Era dal novembre scorso che non incontravo i lettori. A Lucca, ovviamente. In primavera e inizio estate di quest'anno avevo in programma un paio di fiere e due presentazioni nelle scuole di Livorno. Tutto saltato per l'emergenza sanitaria.
Il virus è ancora in giro, ma con un po' di coraggio e un po' di prudenza le fiere più piccole (e dunque gestibili) hanno cominciato a riprovarci. Gli amici Claudio Ferracci della Biblioteca delle Nuvole di Perugia e Marco Cannavò direttore artistico di Vitercomix ci hanno provato nella bella cornice di Viterbo mettendo in piedi un incontro con gli autori su diverse tematiche: le strisce umoristiche (tema: "Una risata ci salverà?"), l'inossidabile Tex rappresentato dal decano Fabio Civitelli, e Andrea Pazienza, con un interessantissimo excursus sui suoi inizi.
Non c'erano stand ma, per consentire agli appassionati di acquistare le opere degli autori presenti e farsi fare (dopo mesi e mesi di digiuno) dediche e disegni, accanto al palco erano stati approntati dei tavoli. E tutto è andato nel migliore dei modi. Nella splendida ambientazione della piazza San Lorenzo, per più di due ore, noi autori siamo stati interrogati come "persone informate sui fatti" parlando del nostro lavoro e del fumetto in genere, divertendo, spero, la nutrita platea e soddisfacendone la curiosità.
Con me, sul palco, c'erano Walter Leoni di cui è appena uscito il libro a fumetti "SS tata" (l'ho detto ai presenti e lo ripeto anche a chi mi legge: compratelo, non ve ne pentirete. Se mai ci fosse bisogno di dimostrare che il fumetto è ormai un linguaggio maturo capace di toccare tutte le corde dell'animo umano, questo volume ne è l'esemplificazione perfetta, riuscendo a passare dall'umorismo alla satira e dal sentimento alla commozione in maniera perfetta, e usando un disegno che in altri tempi si sarebbe ritenuto adatto solo ai più piccoli) e Filippo "Peppo" Paparelli, autore insieme ad altri colleghi del folle progetto di "Pangolino", imitazione del classico Topolino mondadoriano in versione satirico-pandemica (una pazza idea di Marco Tonus - coordinatore anche della rivista friulana Mataran - che ha avuto un meritato successo: la prima tiratura è andata esaurita in poche settimane).
Come si vede, una perfetta rappresentanza di tre generazioni e modi di fare fumetto.
Ho anche avuto il piacere di ricevere la tessera "honoris causa" di Bibliotecario della Biblioteca delle Nuvole. Una sorpresa e un onore, vista la passione e la competenza che stanno dietro a quella meritoria istituzione.
Poi, come detto, è toccato a Civitelli salire sul palco per la gioia di tutti gli estimatori del più famoso ranger italico, raccontando aneddoti e spiegando retroscena artistico-professionali del difficile mestiere di disegnare le storie di un personaggio di tale successo.
Purtroppo, per un impegno familiare che mi ha costretto a ripartire subito dopo cena, non ho potuto seguire l'incontro notturno. Spero ci sia la possibilità di recuperarlo in rete.
Prima dell'incontro, insieme a mia figlia che mi aveva accompagnato a questa prima "uscita" fumettistica del 2020, ho fatto una breve visita di quella zona di Viterbo, addentrandomi anche nella rete dei sotterranei cittadini (mi sono dovuto accontentare della visita breve, perché altrimenti non mi sarebbe rimasto il tempo per vedere altro). Potete accompagnarmi nella passeggiata guardandovi le foto qui sotto scattate da Serena.
Ora scendiamo nei sotterranei...
...e poi torniamo di nuovo in superficie.
Prima di chiudere, vi mostro gli "scarabocchi" che Filippo si è divertito a fare sulla tovaglietta del ristorante durante la cena. Lui la stava lasciando lì, e allora l'ho presa io. Che diamine, ci sono disegnati anche dei Dante!
In attesa di nuove occasioni di incontro, sperando che non si venga costretti a nuovi "arresti domiciliari", ringrazio di nuovo Marco e Claudio per questa bella opportunità e la piacevolissima giornata premiata da un clima perfetto e, almeno per me, tranquilla anche nei viaggi sia d'andata che di ritorno nonostante fosse giornata da bollino rosso per il rientro dalle ferie ferragostane.
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