giovedì 5 settembre 2013

Dottor Toninelli e Mister Zagor (terza puntata)



Forse sto svelando un piccolo segreto.
Quasi tutti credono che Sergio Bonelli/Guido Nolitta abbia scritto le sue ultime tavole zagoriane nell'albo "Magia senza tempo", che concludeva l'avventura contro Hellingen e gli Akkroniani.
Non è così.
Prima di abbandonare definitivamente il personaggio, Sergio scrisse ancora alcune pagine di sceneggiatura. Si trattava di una gag che vedeva il ritorno del barone Laplume e dei due fraticelli Gelsomino e Serafino. Terminata la scenetta comica, però, non andò oltre. Quel breve testo dormì nel suo cassetto per molti mesi, finchè non decise di tirarlo fuori per far continuare la storia a un altro sceneggiatore. La sua scelta non cadde né sul fido e professionale Castelli, né sull'estroso Sclavi. Bonelli decise di far proseguire il racconto a un giovane sceneggiatore appena aggiuntosi allo staff ma che, probabilmente, con la storia di Cico fuorilegge aveva dimostrato più degli altri di padroneggiare da appassionato lettore e grande conoscitore il suo Spirito con la Scure, cioè il sottoscritto. Mi vennero così consegnate quelle pagine, sulla base delle quali mi fu chiesto di inventarmi un soggetto. Lo feci, e venne approvato. Nasceva così "Un'impresa disperata".
Si sa che all'epoca, quando le storie non erano scritte da Bonelli/Nolitta, il nome dello sceneggiatore all'inizio dell'albo semplicemente non veniva indicato, così non ci fu bisogno di segnalare la doppia paternità della storia. Sarebbe stato necessario quando si arrivò alla ristampa nel tuttoZagor, ma a quel punto evidentemente Bonelli non ritenne importante informare il lettore che quelle poche pagine iniziali erano opera sua, e l'intera storia venne attribuita a me.
In occasione di questa riedizione, dove di nuovo tutta la sceneggiatura viene considerata farina del mio sacco, trovo corretto ristabilire la verità storica e restituire a Cesare quel che è di Cesare: le prime undici-dodici pagine (non ricordo con esattezza dove si interrompeva il testo di Sergio) della storia sono state scritte da Bonelli, e solo da lì in poi la sceneggiatura è mia.
A distanza di trent'anni, non posso che ringraziare ancora Sergio e sentirmi fiero e onorato per quel particolarissimo "passaggio di testimone" che, senza tante parole, diceva quanto fin dall'inizio il creatore di Zagor apprezzasse il mio lavoro.


   

6 commenti:

  1. Quando Zagor era Zagor.
    Bei tempi.
    Grazie per aver condiviso con noi questo segreto.
    Grazie.

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  2. Ciao Marcello!
    Un aneddoto storico direi, molto interessante e anche curioso!

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  3. Davvero sorprendente questa notizia; quindi questa riedizione si sta rivelando ancor più preziosa perché, nelle prossime settimane, chissà quante altre chicche ci farai conoscere.
    Approfitto di questo palco per dire che venerdì sera di mando le quattro-cinque domande sulla storia in questione: il pezzo lo metto online giovedì con la conclusione dell'avventura.

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  4. "Segreto" è un parolone! Probabilmente Bonelli e il resto della redazione, quando si arrivò alla ristampa di tuttoZagor si erano già dimenticati che quelle prime pagine erano opera di Sergio. Io stesso all'epoca non me ne ero proprio ricordato. Ci voleva quest'edizione a colori per far scattare misteriosamente il meccanismo della mia memoria... quanto alle "chicche", caro Giampiero, di questo livello temo non ce ne saranno altre! D'ora in avanti, solo notizie "tecniche" e ricordi personali molto più banali. :-)

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  5. Saranno ugualmente importanti conoscere i dietro le quinte delle tue storie zagoriane.

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