Ho "conosciuto" Renzo Calegari sulle pagine di Big Davy, probabilmente senza sapere chi era quel solido e piacevole disegnatore. Ma l'amore per lui è scattato quando, insieme a Gino D'Antonio, l'autore genovese si è inventato quella pietra miliare del fumetto italiano (e non solo) che è "La storia del West". Per la prima volta alle mirabolanti e poco credibili imprese di Piccoli Sceriffi e Ranger tutto d'un pezzo si sostituivano vicende più realistiche che, in forma romanzata, ci raccontavano la vera epopea western, con i personaggi storici che l'hanno costruita, attraverso le vicende di una famiglia di fantasia, i MacDonald, dal 1804 (anno d'inizio della spedizione di Lewis e Clark) al 1890, anno della grande corsa all'assegnamento delle ultime terre indiane in Oklahoma.
Prima e dopo, Calegari ha spaziato con il suo disegno di anno in anno più graffiato e sintetico, ma sempre efficacissimo nel creare atmosfere inimitabili, in ogni genere di racconti e illustrazioni, dalle pagine de il Giornalino a quelle di Skorpio, dai volumetti bonelliani - Tex compreso - alle copertine per i romanzi della casa editrice La Frontiera.
Calegari in questo momento, dopo la morte della moglie, attraversa un periodo di grande difficoltà. La Regione Liguria si sta adoperando per fargli ottenere i benefici della Legge Bacchelli. Credo che tutti coloro che hanno ricevuto da lui il dono di almeno un'emozione debbano adesso stringerglisi attorno e sostenere questa richiesta affinché i prossimi anni gli siano più lievi, come dovrebbe essere per tutti coloro che hanno speso una vita al servizio dell'Arte e della Cultura, sovente senza preoccuparsi troppo del lato più venale del mestiere di vivere.
Ciao, Marcello!
RispondiEliminaGrazie di tutto, e anche del tuo interessamento, che ha condotto a questo post a nome tuo:
http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/11/come-sostenere-renzo-calegari.html
Ci aggiorniamo.
Adesso comparirà almeno un articolo sul tema in un importante quotidiano, sperando che amplifichi il tutto (e senz'altro sarà così).
A presto,
Luca