione. Cosa che ho naturalmente fatto subito. Poche ore dopo mi ha raggiunto in messaggeria Valentina Rovere dell'University of Helsinki nonché dell'Università di Roma Tre per comunicarmi a sua volta l'uscita del libro.
Così la sera, finiti i quotidiani impegni lavorativi (dei quali parleremo presto), ho naturalmente fatto le ore piccole per leggere la parte che mi riguarda scritta dal Benucci, meravigliandomi una volta di più di tutto quello che ho fatto quasi inconsapevolmente e che i sempre più numerosi studiosi riescono con i loro strumenti culturali a sviscerare e rivelarmi lasciandomi "confuso e felice", per dirla con Carmen Consoli.
Per curiosi e studiosi il consiglio è quello di procurarsi il volume, ricchissimo e che io finirò di leggere nei prossimi giorni, e intanto riporto qui sotto la parte che mi riguarda per chi fosse interessato (per ingrandire le immagini basta cliccarci sopra, lo sapete).

























  

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