Qualche tempo fa mi è venuta l'idea di fare un gioco da tavola col Dante delle mie strisce umoristiche.
Non sono un creatore di giochi. Non avevo nessuna speranza (e nemmeno intenzione) di creare il gioco più originale e di successo del nuovo secolo. Tutto quello che m'interessava era fare un gioco abbastanza tradizionale ma in salsa fumettosa con Dante, Virgilio, Minosse e i cerchi e gironi infernali a fare da sfondo. Un altro modo, dopo la versione a fumetti, per ripassare la Divina Commedia divertendosi.
La prima cosa che ho partorito è un gioco di percorso, una versione un po' più complessa e "didattica" del noto Gioco dell'Oca. Mi sono disegnato tabellone, pedine, carte, ho inventato un regolamento fitto di giochini collaterali da fare per superare ostacoli e procedere... e ho coinvolto figli e amici per giocarci e individuarne eventuali criticità. Dopo due o tre ritocchi grazie ai consigli di figli, con tutti suoi limiti e i pochi pregi il gioco ha raggiunto la sua forma definitiva e, giocato da mia figlia e alcuni suoi amici, ha regalato loro una serata di grande divertimento e risate. Tutto quello che volevo e che si potrebbe desiderare.
Però non mi sono accontentato, e ho provato a riformulare l'idea in altre versioni: in una, invece di dover arrivare a una destinazione (ovviamente, "a riveder le stelle"), ci sono da "conquistare" varie posizioni corrispondenti ad altrettante tappe del viaggio dantesco; in un'altra ci sono da riempire delle cartelle un po' come nella tombola; una quarta è un puro gioco di carte.
Elementi costanti di più o meno tutte le varianti, oltre al protagonista Dante, le virgiliane carte "Vuolsi così", le carte Contrappasso e le carte Minosse da prendere a inizio gioco per conoscere la propria destinazione infernale, come nel poema dell'Alighieri.
Il problema è che non essendo, come dicevo all'inizio, né geniali né originalissimi, è difficile (per non dire impossibile) trovare un'azienda produttrice di giochi da tavolo disposta a investirci; il fatto che siano comunque divertenti e basati su personaggi conosciuti e accattivanti non è purtroppo sufficiente. Per di più, altri hanno già fatto giochi da tavolo basati sulla Divina Commedia, sicuramente più adeguati ai tempi dei miei. Io, d'altronde, non ho più da anni (e non ho alcuna intenzione di riaprirla) una partita IVA che mi consenta di produrli in prima persona e commercializzarli, perciò ero ormai rassegnato a lasciarli nel cassetto.
Finché mia moglie, per far divertire la nostra nipotina, non mi ha spinto nei giorni scorsi a realizzare una spartana tombola illustrata per bambini. Ne avevamo acquistata una della catena danese Flying Tiger, ma aveva solo quattro cartelle e non ci si può giocare a famiglia riunita, così ne ho fatta "in casa" una versione con otto cartelle.
Parlandone su Facebook a inizio aprile, gli amici Claudio Castelli e Claudio Piccinini nei commenti mi hanno suggerito uno di ricorrere ad Amazon e l'altro di farne un "libro da ritagliare". Grazie ai due Claudii l'idea è così rientrata in campo finalmente pronta a giocare la sua partita.
Appena avrò tempo, studierò formato e composizione di un libro che contenga tutte e quattro le versioni del gioco, e magari pure una versione dantesca della tombola illustrata per i più piccoli, un Memory e cos'altro mi verrà in mente.
Se l'idea vi stuzzica... seguitemi qui e su Facebook (sia sul mio profilo che sulla pagina delle Edizioni Foxtrot), e se e quando il libro-gioco sarà pronto ve ne darò tempestivamente notizia.
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