venerdì 5 aprile 2024

Se ritorna Pietro Micca


"La storia inizia in una notte di tregenda sulla città: un concerto di tuoni, e con fulmini più fitti dei denti di un pettine. Pietro Micca torna in vita e, insieme a tre strane lucciole, si trova a vagare per Torino in divisa da soldato del 1706. Sconcertato da una successione di incontri a sorpresa. Lui, il mitico Passepartout. Era chiamato così per la sua conoscenza di ogni anfratto sotto la cittadella difensiva e per la sua agilità. Una sarabanda di eventi coinvolge il redivivo. Con la memoria che torna al passato, più di tre secoli prima. In un crescendo che mescola il tempo di ieri e di oggi con una pungente e straniante ironia."
Così viene presentato il libro "Passepartout. Quel fulmine di Pietro Micca a Torino" di Guida Editori. Un libro... abbastanza particolare.
Ma cominciamo dall'inizio.
Qualche mese fa mi ha telefonato l'amicollega Manlio Truscia per chiedermi se potevo essere interessato a entrare a far parte di una banda di scombinati che da un annetto sta portando avanti un'insolita collana. Il progetto era questo: realizzare libri, ognuno dedicato a una città diversa, mettendo insieme un eterogeneo gruppo di autori che collaborano... ognuno a modo suo. Per spiegare meglio: per partire, uno scrittore/una scrittrice si inventa una storia e ne scrive il soggetto; poi interviene uno sceneggiatore cinematografico che divide il racconto in capitoli e ne scrive dialoghi e descrizioni; le sette-otto parti della vicenda vengono affidate ad altrettanti fumettisti, liberissimi di usare il proprio stile fino alla scelta del carattere del lettering, manuale o digitale che sia; infine, tra un capitolo e l'altro vignettisti e illustratori interpretano l'argomento seguendo il proprio estro.
A sentirlo descrivere così, pensai che fosse una roba illeggibile. Ma quando ricevetti il pdf dei due libri già usciti ("Chi ha rapito San Gennaro? Un giallo napoletano a fumetti", dedicato a Napoli, città dell'editore, e "Milano visionaria. Incontri a fumetti in una città incantata", dedicato ovviamente al capoluogo lombardo) mi dovetti ricredere: la strana formula narrativa, in qualche modo, funzionava. E molto bene, anche, risultando un prodotto originale e accattivante.



Decisi perciò di entrare a far parte della "cooperativa" e, nel giro di un mesetto, ho realizzato le otto tavole di mia spettanza, mentre anche gli altri disegnatori/disegnatrici (Gianni Allegra, Alessio Atrei, Lido Contemori, Marco De Angelis, Giuliano, Giancarlo Malagutti, Nives Manara, Cecco Mariniello, Marilena Nardi, Luca Salvagno e il citato Truscia) si mettevano all'opera. Qui sotto potete vedere un paio delle mie tavole.


Ora il libro è pronto, acquistabile in libreria e online (dall'editore e sui vari siti di vendite librarie in rete). Se vi ho incuriosito abbastanza...



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